5. Alcune tesi e fatti sull'Uranio Impoverito (DU), sul suo uso nei Balcani, sulle conseguenze sulla salute di militari e popolazione
(ultima revisione del 15 gennaio 2001)
Sommario
Vengono discusse quattro tesi principali riguardanti l'uso di armi all'Uranio impoverito (DU) in Jugoslavia da parte della NATO negli anni 90. La prima tesi sostiene che il DU è dannoso e pericoloso, non solo come agente tossico chimicamente, ma anche dal punto di vista radiologico. La seconda sostiene che le autorità politiche e militari italiane non potevano non essere informate sulla pericolosità del DU e sul suo utilizzo negli scenari di guerra dell'ultimo decennio e che non è vero, poi, che le armi al DU non siano proibite a livello internazionale. La terza tesi sostiene come sia lecito attendersi l'insorgenza di tumori da DU nei militari italiani, effettuando una stima dei casi attesi nella popolazione oltre che nei militari. La quarta tesi mette in evidenza come la presenza di DU sia difficile da determinare sperimentalmente con rilevazioni sul campo.
In aggiunta, vengono poi trattati due punti che inquadrano il problema "DU nei Balcani" in un quadro più ampio. Viene fatto rilevare che il caso del DU è solo la punta dell'iceberg delle conseguenze di una guerra chimica, radiologica ed ecologica condotta dalla NATO contro la Jugoslavia e contro l'intero sistema ambientale dei Balcani.
Infine, dati epidemiologici sulla popolazione jugoslava vengono discussi per dimostrare come già oggi, a causa dell'inquinamento chimico e radioattivo, nonché delle condizioni di vita delle popolazioni jugoslave, migliaia di morti tardive per tumore e malformazioni congenite si stiano già verificando in Jugoslavia.
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Allegati
Alcune tesi e fatti sull'Uranio Impoverito (DU), sul suo uso nei Balcani, sulle conseguenze sulla salute di militari e popolazione
M. Cristaldi, A. Di Fazio, C. Pona, A. Tarozzi e M. Zucchetti125 Kb - Formato pdf
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