La Chiesa Battista di Roma Centocelle ha inviato una lettera al pastore battista Robert Jeffress che officiò il culto il giorno dell’insediamento del Presidente Trump.
Una vita all’insegna del valore non negoziabile della libertà. Una donna che ha assunto su di sé la prospettiva degli oppressi: Linda Bimbi.
Noi la ricordiamo così.
Nel pellegrinaggio della vita, in una ricerca incessante e spesso estenuante, rileggiamo il ritmo del nostro incedere, ricalibriamo le nostre velocità, certi che la misericordia creatrice ci rende nuovi a ogni passo.
Siamo tutti ambasciatori e ambasciatrici della riconciliazione. La misericordia smisurata di Dio nei nostri confronti ci impegna a proseguire sulla via della riconciliazione.
L’invito di questo anno giubilare è perché tutti possano guardare il volto dell’altro. Un invito all’abbraccio. Al superamento delle nostre fragilità.
Per spalancare porte e cogliere la bellezza mozzafiato dell’incontro.
L’amore, nonostante tutto. Il grande messaggio di misericordia che siamo chiamati a vivere richiama la grande scelta di amore che Dio ha compiuto. Per tutti.
Il vescovo di Pavia, Giovanni Giudici, giunto al compimento dei 75 anni scrive alla comunità cristiana. È stato ausiliare a Milano per 13 anni. Molti i temi toccati con garbata sincerità. Una riflessione ad alta voce a proposito di ciò che gli appare urgente nella Chiesa italiana.
Sentinella, quanto resta della notte?
Gli occhi di chi sa sognare guardando oltre.
Oltre il tempo e la realtà.
Occhi che vedono le piazze brulicare di bambini che giocano.
Profeti che non tacciono. Per amore.
Si è parlato di 18 mila lavoratori, un numero inventato che stride con le fonti ufficiali. I dati veri sono ben diversi. Acciaierie d’Italia gestisce lo stabilimento e ha dichiarato 8.178 occupati a Taranto nel 2022. Ma se non si conoscono gli occupati come si possono stimare gli esuberi?
Nel primo turno del 17 agosto scorso, i due candidati di sinistra raccolgono briciole a causa di un vero e proprio suicidio politico del Mas, frammentato a causa di una sempre più inspiegabile guerra senza quartiere tra evismo e arcismo
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
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