Argentina: opposizione al progetto di installare una base nucleare in Terra del Fuoco
Attraverso un decreto provinciale il governo della Terra del Fuoco ha ceduto parte del proprio territorio per l'istallazione di una base nordamericana che realizzerà ricerche nucleari per fini "pacifici" nella città di Tolhuin, al centro dell'isola.
Diversi settori ci stiamo organizzando per impedirlo, tenendo presente che il decreto provinciale è conseguenza della legge sancita dalla Camera dei Deputati della Nazione, nel 1998, legge che prevede negli allegati "che si potranno realizzare esplosioni sotterranee con fini pacifici". E' per questo che ti chiediamo, pur sapendo qual'è oggi la preocupazione di tutti, entro il possibile di far conoscere alla stampa la grave situazione che attraversa questa provincia.
Il governatore della Terra del Fuoco, Carlos Manfredotti, firmò il 26 luglio, il decreto n° 1369, che autorizza l'installazione di una base del Sistema Internazionale di Vigilanza per la "Prevenzione e Proibizione di Sperimentazioni ed Esplosioni Nucleari". Si appella alla legge nazionale 25.022 del 1998. Il decreto abilita gli appartenenti di questa base alla libera circolazione nel territorio della provincia se necessario per la loro ricerca.
Questo è stato reso pubblico solo ora.
Come altri atti del governo, è stato realizzato senza che il popolo ne fosse a conoscenza. Decisioni come questa coinvolgono gravemente tutta la provincia, e anche la regione. Ancora di più se prendiamo in considerazione che l'insediamento di queste basi è stato promosso dagli Stati Uniti.
All'ONU si è realizzato il Trattato di Proibizione Totale delle Sperimentazione ed Esplosioni Nucleari: i paesi americani sappiamo già chi sono i beneficiati e chi sono i pregiudicati in questi trattati.
1) a maggio di quest'anno, il presidente nordamericano annunciò che il suo paese avrebbe messo in moto la costruzione di uno scudo protettivo, qualcosa che diversi governi (Germania, Cina, Russia) hanno denunciato come un passo pericoloso verso una nuova carriera degli armamenti.
2) si sono installati basi in diversi paesi latinoamericani, come in Ecuador, Antiglie Olandesi e presto anche nel Salvador.
3) diverse organizzazioni internazionali e governi, come quelli del Venezuela,Cuba e Brasile, denunciano che il "Plan Colombia" minaccia di espandere la militarizzazione - e il conflitto colombiano - a tutta l'America Latina.
4) il paese del nord pressiona permanentemente per instaurare l'A.L.C.A. "Area de Libre Comercio de las Américas" che, in pratica, non sarà altro che la libera circolazione delle imprese e degli interessi nordamericani passando al di sopra delle Costituzioni, leggi e popoli americani. Noi diciamo :
1. Che tutto questo risponde al delirio bellico di una superpotenza imperialista: gli Stati Uniti che ha al suo servizio al governo provinciale.
2. Che questo è un avamposto della funesta A.L.C.A.
3. Che non possiamo permettere - per la nostra storia, per la nostra dignità e identità - la presenza di questo avamposto imperialista in Terra del Fuoco, ragione per cui tutti gli abitanti di questa regione (fueguini) e tutti gli argentini e latinoamericani pretendiamo la deroga del decreto 1369/01 del governatore dalla provincia di Terra del Fuoco, Carlos Manfredotti.
traduzione di Alejandra Bariviera a cura di Peacelink
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