Un'organizzazione sindacale parte civile nel procedimento che ruota attorno all'infortunio mortale che verificatosi all'ILVA nel settembre del 2005 vide come vittima il giovane operaio Gianluigi Di Leo.
Il 25enne Gianluigi Di Leo fu travolto da una trave. A carico degli imputati zono ipotizzati i reati di omicidio colposo e omissione di cautele contro gli infortuni sul lavoro. L’udienza preliminare è slittata al 7 ottobre prossimo.
7 maggio 2008 - Giacomo Rizzo
Al capolinea l’inchiesta sull’assurda morte di Gianluigi Di Leo, il giovane operaio dell’ILVA schiacciato e ucciso da una sbarra di ferro il 9 settembre del 2005
Sono finiti sotto accusa in 24. L’udienza preliminare a carico degli inquisiti è stata fissata per il prossimo febbraio. Si trattò di una tragedia, ma forse sarebbe bastato davvero poco per evitarla.
Abbiamo potuto seguire di persona La Musica contro il Silenzio a Varese e a Brescia e abbiamo conosciuto gli organizzatori. Così abbiamo proposto loro un’intervista per raccontare meglio questa splendida iniziativa contro l’apartheid e il genocidio in Palestina. Ne è nata un’intervista a più voci.
Riusciranno i posteri a decifrare quanto della nostra civiltà abbiamo scritto - digitato - archiviato nei tanti "formati" di bit, via via sempre diversi e incompatibili?
È il dipendente perfetto per un Paese che investe più in armi che in stipendi. Basta abituarsi al ronzio, che poi anche tanti colleghi umani mica sono poco rumorosi. Non chiede aumenti, non ha figli da mantenere, non si lamenta. Ed è sempre puntuale, non discute e agisce con precisione.
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