Esce il secondo volume della storia urbana di Nistri. L'enorme corredo fotografico mostra una verità sacrosanta: Taranto era una città molto bella, ed è diventata brutta. Era bella prima che venisse costruito l'Italsider.
9 gennaio 2009 - Alessandro Leogrande
Continua con l’analisi di un momento cruciale della storia del territorio jonico
Da ieri è in libreria “Taranto dagli ulivi agli altiforni”, volume curato da Roberto Nistri. Dopo “Taranto La città al borgo” e “Taranto da una guerra all’altra”, ecco la terza fase “dell’ampio progetto” dice l’editore.
Abbiamo potuto seguire di persona La Musica contro il Silenzio a Varese e a Brescia e abbiamo conosciuto gli organizzatori. Così abbiamo proposto loro un’intervista per raccontare meglio questa splendida iniziativa contro l’apartheid e il genocidio in Palestina. Ne è nata un’intervista a più voci.
Riusciranno i posteri a decifrare quanto della nostra civiltà abbiamo scritto - digitato - archiviato nei tanti "formati" di bit, via via sempre diversi e incompatibili?
È il dipendente perfetto per un Paese che investe più in armi che in stipendi. Basta abituarsi al ronzio, che poi anche tanti colleghi umani mica sono poco rumorosi. Non chiede aumenti, non ha figli da mantenere, non si lamenta. Ed è sempre puntuale, non discute e agisce con precisione.
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