Saluto finale
CONGRESSO NAZIONALE PAX CHRISTI
Marina di Massa, 28 aprile - 1 maggio 2001
Al termine del Congresso di Pax Christi Italia, il primo del nuovo millennio, vogliamo confessare la nostra lode a Dio per questo momento di benedizione e grazia.
Ogni Congresso viene preparato con cura (contenuto - logistica - inviti) e viene vissuto all'inizio con una certa apprensione, attesa e speranza.
Credo di poter affermare che questo Congresso è riuscito al di là di quanto ci aspettavamo.
I motivi sono tanti: la vostra convinta partecipazione, la capacità di coloro che l'hanno condotto (relazioni e gruppi), la disponibilità costante e accogliente della segreteria, la presenza di tanti bambini e di tante famiglie giovani, la felice scelta del posto, la forte presenza degli amici.
Tanto la prima giornata, più orientata alla vita interna del Movimento, quanto la seconda, centrale, sul tema del Congresso, del risalire alla sorgente per attingere ispirazione e indicazioni, sono stati momenti significativi.
All'inizio del Congresso esprimevo la sensazione, che personalmente provavo e sentivo largamente condivisa, di una stagione alquanto povera di speranza e profezia, dominata da un pragmatismo e da una sostanziale indifferenza, e di come ci proponevamo di risalire alla sorgente (il ramo di mandorlo che fiorisce) per ricomiciare a correre, come i discepoli nel mattino di Pasqua.
La vostra partecipazione consistente e il vostro interesse convinto, hanno testimoniato questa attenzione e questa "voglia".
In particolare, mi ha sorpreso:
la capacità di pregare e lo spessore delle motivazioni (negli interventi e nella presentazione dei candidati al Consiglio).
Ora le indicazioni di marcia sono chiare e percorribili, i responsabili nel nuovo Consiglio sono incaricati di tradurle conformi alle situaizoni che questi anni a venire ci riservano.
La strada si apre per i prossimi quattro anni.
Sento il dovere di esprimere un grazie vero e commosso al Consiglio che ha operato in questi anni passati, al Coordinatore nazionale, a mons. Bettazzi, alla segreteria.
Su questa strada aperta Pax Christi deve essere nella Chiesa un elemento di stimolo, con la propria ricerca e testimonianza, perché i passi della Chiesa siano sempre di più i passi del Vangelo (dalla relazione del Cardinale Piovanelli).
Una vocazione a guardare avanti, ad essere avanti, senza pretendere che tutto sia risolto, senza aspettarsi che tanti le diano ragione. Quello che conta è che tu risponda perché gli altri rispondano: una passione diventa indicazione di percorso. Buon cammino.
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