Incontro il 24 maggio alla libreria Mondadori
Legami di ferro a Taranto
E’ un libro di Beatrice Ruscio che parte da lontano, dalle miniere del Carajas in Brasile per arrivare fino al quartiere Tamburi di Taranto, dove l'Ilva utilizza il minerale di ferro che proviene da quelle miniere
24 maggio 2018
Si tratta di una tavola rotonda sull'ambiente.
Modera l'incontro Alessandro Marescotti di Peacelink.
Durante l'incontro intervengono:
- Franco Sebastio, già procuratore della Repubblica
- Ernesto Palatrasio, Cobas
- Nicola De Sabato, presidente Snami Taranto
“Questo libro nasce da un viaggio, da una missione del cuore, che ci ha portati dall’altra parte del mondo a confrontarci con popoli tanto lontani da noi eppure, così incredibilmente vicini. Parla di legami di ferro, sporchi e inquinanti come quel minerale che dal Brasile arriva fino a Taranto, a ricoprire e contaminare ogni cosa ma, anche, dei legami ben più solidi e inattaccabili che si sono creati tra le persone. Legami nati dalla consapevolezza di vivere lo stesso dramma, dalla stessa voglia di rivalsa nei confronti di un sistema non più sostenibile e dalla stessa sete di giustizia. Legami veri, che niente e nessuno potrà spezzare. E’ un libro che parte da lontano, dalle miniere del Carajas in Brasile per arrivare fino al quartiere Tamburi di Taranto e che speriamo possa far conoscere, riflettere e toccare i cuori di tante persone. Perchè il diritto alla salute, il diritto a vivere in una città sana, il diritto alla vita, non devono avere bandiere, nè confini”.
Modera l'incontro Alessandro Marescotti di Peacelink.
Durante l'incontro intervengono:
- Franco Sebastio, già procuratore della Repubblica
- Ernesto Palatrasio, Cobas
- Nicola De Sabato, presidente Snami Taranto
“Questo libro nasce da un viaggio, da una missione del cuore, che ci ha portati dall’altra parte del mondo a confrontarci con popoli tanto lontani da noi eppure, così incredibilmente vicini. Parla di legami di ferro, sporchi e inquinanti come quel minerale che dal Brasile arriva fino a Taranto, a ricoprire e contaminare ogni cosa ma, anche, dei legami ben più solidi e inattaccabili che si sono creati tra le persone. Legami nati dalla consapevolezza di vivere lo stesso dramma, dalla stessa voglia di rivalsa nei confronti di un sistema non più sostenibile e dalla stessa sete di giustizia. Legami veri, che niente e nessuno potrà spezzare. E’ un libro che parte da lontano, dalle miniere del Carajas in Brasile per arrivare fino al quartiere Tamburi di Taranto e che speriamo possa far conoscere, riflettere e toccare i cuori di tante persone. Perchè il diritto alla salute, il diritto a vivere in una città sana, il diritto alla vita, non devono avere bandiere, nè confini”.
Taranto (Taranto) |
Parole chiave:
ilva
Articoli correlati
- La riattivazione dell'altoforno 1 dell'ILVA di Taranto
La buffa cerimonia del ministro Urso
Si potrebbe paragonare l'inaugurazione di oggi all'assurdità di una cerimonia in cui la FIAT mettesse in piedi un evento per presentare con orgoglio una Fiat 1100 malconcia di sessant'anni fa, invece di un'auto elettrica moderna e all'avanguardia.15 ottobre 2024 - Alessandro Marescotti - L'inquinamento dell'ILVA va oltre il cambiamento climatico
Un futuro da costruire insieme a Taranto, la riconversione
Al termine del corteo dei Friday For Future di Taranto, Roberto ha letto questo testo che esprime le sue preoccupazioni e le sue speranze e che si conclude così: "Uniti possiamo far sentire la nostra voce e costruire un futuro migliore per noi e per le generazioni a venire."11 ottobre 2024 - L'inquinamento persiste ancora a Taranto
E' a rischio il polo dei microinquinanti dell'ARPA Taranto
La questione è stata sollevata da Antonio Lenti che ha ottenuto un voto unanime sulla mozione a sostegno del polo in consiglio comunale di Taranto e sarà oggetto di un'audizione nella commissione ecologia della regione Puglia.27 settembre 2024 - Fulvia Gravame - Comunicato stampa di Europa Verde Taranto
Salviamo il Polo di Specializzazione Microinquinanti dell'ARPA di Taranto!
Forte presa di Gregorio Mariggiò a difesa della struttura che svolge le analisi per cercare i microinquinanti, tra i quali le diossine, che danneggiano gravemente l'ambiente e la salute a Taranto. Sarà presentato un ordine del giorno al Comune di Taranto tramite il consigliere Antonio Lenti.31 luglio 2024
Sociale.network