Fioroni, presidente della Commissione Moro: "Verità indicibili che non sono ancora state svelate"
La commissione d'inchiesta presieduta dal deputato Pd è alla terza relazione. E stabilisce un punto fermo: intorno alla figura dell'ex brigatista Morucci è stata creata una "operazione di sdoganamento" di una versione dei fatti falsa: "Fu quasi una trattativa". Una verità "di comodo" alla quale hanno contribuito diversi soggetti, secondo la commissione: dai giudici Imposimato e Priore al Sisde fino a politici e religiosi come suor Teresilla, "in quota Cossiga".
Quaranta anni di indagini fatte male e veri e propri depistaggi. Ma arrivata alla terza relazione la commissione parlamentare d’inchiesta sul caso Moro fornisce ora un punto fermo: quel che abbiamo saputo fino ad ora del rapimento, dell’omicidio e delle indagini del presidente della Democrazia Cristiana è frutto di una “verità dicibile“, come la definisce il presidente della commissione Giuseppe Fioroni. Una verità “dicibile”, di comodo, alla quale hanno contribuito i soggetti “che operarono attorno al percorso dissociativo di Valerio Morucci: i giudici istruttori Imposimato e Priore, il Sisde, alcune figure di rilievo della politica e delle istituzioni, suor Teresilla Barillà“, la religiosa mandata da Francesco Cossiga nelle carceri più come spia che per dare conforto ai detenuti.
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Nel libro di Giovanni Fasanella, "Il Puzzle Moro", l'analisi di documenti inglesi e americano oggi desecretati. Raccontano che non erano le Brigate rosse le sole nemiche del presidente della Dc sequestrato il 16 marzo 1978 e ucciso 55 giorni dopo. Usa, Uk, Francia e Germania erano preoccupate dal rischio di un Pci al governo e dalla sua apertura verso il mondo arabo. Nei vertici al massimo livello l'ipotesi di intervenire anche con "metodi per noi ripugnanti".
Fatto Quotidiano 16 MARZO 2018 https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/03/16/aldo-moro-i-terroristi-parte-di-un-gioco-piu-grande-di-loro-cosi-le-potenze-nato-volevano-sbarazzarsene-prima-delle-br/4227882/
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Sequestro Moro: tutte le fake news del “Memoriale” di Morucci, il brigatista elegante poi al soldo dei servizi
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Per molti anni è stata la verità ufficiale, ma oggi sappiamo che su diversi punti il documento firmato dall'ex responsabile logistico del gruppo armato confondono le acque: sul covo-prigione, sui componenti del commando, sulle auto impiegate. Negli anni successivi, i rapporti con il Sisde. Sullo sfondo, una trattativa parallela e oscura
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