Si svolgono cerimonie e si tengono discorsi che raccontano la storia d'Italia costruendo una narrazione che non corrisponde a quella realtà dei fatti che invece don Lorenzo Milani descrisse in una famosa lettera. Ecco quello che Sergio Mattarella non dice e che scrisse invece don Lorenzo Milani.
Scongiurando collettivamente tutti i prossimi e futuri 4 novembre. Sotto il comando del generale Cadorna ci furono migliaia di morti e feriti nelle trincee al fronte a causa di strategie insensate e fallimentari
Scongiurando collettivamente tutti i prossimi e futuri 4 novembre. Sotto il comando del generale Cadorna ci furono migliaia di morti e feriti nelle trincee al fronte a causa di strategie insensate e fallimentari.
Proponiamo che il 4 novembre si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze. Per ridurre drasticamente le spese militari e devolvere i fondi a sanità, assistenza, ricerca e servizi pubblici.
28 ottobre 2021 - PeaceLink - Centro di Ricerca per la Pace e i Diritti Umani di Viterbo - Movimento Nonviolento
Ogni 4 novembre nel celebrare le Forze Armate e i caduti della Prima Guerra Mondiale poniamo l'accento sul lutto che ogni conflitto armato comporta. Dobbiamo in tutti i modi rafforzare la cultura non armata, i tempi sono maturi, ad esempio con la Campagna “Un’altra difesa è possibile”.
Stava per cominciare la celebrazione del 4 novembre e avevo portato con me l'avvocato. Si avvicinò la DIGOS. Sotto il braccio avevo la bandiera arcobaleno. Mi chiesero: "Nonviolenza?"
Per questo chiediamo una drastica riduzione delle spese militari che gravano sul bilancio dello stato italiano per l'enorme importo di decine e decine di milioni di euro al giorno e che i fondi pubblici siano invece utilizzati in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e del mondo vivente.
26 ottobre 2019 - Movimento Nonviolento, PeaceLink, Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo
Per questo chiediamo una politica di disarmo, poiche' le armi sempre e solo uccidono gli esseri umani.
Per questo sosteniamo la richiesta che l'Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la proibizione delle armi nucleari del 7 luglio 2017.
Per questo chiediamo una drastica riduzione delle spese militari che secondo autorevoli stime gravano sul bilancio dello stato italiano per l'enorme importo di settanta milioni di euro al giorno.
29 ottobre 2018 - Movimento Nonviolento, PeaceLink, Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo
Oltre cento anni dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, mentre è tragicamente in corso la "terza guerra mondiale a pezzi", è ora di dire basta. Per questo sosteniamo la Campagna “Un'altra difesa è possibile”.
1 novembre 2017 - Associazione Antimafie Rita Atria,Centro di Ricerca per la Pace e i diritti umani di Viterbo, Movimento Nonviolento, PeaceLink
Un’altra difesa è possibile. A Trento gli “Stati Generali della Difesa civile non armata e nonviolenta”. Il Movimento Nonviolento, PeaceLink, il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo e l’Associazione Antimafie Rita Atria lanciano per il 4 novembre l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele", affinché in ogni città si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.
24 ottobre 2016 - Associazione Antimafie Rita Atria,Centro di Ricerca per la Pace e i diritti umani di Viterbo, Movimento Nonviolento, PeaceLink
Il Movimento Nonviolento, PeaceLink, il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo e l’Associazione Antimafie Rita Atria lanciano per il 4 novembre l'iniziativa "Ogni vittima ha il volto di Abele", affinché in ogni città si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.
Il Movimento Nonviolento, PeaceLink, il Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo e l’Associazione Antimafie Rita Atria, propongono per il 4 novembre la campagna "Ogni vittima ha il volto di Abele", affinché in ogni città si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre.
Ci si pone l'obiettivo di "alfabetizzare" i partecipanti all'utilizzo dell'Intelligenza Artificiale generativa per la creazione di testi e prodotti utili al giornalismo online e al mediattivismo.
Vi è una sorta di reticenza nel raccontare il fenomeno diffuso della renitenza alla leva dei giovani ucraini. E delle donne ucraine che chiedono in piazza il ritorno a casa dei soldati. Si preferisce parlare dei soldati feriti che vogliono ritornare al fronte a combattere per difendere la patria.
L'incapacità dell'Occidente di inviare armi a Kiev sta mettendo Putin sulla buona strada per la vittoria. Nei recenti incontri con POLITICO, i leader politici del paese hanno riconosciuto che gli spiriti pubblici stanno cedendo mentre l'Ucraina sembra scivolare verso il disastro
17 aprile 2024 - Jamie Dettmer (opinion editor di POLITICO Europe)
Come pacifisti chiediamo che l'intera comunità internazionale, in sede ONU, prenda le distanze dal ciclo infinito di ritorsioni, superando le divisioni e mettendo da parte i calcoli geopolitici in nome di un solo obiettivo: allontanare il più possibile lo spettro di una terza guerra mondiale
Il congresso di tre giorni organizzato per discutere del massacro in corso a Gaza e del ruolo tedesco nel supportarlo è stato bloccato e vietato dalla polizia dopo pochi minuti dall’inizio del secondo intervento.
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