John Lewis e il suo "Good trouble"
Sulla sua straordinaria vita e i suoi sessant'anni di attivismo per i diritti umani proprio il mese scorso è uscito il documentario "John Lewis: Good Trouble" (qui il trailer) a cura della Apple che ha dichiarato di dare in beneficienza tutti i proventi.
Il 30 luglio, dunque, nella chiesa battista di Ebenezer, del grande pastore battista Martin Luther King Jr., è stato dato il penultimo saluto al deputato americano "la cui fede è stata messa alla prova ancora e ancora, ma tutto ciò ha prodotto un uomo di pura gioia e indistruttibile perseveranza", come affermato da Barack Obama nel suo discorso che è proseguito con il racconto del percorso di Lewis come attivista per i diritti civili: "E' stato membro dei Freedom Riders, capo dello Student Nonviolent Coordinating Committee, relatore più giovane alla marcia di Washington, leader della marcia da Selma a Montgomery, membro del Congresso per 33 anni e un mentore per i giovani. Fino all’ultimo giorno su questa terra, ha abbracciato le sue responsabilità e ha cercato di rendere l’America un posto migliore”.
Lewis ha attraversato il famoso ponte fra Selma e Montgomery, in Alabama, anche nel 2015 tenendo per mano proprio Obama, il primo presidente afroamericano della Storia che nel 2011 gli ha conferito l'alta onorificenza della Medaglia della libertà, ed entrato nel Congresso nel 1986 ne è diventato presto un'autorità morale: Nancy Pelosi, Presidente della Camera dei rappresentanti, lo considerava "la coscienza del Congresso". Tanti i gesti simbolici compiuti in una vita di battaglie, come il discorso a sostegno dei Diritti LGBTQ contro il DOMA (Defense of Marriage Act) che nel 1996 vietava i matrimoni egualitari e, tra gli ultimi, il boicottaggio della cerimonia d'insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca.
Prima dei funerali svolti in forma privata ad Atlanta (Georgia), la bara di Lewis ha attraversato per l’ultima volta l’Edmund Pettus Bridge, dove durante il Bloody Sunday seguito alla marcia di Selma del 1965 fu picchiato dalla polizia riportando una cruenta frattura del cranio che, attraverso le immagini trasmesse in TV, suscitò indignazione nel mondo intero. Otto giorni dopo il presidente Lyndon Johnson presentò il "Voting Right Act", la storica Legge che avrebbe garantito il diritto di voto a tutte le minoranze razziali o, meglio, etniche come diciamo oggi.
Articoli correlati
- Settanta anni fa
Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
Testo approvato dall'Assemblea generale dell'ONU il 10 dicembre del 1948. Con un video didattico di Amnesty InternationalONU - EU NGO Forum on Human Rights
"I diritti umani fondamentali devono essere garantiti e applicabili online e offline"
Si conclude oggi un evento organizzato dalla Commissione europea, dall’European Union External Action Service e dal Human Rights Democracy Network10 dicembre 2020 - Daniele Marescotti - Apple esercita pressioni contro un disegno di legge volto ad arrestare il lavoro forzato in Cina
L'iPhone sarà anche made in China, ma è progettato con amore a Palo Alto, vuoi mettere?
Secondo due funzionari del Congresso, Apple intende placare le disposizioni chiave del disegno di legge, il quale ritiene le aziende statunitensi responsabili per aver costretto gli Uiguri al lavoro forzato29 novembre 2020 - Reed Albergotti Honduras: La vulnerabilità delle difensore dei diritti umani
Più di 500 aggressioni e 4 omicidi nella prima metà dell'anno8 novembre 2020 - Giorgio Trucchi
Sociale.network