Giornata ONU per i diritti del popolo palestinese

Oggi, non domani, è il Kairos della Giustizia

Molto più di una sala gremita. La Giornata Onu per i diritti del popolo palestinese ha confermato un crescente movimento di consapevolezza per una attiva partecipazione alla sofferenza di un popolo vittima di un mostruoso sistema di apartheid.
13 dicembre 2010
Anna Maria Di Leo

Molto più di una sala gremita. La Giornata Onu per i diritti del popolo palestinese ha confermato un crescente movimento di consapevolezza per una attiva partecipazione alla sofferenza di un popolo vittima di un mostruoso sistema di apartheid. Al fortissimo documento Kairos palestina dei cristiani di Terra santa, al centro dei lavori della due giorni, si comincia a rispondere da ogni angolo d'Italia: Non vi lasceremo soli!

Non potevamo non accogliere le sollecitazioni di Kairos Palestina e lo abbiamo fatto tutti insieme a Fiesole dove ci siamo dati appuntamento per la Giornata ONU per i diritti del popolo palestinese.
Ci siamo ritrovati in tanti: dai primi pellegrini di giustizia a coloro che hanno vissuto la stessa esperienza quest’ anno…E ci sono tanti giovani, sono quelli di “Ricucire la pace” e di “Tutti a raccolta” con i loro amici…
E’ stata un’ impegnatissima e bellissima esperienza!
Ci accoglie abuna Nandino e con lui due nuovi amici, abuna Iyad Twal e abuna Aktham Saba Hijazin. Sono testimoni delle sofferenze del popolo cristiano di Terra Santa e delle loro aspirazioni alla pace e alla giustizia.
La giornata si apre con la proiezione del reportage dalla Striscia di Gaza accompagnato dal commento di Nandino Capovilla che ha visto e toccato con mano l’inimmaginabile distruzione dell’operazione Piombo Fuso. Abbiamo ancora negli occhi le immagini del dvd “Le chiavi di Gaza” quando Abuna Iyad presenta il contesto in cui è maturato il documento “Kairos Palestina”, un grido di speranza, in assenza di speranza!
Suor Alicia ci ha fatto giungere il suo messaggio e, grazie al collegamento, sono giunte fino a noi le voci di Ibraim da Gaza e di suor Donatella, voci nate dal cuore delle sofferenze dei Palestinesi e accolte da noi come parole di speranza e di resistenza nell’amore.
La mattinata si è conclusa con l’ascolto musicale: Lorenzo e Daniele, impareggiabili violinisti, hanno eseguito per noi tre brani di Vivaldi e la magia senza confini della musica ha permesso di oltrepassare le dolci colline toscane e, dalla Badia Fiesolana, ci ha trasferiti tutti…..a Ramallah!

Giulia ha avuto il compito di introdurci alla prima parte dei lavori del pomeriggio, dando la parola ai nostri amici palestinesi che hanno scelto di resistere continuando a vivere nei territori occupati della Palestina .
A Betlemme si resiste con amore opponendosi all’ annessione del territorio: lì dove si attuano gli ordini di demolizione si risponde piantando tende e tettoie; Daoud Nassar, in collegamento con noi dall’America, ci conferma che la strada della non violenza non è la strada della debolezza ma della forza.
Poi tutto lo spazio è preso da Kifah Nasser che ci parla dell’esperienza delle donne di At Twani: donne - coraggio che sbarrano, con la sola loro presenza, la strada ai militari israeliani, donne che hanno deciso di contribuire economicamente alla vita della loro comunità mettendosi insieme a lavorare, donne che costituiscono una cooperativa e vendono i prodotti artigianali da loro realizzati. Kifah è determinata, è consapevole che le donne, se operano insieme, sono capaci di tessere trame di futuro per la loro comunità.
Ha concluso questa prima parte la proiezione del film documentario “ Palestina. Homeless” ideato e prodotto da nostri amici torinesi: un piccolo capolavoro che parla del rapporto dei Palestinesi con la propria casa. Come parla della quotidianità della vita nei Territori occupati la mostra fotografica “ Non più muri” realizzata da Ruggero Da Ros ed esposta lungo il colonnato del chiostro della Badia.

Siamo all’ultima parte della giornata. Abbiamo ancora bisogno di stare insieme per cogliere altri segni di speranza, sono segni di speranza “dal basso”.
Proseguiremo domani mattina presso la Casa della Pace, dove ci sarà presentato, dai giovani di “Ricucire la pace 2010”, il dvd da loro preparato “Essere Vivere, non c’è Pace senza Giustizia” , poi lavoreremo in gruppo e concluderemo insieme con la Celebrazione eucaristica e il pranzo della fraternità.
Intanto proseguiamo la tappa fiesolana. Betta coordina i lavori della seconda parte del pomeriggio e presenta Paola Cannaruto di Torino, che fa parte della Rete degli Ebrei contro l’occupazione; la Rete è un’ organizzazione internazionale costituita da dieci Paesi europei e fa controinformazione; il suo sito è: rete_eco. E’ sempre sorprendente scoprire che il popolo della non violenza non conosce confini!
Poi è il turno di Annarita Cenacchi del Punto Pace di Bologna che presenta la campagna BDS:
boicottaggio, disinvestimento, sanzioni. Un’azione non violenta dal basso per coscientizzare e sensibilizzare l’opinione pubblica, scegliendo di collegarsi in rete. Il boicottaggio come azione di protesta non violenta allo scopo di ottenere la fine dell’occupazione: boicottare “ per liberare oppressi e oppressori”.
Concludono il nostro appuntamento per la Giornata ONU dei diritti del popolo palestinese uno stralcio del video “ Tutti a raccolta” e il collegamento diretto con il giornalista Filippo Landi da Gerusalemme, un amico che non dimentica mai di tenerci informati correttamente sulla situazione israelo-palestinese.

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