Latina

Dal 30 novembre non si hanno più notizie di Carmen Elizabeth Oviedo Villalba

Sparizioni forzate in Paraguay

La ragazza, figlia di prigionieri politici della guerriglia, sarebbe stata rapita dai militari agli ordini del presidente Mario Abdo Benítez
3 gennaio 2021
David Lifodi

Sparizioni forzate in Paraguay

Dal 30 novembre scorso non si hanno più notizie di Carmen Elizabeth Oviedo Villalba, figlia di Alcides Oviedo e Carmen Villalba, prigionieri politici dell’Ejército del Pueblo Paraguayo (EPP).

Da mesi il governo di Mario Abdo Benítez ha lanciato una vasta offensiva contro la guerriglia già culminata, il 2 settembre 2020, con l’omicidio, da parte della Fuerza de Tarea Conjunta, di Lilian e María Carmen Villalba, due ragazzine di 11 anni, di origine argentina, in visita ai loro genitori, militanti storici dell’Epp.

Successivamente, il presidente paraguayano aveva tentato di spacciare le due minorenni come esponenti dell’ Ejército del Pueblo Paraguayo, attribuendo ad entrambe la maggiore età prima che il caso dei falsos positivos fosse svelato.

I familiari di Carmen Elizabeth Oviedo Villalba, di 14 anni, temono che sia stata rapita dall’esercito paraguayano, ma soprattutto che vada incontro al destino di Lilian e María Carmen, torturate brutalmente prima di essere uccise.

C’è da chiedersi cosa spinga lo Stato paraguayano a prendersela con delle minorenni per debellare la guerriglia trasformandole in obiettivi militari.

Lo scorso 26 dicembre, esponenti della campagna #EranNiñas, hanno convocato una conferenza stampa a cui sono intervenuti, tra gli altri, Nora Cortiñas (Madres de Plaza de Mayo Línea Fundadora), Analía Rivadera (Pañuelos en Rebeldía), rappresentati del Tribunal Ético Popular Feminista e dell’Asociación de Ex Detenidos Desaparecidos de Argentina, per sollecitare il presidente argentino Alberto Fernández, che ha in programma un viaggio di affari in Paraguay, a fare pressione su Benítez affinché faccia luce sia sul caso delle due bambine uccise a settembre sia sulla sparizione di Carmen Elizabeth Oviedo Villalba.

La versione del presidente Mario Abdo Benítez sull’omicidio delle due bambine era stata contraddittoria fin dall’inizio ed aveva scatenato una crisi diplomatica tra Paraguay e Argentina.

Di certo le parole del presidente paraguayano, convinto che il suo paese rispetti diritti umani, in particolare quelli di bambini e adolescenti, suonano come una presa in giro soprattutto perché il suo atteggiamento ricalca l’odioso sistema dei falsos positivos utilizzato dal governo colombiano. Inoltre, è stato lo stesso vicepresidente di Benítez a pronunciare la frase hay que liquidarles a todos, riferendosi alla guerriglia. Questa dichiarazione fa capire che lo Stato non farà alcuna differenza tra bambini e guerriglieri, i quali peraltro si battono da sempre contro l’oligarchia che governa il paese come se fosse la sua proprietà privata.

La persecuzione contro i prigionieri politici attualmente in carcere ricorda molto da vicino quella messa in pratica dallo Stato peruviano contro i movimenti guerriglieri.

Dal 23 dicembre è stata arrestata inoltre dalla Fuerza de Tarea Conjunta Laura Villalba, la zia di Carmen Elizabeth Oviedo Villalba, adesso in carcere in isolamento, a seguito di quella ogni giorno di più si configura come una vera e propria persecuzione contro le famiglie Oviedo-Villalba, definita dagli avvocati argentini come terrorismo di stato all’insegna della strategia del golpeando donde duele, cioé rapire e uccidere i figli dei guerriglieri per colpire l’Epp.

La Plataforma Social Memoria y Democracia (Paraguay) e la Liga Argentina por los derechos humanos hanno invitato Abdo Benítez ad attivarsi per la liberazione di Carmen Elizabeth, animate dalla convinzione che il presidente sappia dove si trova la bambina, mentre il Partido Comunista Paraguayo ha sottolineato come la storia della Fuerza de Tarea Conjunta sia caratterizzata da numerosi episodi di questo tipo.

Ieri, 2 gennaio, come già avvenuto ogni secondo giorno del mese a partire dal 2 settembre, le organizzazioni per i diritti umani hanno manifestato di fronte all’ambasciata paraguayana di Buenos Aires per chiedere l’aparición con vida per Carmen Elizabeth oltre che verità e giustizia per Lilian e María Carmen Villalba.

C’è grande preoccupazione anche per Laura Villalba, a seguito del suo arresto. La zia di Carmen Elizabeth e sorella minore di Carmen Villalba, storica prigioniera politica dell’Epp, potrebbe infatti essere sottoposta a torture da parte dei militari paraguayani, le cui pratiche, oggi, non sono molto diverse da quelle risalenti all’epoca della dittatura stronista, ma finora i colorados hanno insistito nel coprire le responsabilità della Fuerza de Tarea Conjunta

Note: Articolo realizzato da David Lifodi per www.peacelink.it
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