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Progetto "Per non Dimenticare". Laura Tussi e l'impegno civile inerente la Memoria Storica dell'antifascismo e della Resistenza Partigiana per la tutela della Costituzione e dei Diritti imprescindibili della persona.

Il Giorno intervista Laura Tussi

Questo Progetto si pone l’ambizioso traguardo di unire tutte le forze democratiche che hanno a cuore i valori della Costituzione, dall’antifascismo alla Pace, alla Libertà, dai Diritti Umani alle Pari Opportunità, alla lotta contro le mafie, tramite lo sviluppo di tematiche collegate al recupero della memoria storica e alla tutela dei diritti civili sanciti dalla Costituzione, donataci dai Padri Costituenti, tramite la Resistenza Partigiana.
Laura Tussi4 settembre 2014

Progetto "Per Non Dimenticare"

Proseguono le iniziative e il Progetto PER NON DIMENTICARE.

di Laura Tussi, Istituto Comprensivo via Prati-Desio

Prosegue l'iniziativa “Per non dimenticare”. Questo progetto si pone l’ambizioso traguardo di unire tutte le forze democratiche che hanno a cuore i valori dell’antifascismo, della Costituzione, della lotta alle mafie, le tematiche collegate al recupero della memoria storica e alla tutela dei diritti umani. L’Istituto Comprensivo via Prati di Desio, ha organizzato questi eventi culturali, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Nova Milanese, con il Patrocinio del Comune di Cesate e di Cormano, l’ARCI (ArciNova), l’ANPI, l’ANED, l’APEI, Emergency, Peacelink, Il Dialogo.org, la Rete Antifascista Nord Ovest Milano, Radio Popolare, La Casa Della Cultura di Milano, Il Centro Studi Sereno Regis di Torino, il Centro di Ricerca per la Pace di Viterbo e tante altre realtà istituzionali.
Gli incontri a tema sono volti ad approfondire il Progetto Memoria Storica a Nova Milanese, dal titolo “Per non dimenticare”. Il progetto è stato intrapreso, a partire dagli anni ’70, dall’Amministrazione Comunale e dalla Biblioteca Civica Popolare, con la raccolta di videotestimonianze, interviste e documentazioni inerenti la memoria dei campi di concentramento e di sterminio nazifascisti, grazie alla costante passione del Dottor Pucci Paleari, ricercatore e documentalista. La presentazione di Moni Ovadia del libro “Memorie e Olocausto” di Laura Tussi ha dato inizio al ciclo di iniziative. I relatori degli incontri sono personaggi di notevole spessore e impegno civile e sociale.
Renato Sarti è regista, attore, drammaturgo, direttore e fondatore del Teatro della Cooperativa di Milano. Il Teatro della Cooperativa è un ambito di impegno culturale che propone spettacoli di rilevante importanza civile e sociale e di militanza politica. Quest'anno la stagione teatrale del Teatro della Cooperativa è dedicata a Teresa Sarti Strada, presidente e fondatrice di Emergency, prematuramente scomparsa. Emergency è un'associazione internazionale di medici volontari che costituiscono ospedali e centri di primo soccorso in Afghanistan, in Sierra Leone e in altri paesi colpiti dai conflitti bellici. Emergency offre cure gratuite alle vittime di guerra, indipendentemente dalla loro estrazione sociale, dal colore politico, dalle bandiere e dagli schieramenti ideologici.
Emergency opera in base al giuramento di Ippocrate per l'equità del diritto alla salute. Renato Sarti ha spiegato ai ragazzi degli Istituti Superiori, presenti all'incontro “Per non dimenticare”, che le prime vittime dell'Olocausto e delle deportazioni furono gli handicappati, i menomati fisici e mentali e gli asociali, intendendo con questo ultimo termine tutte le categorie di persone che non si adattavano, non si adeguavano e non si attenevano alle regole, imposte dal regime. Anche un ragazzo, che in classe disobbediva e non era allineato disciplinarmente, era ritenuto asociale e soggetto di deportazione nel periodo nazifascista ed era destinato alle camere a gas e ai forni crematori.
Un altro relatore, Sergio Fogagnolo è intervenuto rispetto all'orrore del nazifascismo. Sergio Fogagnolo è il figlio di un martire della rappresaglia nazifascista di piazzale Loreto del 10 agosto 1944. Questo tragico evento rappresenta una delle innumerevoli atrocità del periodo nazifascista, perpetrate dal regime dittatoriale. Dopo questo episodio, la Resistenza partigiana si è ulteriormente e capillarmente organizzata e attivata fino alla definitiva liberazione del nostro Paese il 25 aprile 1945. Altro relatore è Giuseppe Valota, Presidente dell’Associazione Nazionale Ex Deportati di Sesto San Giovanni, figlio del deportato Guido Valota, morto di stenti a Mauthausen, a causa di una marcia della morte che lo conduceva da un campo di sterminio ad un altro, in seguito all'avanzata degli alleati. Emilio Bacio Capuzzo ha offerto una testimonianza diretta degli eventi. Capuzzo è un partigiano, Presidente dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia di Nova Milanese. Egli ha vissuto sulla propria pelle il rifiuto dell'adesione al fascismo. È stato incarcerato a San Vittore e deportato nel Lager di Bolzano. Durante il Transport, il viaggio di deportazione a Flossenburg, è riuscito a fuggire dal treno in corsa. In Italia, Capuzzo ha proseguito la sua battaglia contro il nazifascismo da partigiano, unendosi alla brigata Moscatelli. L'incontro è stato allietato da Carlo Amori, al violino, con il gruppo musicale DADAIKO, che ha offerto musica Rom, Klezmer e Tzigana dei popoli erranti, ricordando così che le vittime della Shoah non furono solo gli Ebrei, ma anche i Rom, i Sinti, i dissidenti politici e tutti coloro che avevano la colpa esclusiva di essere apportatori di una diversità sociale.
Gli eventi del ciclo “Per non dimenticare” vogliono proporre all'attenzione del pubblico alcune importanti riflessioni sull'attualità dei valori sociali e dei diritti civili e umani, di cui occorre continuamente fare memoria.
Oltre agli ebrei, il sistema nazifascista ha schiavizzato e assassinato milioni di persone, iniziando dai propri connazionali, tra cui zingari, disabili fisici e mentali, oppositori politici, sindacalisti, avversari, obiettori di coscienza, omosessuali, prigionieri di guerra, e altre tipologie di persone diverse e colpevoli solo di esistere in quanto tali e per la loro diversità. Anche ragazzi che non rispettavano le regole e si opponevano alla disciplina scolastica, venivano inviati nei forni crematori e nelle camere a gas.
E’ necessario ripercorrere l'analisi del passato storico, per evitare di compiere gli errori della storia, a livello di violazione della dignità delle donne e degli uomini e dei diritti imprescindibili della persona, sanciti dalla Carta Costituzionale Democratica e dalla Dichiarazione Universale dei diritti umani. E’ necessario tutelare la persona nella Sua integrità e dignità e la società nella sua complessità, sotto varie forme e aspetti, contro l’intolleranza per le differenze, contro l'oppressione delle minoranze, nella considerazione del dialogo tra le parti, le categorie e tipologie umane, nel rispetto dell'ambiente circostante e dell'ecosistema, contro tutte le ecomafie e contro la criminalità organizzata, per un futuro a misura di persona, in un contesto ecosostenibile, nonviolento ed equosolidale, basato sui valori della pace e della valorizzazione delle differenze di ogni genere e tipologia umana, nella libertà di espressione, di culto e di pensiero, contro ogni omertà che ingenera il crimine.
Auditorium Comunale di Nova Milanese- Sabato 6 Novembre 2010 (ore 10.00), l’Onorevole e Professore Roberto Zaccaria, tratta di Costituzione, Educazione alla Cittadinanza attiva e alla legalità.

Note: http://www.youtube.com/lauratussi

Allegati

  • Il Quotidiano Il Giorno intervista Laura Tussi

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