Non possiamo più tollerare che Taranto venga trattata come una zona sacrificabile
Mi chiamo Giovanni Russo e vivo nel quartiere Tamburi, a Taranto. Vi scrivo come cittadino profondamente colpito e preoccupato per la condizione ambientale e sanitaria in cui versa la nostra città, a causa dell’attività industriale dell’ex ILVA, oggi Acciaierie d’Italia. La qualità dell’aria, del suolo e delle acque nel nostro territorio è gravemente compromessa. Gli studi epidemiologici hanno confermato tassi anomali di mortalità infantile, malattie respiratorie e tumori nelle aree più esposte all’inquinamento prodotto dagli impianti siderurgici. Il quartiere Tamburi, in particolare, è da anni al centro di una crisi ambientale senza precedenti.
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