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Migranti: giornata tra il caos di norme sull’asilo

20 dicembre 2005


CIR - Consiglio Italiano per i Rifugiati
lunedì, 19 dicembre, 2005

Domenica 18 dicembre si è ricordata nel mondo la Giornata Internazionale per i Migranti proclamata nel 2000 dall’Onu in quanto nel 1990 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite aveva adottato la Convenzione Internazionale per la tutela dei diritti di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie. Questa giornata offre soprattutto l’opportunità di riconoscere il contributo che milioni di migranti danno all’economie e al benessere dei paesi ospiti e di origine e di promuovere il rispetto dei loro diritti umani fondamentali.
La proclamazione della Giornata Internazionale per i Migranti da parte dell’ONU ha rappresentato un passo importante e costituisce il punto di partenza di chiunque nel mondo sia impegnato nella tutela dei migranti.

E la settimana scorsa è arrivato il rapporto del commissario europeo per i Diritti umani, Alvaro Gil-Robles che a seguito di un invito del governo, ha effettuato lo scorso giugno una missione in Italia, visitando tra l’altro il Centro di Lampedusa e il CPT di Ponte Galeria di Roma. Gran parte delle 35 raccomandazioni specifiche al governo si riferisce a materie riguardanti il diritto d’asilo, l’immigrazione e le comunità Rom. Il rapporto lamenta l’assenza di una legge organica in materia d’asilo e il fatto che attualmente esista una confusione legislativa in materia. Il documento critica con forza il fatto che la maggior parte dei richiedenti asilo sia trattenuto in condizioni di detenzione e raccomanda che la detenzione sia limitata e casi specifici, in ogni caso a seguito di un esame individuale. Inoltre, a giudizio del Consiglio d’Europa, ci deve essere una seconda istanza di decisione sulla richiesta d’asilo e viene considerato come irrinunciabile il diritto del richiedente di rimanere in Italia in attesa dell’esito.

“Queste raccomandazioni sono in netto contrasto con la legge Bossi-Fini” - dichiara Christopher Hein, direttore del Consiglio Italiano per i Rifugiati –
“e il CIR si augura che le critiche avanzate da Gil – Robles alla situazione attuale possano contribuire al superamento urgente di norme restrittive e non conformi con gli standard di diritti umani in Europa”.
Guida Immigrazione
Il rapporto raccomanda inoltre che a tutti i richiedenti asilo sia fornita un’accoglienza materiale dignitosa fino alle definizione della loro richiesta. “La situazione attuale in cui si trovano migliaia di richiedenti asilo e rifugiati” - commenta Hein - “talmente drammatica da costringerli ad occupare alloggi fatiscenti come il cosiddetto Hotel Africa di Roma o lo stabile di via Lecco a Milano, è certamente non conforme agli indirizzi del rapporto”.

Intanto a Trento nasce il primo centro di accoglienza per rifugiati in Trentino. L’associazione di volontariato Centro Astalli Trento – Onlus , costituita presso Villa S. Ignazio in via alle Laste 22 a Trento, nasce per un nuovo servizio di accoglienza ed integrazione sociale di questa particolare categoria di immigrati perseguitati: i rifugiati.
A presentare l’iniziativa martedì 20 a Trento sono presenti, quali primi fondatori, i gesuiti padre Francesco De Luccia, presidente del Jesuit Social Network – Italia e padre Giovanni La Manna, responsabile nazionale del Servizio dei Gesuiti per i Rifugiati, assieme a Dario Fortin, coordinatore generale della cooperativa sociale Villa S. Ignazio e a Pompeo Viganò, vicepresidente della Fondazione S. Ignazio di Trento. Al mondo della scuola viene proposta la lettura del libro “La notte della fuga – Storie di rifugiati in Italia” a cura del Centro Astalli, che raccoglie le testimonianze di persone che hanno dovuto abbandonare il loro Paese, perchè perseguitate per motivi politici, etnici, religiosi, e non vi possono più fare ritorno. [AT]

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