Messico: l’esercito accusato di omicidi extragiudiziali e sparizioni
La triste realtà è che le violazioni dei diritti umani commesse delle forze armate, come sparizioni forzate, esecuzioni extragiudiziali, tortura e detenzione arbitraria, sono notevolmente aumentate negli ultimi anni e in alcune zone sono all’ordine del giorno.
La Commissione Nazionale dei Diritti Umani ha registrato che le denunce contro il personale militare sono sestuplicate tra il 2006 e il 2008: da 182 a 1230.
Le denunce ricevute dal Ministero della Difesa sono passate da 20 nel 2006 a 400 nel 2008.
I dati dallo Commissione dei Diritti Umani dello Stato di Chihuahua indicano più di 1300 denunce ricevute tra il 2008 e il 2009.
La risposta dello stato nel prevenire e perseguire le gravi violazioni dei diritti umani è stata inefficace: indagini, procedimenti giudiziari e processi a carico dei responsabili rimangono un’eccezione.
Alle vittime e alle loro famiglie è stato ripetutamente negato l’accesso alla verità e alla giustizia. Il fallimento delle autorità civili nel registrare o indagare gli abusi dei militari ha lo stesso effetto della complicità.
I casi di abuso, in cui si ha evidenza del coinvolgimento di soldati, sono acquisiti dal sistema di giustizia penale militare. Ma il sistema di giustizia militare manca di indipendenza e trasparenza.
Durante l’amministrazione del governo Calderon solo 3 militari sono stati accusati di reati contro civili e 53 sono sotto indagine, ma non sono disponibili altre informazioni. Tutto ciò garantisce l'impunità.
Amnesty International è cosciente della gravità della crisi che sta affrontando il Messico e delle difficoltà e pericolosità che le forze di sicurezza devono affrontare nel combattere la criminalità.
Comunque questa situazione non può essere una giustificazione per l’uso di metodi illegali per combattere il crimine o il pretesto per ignorare le serie violazioni dei diritti umani.
Amnesty International chiede al Presidente della Repubblica Calderon:
- di garantire la pubblicazione di informazioni complete sugli abusi commessi dai soldati e le misure intraprese per perseguire i colpevoli,
- di assicurare che le autorità civili portino a termine pronte, imparziali indagini riguardo casi di violazioni dei diritti umani commessi da militari,
- che le autorità civili garantiscano un efficace meccanismo di protezione per i testimoni,
- che l’uso della giurisdizione militare sia ridotta in quanto la sua mancanza di indipendenza garantisce impunità. A questo scopo si auspica che il governo e il parlamento prendano l’iniziativa di rivedere l’articolo 57 del Codice Penale Militare per assicurare che tutti i casi di violazione dei diritti umani siano indagati, perseguiti e giudicati dalla giurisdizione civile.
http://www.amnesty.org/en/news-and-updates/report/mexican-civilian-authorities-must-investigate-pattern-serious-abuses-mili
Comunicato stampa e rapporto in spagnolo: http://www.es.amnesty.org/noticias/noticias/articulo/las-autoridades-civiles-deben-investigar-el-patron-de-abusos-graves-del-ejercito-1/
Appello al Presidente Calderon in spagnolo:
http://www.alzatuvoz.org/abusos/
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