I bambini con le foto dei padri desaparecidos, gli anziani che mostrano con dignità le torture che segnano i loro corpi, le donne che parlano di violenze inenarrabili. Incontro dopo incontro siamo scesi in un girone del dolore senza fine.
Da Firenze passando oltre il confine invisibile che taglia il Marocco in due. Un viaggio per conoscere e far conoscere al mondo sofferenze e speranze del popolo Saharawi.
3 marzo 2013 - Andrea Misuri
Anche il Consiglio Comunale del capoluogo toscano ha approvato una risoluzione che invita il governo italiano a rivedere le proprie posizioni in merito all'acquisto dei velivoli, auspicando una riconversione della spesa a fini sociali
"Ottima notizia, quella che il Governo acquisti 40 F-35 in meno". L'esclamazione della Presidente della Commissione Pace del Comune di Firenze può non essere condivisa da qualcuno di noi, considerando il desiderio di un cambiamento radicale nelle priorità economiche, ma soprattutto etiche, da parte di chi ci governa. E' tuttavia un piccolo passo in avanti che non possiamo ignorare.
La risoluzione approvata in Comune sottolinea in ogni caso gli obiettivi a cui il Governo italiano dovrebbe puntare con decisione, e maggior ragione in un periodo di crisi come questo.
Meno spese per la "difesa" e più fondi per il sociale. Non è l'unica Amministrazione locale ad alzare la sua voce: è sperabile che altre sempre più numerose seguiranno.
Abbiamo potuto seguire di persona La Musica contro il Silenzio a Varese e a Brescia e abbiamo conosciuto gli organizzatori. Così abbiamo proposto loro un’intervista per raccontare meglio questa splendida iniziativa contro l’apartheid e il genocidio in Palestina. Ne è nata un’intervista a più voci.
Riusciranno i posteri a decifrare quanto della nostra civiltà abbiamo scritto - digitato - archiviato nei tanti "formati" di bit, via via sempre diversi e incompatibili?
È il dipendente perfetto per un Paese che investe più in armi che in stipendi. Basta abituarsi al ronzio, che poi anche tanti colleghi umani mica sono poco rumorosi. Non chiede aumenti, non ha figli da mantenere, non si lamenta. Ed è sempre puntuale, non discute e agisce con precisione.
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