La blogger Zhang Zhan condannata per aver raccontato l'epidemia di Covid a Wuhan
Pechino – Lunedì 21 dicembre, la trentasettenne Zhang Zhan, ex avvocato e attivista cinese, è stata condannata a quattro anni di carcere a Shanghai per aver diffuso informazioni false sull'epidemia di coronavirus che è scoppiata nella città della Cina Centrale, Wuhan, all'inizio di quest'anno. Il suo avvocato, Zhang Keke, ha dichiarato a CBS News che Zhan non ha detto subito se avrebbe fatto appello contro la sentenza.
All'inizio della pandemia di Covid, i suoi video e foto in diretta sono stati ampiamente condivisi sui social network, catturando l'attenzione delle autorità. Era molto critica nei confronti delle misure contenitive del governo e ha cercato avidamente delle risposte al silenzio di informatori e di altri giornalisti.
Zhang venne arrestata a maggio con l'accusa di “aver provocato scompiglio e litigi” una vaga recriminazione spesso utilizzata in Cina per fare causa ad attivisti e oppositori del governo.
Lunedì, il processo di Zhang è durato meno di tre ore. È stata condannata a quattro anni di carcere.
“Il pronunciamento della sentenza in tribunale è stato piuttosto breve e inaspettato” ha dichiarato l'avvocato difensore Zhang Keke. “Ha qualcosa a che fare con il periodo delle vacanze in Occidente”.
Si dice che le autorità comuniste cinesi processino gli oppositori in tribunali segreti tra natale e capodanno per minimizzare lo sguardo inquisitore dell'Occidente.
La sperimentazione arriva solo poche settimane prima che un team internazionale di esperti dell'Organizzazione Mondiale della Sanità arrivasse in Cina per indagare sulle origini del COVID-19.
Zhang Keke ha dichiarato alla CBS News che, durante il processo, il pubblico ministero ha semplicemente letto ad alta voce l'elenco delle prove, senza mostrare però quasi nulla, compresa la prova inconfutabile, come i video e gli articoli postati da Zhang Zhan sui social network.
“L'aula era davvero vuota” ha dichiarato l'avvocato.
Zhang Zhan ha partecipato al processo in sedia a rotelle, era in pessime condizioni di salute. “Ha parlato a malapena soltanto dire che il pensiero dei cittadini non deve essere censurato, per protestare contro il 'processo illegale', come ha dichiarato il suo avvocato.
Quando è stata annunciata la sentenza, Zhang Zhan non ha avuto nessuna reazione se non un leggero fremito del corpo, come a dire che era rimasta scioccata, ha affermato il suo avvocato, aggiungendo che sua madre piangeva irrefrenabilmente dopo l'annuncio della sentenza.
Shao Wenxia, la madre di Zhang Zhan, pregando che la figlia tornasse sana e salva, ha obbedito all'ordine della polizia di non rilasciare interviste, ma, secondo l'avvocato Zhang, dopo l'ardua sentenza di lunedì, si è pentita di quella decisione e si è sentita ingannata dalle autorità.
“Quattro anni di carcere sono troppi, soprattutto per una persona innocente” ha dichiarato l'avvocato.
“Zhang Zhan è convinta che morirà in prigione” ha affermato Ren Quanniu, l'altro avvocato difensore. “È un metodo estremo per protestare contro questa società e questo ambiente”.
Zhang Zhan, in segno di protesta per il suo arresto e il suo rinvio a giudizio, ha iniziato un lungo sciopero della fame a giugno. Per punirla e tenerla in vita, le autorità l'hanno costretta a mangiare attraverso un tubo di alimentazione e immobilizzata costantemente per evitare che potesse rimuoverlo. L'avvocato Zhan l'ha descritta “fuori fase” quando è andato a farle visita il giorno di natale, osservando che aveva perso venti chili dall'inizio della detenzione a maggio.
L'udienza di Zhan sarebbe dovuta essere pubblica, ma ai sostenitori è stato proibito di entrare nell'aula del tribunale e la polizia ha allontanato dall'entrata giornalisti e inviati quando l'imputata e gli avvocati sono arrivati.
“È una forma occulta di processo privato” ha dichiarato l'avvocato Zhang.
L'avvocato ha dichiarato al CBS News che il tribunale gli invierà il verdetto finale tra cinque giorni e potrà fare visita a Zhang Zhan la prossima settimana per discutere se lei avrebbe voluto appellarsi o meno.
Zhang Zhan è stata la prima ad affrontare il processo di un gruppo di quattro giornalisti, il cui lavoro, nei primi giorni della pandemia di coronavirus, ha dato la possibilità al mondo esterno di capire cosa stesse succedendo a Wuhan e successivamente trattenuti dal governo cinese.
Il collega Chen Qiushi è scomparso a febbraio, più o meno nello stesso periodo di Li Zehua e Fang Bin, residente a Wuhan, i quali hanno diffuso notizie false sull'epidemia di coronavirus a Wuhan. Il quarto, Li Zehua, è stato rilasciato ad aprile.
Anche le associazioni per i diritti umani si sono interessate al caso di Zhang. Le autorità “vogliono utilizzare il suo caso per evitare che gli altri oppositori possano fare domande sulla situazione pandemica a Wuhan all'inizio di quest'anno”, ha dichiarato Leo Lan, ricercatore e avvocato difensore dell'Organizzazione cinese per la difesa dei diritti umani.
L'Ufficio per i diritti umani dell'ONU ha espresso la sua preoccupazione, twittando “abbiamo sollevato il caso Zhan con le autorità nel 2020 come un esempio eccessivo di limitazione della libertà di espressione legata al #COVID19 e continuiamo a chiedere il suo rilascio”.
#China: We are deeply concerned by the 4-year prison sentence imposed on citizen journalist Zhang Zhan. We raised her case with the authorities throughout 2020 as an example of the excessive clampdown on freedom of expression linked to #COVID19 & continue to call for her release.
— UN Human Rights (@UNHumanRights) 28 dicembre 2020
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