Una casa, ma anche solo un caffè, per giornalisti di buona volontà. Nel 2012: 88 giornalisti uccisi/ 879 tra arrestati o fermati / 1993 aggrediti o minacciati/38 rapiti/73 costretti ad abbandonare il loro Paese/ 6 collaboratori dei media uccisi
La Maison des journalistes, contro la sofferenza e l'ingiustizia, dunque il bisogno di solidarietà in nome di valore comune, a prescindere dalle diversità della lingua e da convinzioni politiche e/o religiose: la libertà d'informazione è l'ossigeno per anime e menti...
Vengono costruiti titoli per generare un'accentuata percezione del rischio di invasione in assenza di dati oggettivi. Lo scopo è quello di generare paura e di modificare i sondaggi di opinione che oggi danno in vantaggio un'opinione pubblica contraria alla prosecuzione della guerra.
Questo testo offre una guida pratica per pacifisti focalizzandosi su tre fasi chiave per opporsi efficacemente alla guerra e minare il consenso pubblico verso di essa. Queste tre fasi progrediscono attraverso quindici proposte concrete.
L'invio di armi da parte della Nato, sebbene nelle intenzioni miri a sostenere le forze ucraine, non capovolge la guerra ma la prolunga e ne ingigantisce gli effetti, paradossalmente a tutto vantaggio della Russia. Gli esperti lo definiscono "war paradox" e lo hanno anche studiato.
Come organizzare in vista del G7 una convergenza fra forze diverse attorno al comune obiettivo di contrastare il riarmo e la guerra? E come dimostrare che l'opinione pubblica è ampiamente contraria alla volontà dei G7 di fare guerra alla Russia?
Ma il Festival per il Giornalismo che si svolge nella stessa città continua a snobbarlo. Assange viene perseguitato dal Potere perché considerato reo di aver diffuso, nell’interesse pubblico, documenti segreti che rivelano gli illeciti commessi dai Governi.
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