Le tante guerre in giro per il mondo sono davvero "per problemi" o per "vendere le armi?"
L’aumento del 75 per cento delle spese di investimento potrebbe far presupporre una corsa al riarmo, ma, per l’Azzeccacarbugli di turno, queste spese hanno evidenziato solo un incremento minimo rispetto al 2011
La denuncia del Papa contro la guerra in Siria, la proliferazione degli armamenti e il commercio illegale di armi non poteva essere più netta, eppure per il vice presidente Biden, la leader della minoranza democratica alla Camera Pelosi, e il segretario di Stato John Kerry (tutti cattolici), usare la forza in Siria è un obbligo morale. John Kerry ha denunciato quelli che hanno utilizzato “l’arma più mostruosa del mondo contro le persone più vulnerabili”, dimenticando ciò che il suo paese ha fatto a Hiroshima e Nagasaki.                                   Tuttavia questa sarebbe una guerra per “punire” chi ha usato il gas contro innocenti e per “risolvere il problema”. Bisogna avere una buona dose di presunzione per dare lezioni di moralità dopo aver usato l’arma atomica, distribuito a pioggia l’uranio impoverito a Falluja e  il napalm nel Vietnam.  
 Per i francesi Francois Holland e Laurent Fabius non deve passare anno senza una guerra. Dopo quella nel Chad, Afghanistan, Costa d’Avorio, Libia e Mali, oggi sono i più fedeli e intransigenti alleati di Obama (Cameron è stato fermato dal voto contrario del Parlamento inglese), tanto ansiosi di attaccare il governo di Assad che hanno preparato un dossier che non presenta una prova di un attacco chimico, né fornisce una certezza circa l’autore.                   Programme chimique syrien. Cas d’emploi passés d’agents chimiques par le regime.          Attaque chimique conduite par le régime le 21 août 2013                       http://www.gouvernement.fr/sites/default/files/fichiers_joints/syrie_synthese_nationale_de_renseignement_declassifie_02_09_2013.pdf Dopodichè stendono una bozza di risoluzione da fare approvare al Consiglio di sicurezza che prevede di concedere quindici giorni ad Assad per fornire un elenco completo del suo arsenale chimico e biologico, dando localizzazione precisa, tipo e numero delle armi.                                                                                                                    
 I paladini dei diritti umani sono bravi a indicare come “situazione unica” ogni intervento militare invocato. L’aveva fatto Madeleine Albright quando aveva difeso l’idea di un intervento illegale ma legittimo nel Kosovo, per cui le vittime civili diventano “effetti collaterali indesiderati” (la NATO dichiarò di aver sparato circa 31.000 proiettili all'uranio impoverito per un totale di circa 10 tonnellate), lo fa il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu quando chiede la distruzione delle armi chimiche del regime siriano perché “il mondo deve garantire che coloro che usano le armi di distruzione di massa pagheranno il prezzo", dimenticando il fosforo bianco con cui ha innaffiato il popolo palestinese incarcerato nella prigione di Gaza nel 2006-2009.                                                                                                                             Medici scioccato dal numero di bambini malformati dopo l'ultima guerra contro Gaza http://www.ism-france.org/communiques/Des-medecins-choques-par-le-nombre-de-malformation-d-enfants-apres-la-derniere-guerre-contre-Gaza-article-14845 
 Non c’è capo della Difesa che voglia entrare in guerra che non abbia i suoi politici, soldati e industria bellica pronti a salvaguardare gli interessi del proprio paese. La guerra in Siria è un’altra guerra per assicurarsi fonti di energia (la Siria è diventata il pomo della discordia tra i due maggiori produttori mondiali di petrolio, Arabia Saudita ed Iran) e per la difesa dello sviluppo di particolari progetti infrastrutturali nel settore del gas naturale. 
 http://www.globalresearch.ca/5346677/5346677?print=1
Come è accaduto in Libia, gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno fornito i ribelli di armi per destabilizzare il dittatore di turno, infatti, come scritto in un report, dopo l’assassinio dell’ambasciatore americano Chris Stevens a Bengasi nel 2011, gli Stati Uniti erano a conoscenza del trasferimento di armi pesanti dalla Libia ai ribelli siriani. 
 http://www.businessinsider.com/obama-admin-admits-to-covertly-sending-heavy-weapons-to-syrian-rebels-2012-12#ixzz2eenqmLJx 
 Il conflitto libico ha infatti rinvigorito il traffico illegale di armi provenienti dagli arsenali del colonnello Muammar Gheddafi rafforzando i gruppi armati dell’area di confine a cavallo di Libia, Algeria, Marocco, Niger, Mali e Mauritania. “Dalla morte di Muammar Gheddafi, abbiamo scoperto che le armi libiche sono state vendute in quello che è il più grande mercato nero del mondo quanto a traffico illegale di armi, dominato dai venditori della Sierra Leone e della Liberia, e i pirati somali sarebbero tra gli acquirenti”, ha detto a Reuters Judith van der Merwe, dell’African Centre for the Study and Research on Terrorism (ACSRT), basato ad Algeri.                                                                                                                                      Quel conflitto, iniziato sempre con la scusa dei diritti umani violati da parte di Gheddafi, è  l’ulteriore prova che per i prossimi decenni petrolio e gas resteranno vitali e, ancora una volta, entrano in gioco tutte le potenze che intendono giocare le loro carte sullo scacchiere del vicino Oriente. Come già denunciato, la contesa delle risorse di idrocarburi della Libia è stata la vera motivazione che spinse Parigi a intervenire in prima linea nel conflitto contro le forze del colonnello Muammar Gheddafi nel 2011 http://www.replay.fr/special-investigation-gaz-et-petrole-guerres-secretes-1010124 
 La Francia, come l’Italia, aveva in precedenza ricevuto Gheddafi con tutti gli onori, e l’Italia, come la Francia, ha l’Eni come produttore straniero in Libia. http://oddo.blog.ilsole24ore.com/finanza_e_potere/2011/02/libia-gli-interessi-strategici-delleni-nel-paese-in-rivolta.html 
 Per l’ennesima volta la CIA si mette in moto. In Libia doveva svolgere il compito di aiutare i contractor del Dipartimento di Stato e i funzionari libici nella ricerca degli armamenti provenienti dagli arsenali di Gheddafi, e mettere in sicurezza le presunte armi chimiche del colonnello e addestrare i nuovi servizi segreti della Libia.                                                         Nel rapporto di Amnesty International intitolato “La battaglia per la Libia: uccisioni, sparizioni e torture”, si denuncia che durante il conflitto le forze pro-Gheddafi hanno commesso crimini su vasta scala come le forze leali al Cnt (Consiglio nazionale di transizione guida della Coalizione della Rivoluzione anti-Gheddafi), mentre in un rapporto consegnato al Consiglio di sicurezza dell’Onu, lo speciale Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sull’impiego dei mercenari rileva che sempre di più mercenari vengono usati negli scenari di guerra con funzioni inedite a tal punto da costituire una concreta minaccia ai diritti umani e ai diritti dei popoli all’autodeterminazione. In Costa d’Avorio e Libia, dice il documento, i mercenari si sono macchiati di abusi ai danni della popolazione civile, ubbidendo a ordini dei governi che li avevano assunti, eseguito sentenze sommarie, rapito, stuprato e arrestato in maniera arbitraria. http://www.amnesty.it/libia-cnt-deve-prendere-il-controllo-della-situazione-per-evitare-violazioni 
 Nel 2010 il Dipartimento della Difesa americano ha assunto 260.000 contractors per le sue missioni al di fuori dei confini nazionali, ma a utilizzare guardie private sono anche organizzazioni non governative, imprese private che operano in particolari contesti di instabilità, e infine le stesse Nazioni Unite. Secondo il dossier di Human Rights Watch “Delivered Into Enemy Hands: U.S.-Led Abuse and Rendition of Opponents to Gaddafi’s Libya”, gli Stati Uniti continuano a sottoporre i detenuti di guerra alla pratica del waterboarding (o tortura dell’acqua), http://www.hrw.org/sites/default/files/reports/libya0912webwcover_1.pdf 
 Ma chi fornisce armi alle parti in guerra in Siria?  
 ''Coloro che forniscono armi creano'' nelle parti coinvolte ''solo l'illusione di poter vincere. L'unica via d'uscita per la pace e' una soluzione politica fondata sui principi della conferenza di Ginevra''. E' quanto si legge in un rapporto della commissione d'inchiesta dell'Onu guidata dal brasiliano Paulo Pinheiro.                                                                                                      http://www.ohchr.org/EN/HRBodies/HRC/Pages/HRCIndex.aspx Nel rapporto si legge che in Siria prevale un senso di impunità per cui sono in aumento i crimini di guerra da parte delle forze governative come dei ribelli. "Gli autori di queste violazioni e di questi crimini, da entrambe le parti, agiscono in aperta sfida al diritto internazionale e non temono di dover rendere conto, e' imperativo che vengano denunciati a un organismo giudicante".  
 Nell’articolo “Who is supplying weapons to the warring sides in Syria?” della BBC, si riporta che il governo siriano ha ricevuto armi dai suoi alleati mentre i ribelli hanno ricevuto armi in modo più clandestino. In particolare la CIA ha riferito di aver contribuito a creare un ponte per la spedizione di armi dalla Croazia attraverso la Giordania 
 http://www.bbc.co.uk/news/world-middle-east-22906965
Il Washingtonpost  in “Ukrainian port eyed as analysts seek Syria’s arms source” ha raccontato il ruolo del porto ucraino di Oktyabrsk da cui partono navi cariche di armi russe per fornire il governo di Assad http://www.washingtonpost.com/world/national-security/ukrainian-port-eyed-as-analysts-seek-syrias-arms-source/2013/09/07/f61b0082-1710-11e3-a2ec-b47e45e6f8ef_story.html?hpid=z3 , nondimeno l’agenzia Reuters racconta il dibattito aperto nel Parlamento britannico a proposito delle armi britanniche esportate verso la Siria, l'Iran e altri. La Gran Bretagna ha approvato licenze per l’esportazione di armi verso 27 paesi fra cui Siria, Iran e Libia sebbene si proclamasse preoccupata circa il loro rispetto dei diritti umani. C’è stata l’approvazione per l’esportazione in Siria di parti per veicoli blindati e dispositivi di ascolto subacqueo, e quella per apparecchiature elettroniche militari, dispositivi e software di cifratura verso l’Iran.  
 http://www.reuters.com/article/2013/07/17/us-britain-arms-exports-idUSBRE96G0Q520130717 
 E’ stata ammessa anche la fornitura di prodotti chimici alla Siria prima del conflitto, prodotti chimici come il fluoruro di sodio possono essere infatti utilizzati per fabbricare il gas sarin http://www.envirosagainstwar.org/know/read.php?&itemid=13972
Forniture russe, tecnologia Ue. Così è nato l’arsenale chimico. Dopo la disfatta del 1973, Damasco decide di bilanciare la superiorità di Israele con i gas. La aiutano Mosca e Pechino, ma anche Germania e Gran Bretagna fino a pochi mesi fa 
 http://www.lastampa.it/2013/09/04/esteri/forniture-russe-tecnologia-ue-cos-nato-larsenale-chimico-9tx0vYv1EbNCMpZ6g02G3N/pagina.html
Sono state Francia e Gran Bretagna, dopo che la Commissione europea proponeva la firma del trattato sul commercio delle armi (ATT), a chiedere e ottenere in sordina la fine dell’embargo sulle armi in Siria per fornire i ribelli (partito nel 2011). http://www.lefigaro.fr/international/2013/05/27/01003-20130527ARTFIG00687-syrie-l-europe-au-bord-de-la-debacle-sur-les-livraisons-d-armes-a-la-rebellion.php
“Ciò che conta è il bene della Siria”, hanno detto.  
 Da Obama all’Europa, mai tanti premi nobel della pace si sono svelati così guerrafondai. La  firma di un Trattato puramente simbolico, che non riduce il numero delle armi in circolazione e la violenza contro le popolazioni, viene esaltata il 1 aprile 2013 con l’affermazione: “Diritti umani al primo posto”. E’ infatti curioso che sia lo Stato esportatore a dover  valutare se le armi esportate possano contribuire o minare la pace e la sicurezza del paese acquirente, come se l’arma di per sé non possieda capacità distruttive.
Non c’è esperto di armi chimiche e di sicurezza internazionali, che si dichiari d’accordo con i bombardamenti aerei in Siria per distruggere i siti di queste armi. 
 “Con così tante variabili e incognite, le probabilità di eliminare le capacità di armi chimiche di Assad sono minime, dice Raymond Zilinskas, direttore dei programmi di armi chimiche e biologiche presso il James Martin Center for Nonproliferation Studies. 
 Why Syria's chemical weapons stockpile is safe from airstrikes 
 http://www.latimes.com/world/worldnow/la-fg-wn-syria-chemical-weapons-airstrikes-20130828,0,1281861.story 
 In questi ultimi giorni il presidente Obama ha deciso di passare attraverso l’approvazione del Congresso, Assad ha dichiarato che invierà documenti all'Onu per firmare un accordo per la messa sotto controllo internazionale delle armi chimiche, i ribelli hanno annunciato che respingono l'iniziativa russa che prevede di collocare le armi chimiche sotto controllo internazionale, e la Cia continua a distribuire armi all’Esercito siriano libero. 
 La lista dei paesi in possesso o in via di sviluppo di armi chimiche e biologiche e se hanno firmato, aderito o ratificato trattati internazionali. http://www.armscontrol.org/factsheets/cbwprolif 
 In Italia Agenpress ha comunicato che l’aula della Camera ha approvato la mozione di maggioranza sulla situazione in Siria. La mozione auspica una "soluzione politica" del conflitto da raggiungere "in ambito Onu".Contro la mozione di maggioranza hanno votato M5S e Fdi; Sel e Lega si sono astenuti.  La mozione di Sel che chiedeva di riaffermare l'indisponibilità dell'Italia a partecipare direttamente o indirettamente (concedendo, ad esempio, l'uso delle basi militari presenti sul territorio nazionale o autorizzando altre forme di supporto logistico, o il diritto di sorvolo degli aerei d'attacco), e quella del M5S che chiedeva l’impegno di non sostenere e ad ostacolare ogni proposta di riapertura di forniture di armi e materiale bellico e ad impedirne anzi il transito in porti, aeroporti e stazioni ferroviarie; sono state bocciate. http://www.agenpress.it/index.php?option=com_content&view=article&id=3588:siria-camera-approva-si-mozione-maggioranza-soluzione-in-ambito-onu&catid=88&Itemid=475 http://www.fanpage.it/le-mozioni-sulla-guerra-in-siria-presentate-alla-camera-dei-deputati/ 
 L’ambiguo atteggiamento dei maggiori partiti italiani viene di nuovo confermato a proposito della ratifica del già debole trattato sul commercio delle armi.                                                          http://www.camera.it/leg17/995?sezione=documenti&tipoDoc=lavori_fascicoloSeduta&idlegislatura=17&back_to=http://www.camera.it/leg17/187?slAnnoMese=201309-e-slGiorno=12-e-idSeduta=-e-idLegislatura=17 
 Tanto è vero che solo due mesi fa al convegno "La semplificazione dell'industria Difesa italiana  nel contesto europeo e NATO" organizzato dal Il Centro Studi Politici Criticalia, la lobby politico-industriale ha dichiarato di voler chiedere al Governo l’alleggerimento dei legami burocratici posti dalla legge 185 sulle esportazioni.  
 In Italia, secondo i partecipanti al convegno, esiste una situazione troppo rigorosa per una legge sul controllo dell'export, la 185, che produce una regolamentazione non omogenea e causa disfunzioni alle aziende.  
 Come se non bastassero le raccapriccianti parole del consigliere di amministrazione di Finmeccanica  Minuto Rizzo, “l'Italia dovrebbe stare nel gruppo di testa dei Paesi che interverranno contro Bashar al Assad altrimenti rischia di non poter partecipare al dividendo della pace al pari degli altri grandi Paesi industrializzati”, nel convegno si è osannato l’export di armi ignorando l’importanza di criteri globali e giuridicamente vincolanti per il 
 trasferimento di armi soprattutto verso i paesi in guerra.  
 L’esempio della Siria è eclatante: http://www.opalbrescia.org/ 
 Si è altresì ignorato che l’Italia non controlla l’attività di intermediazione nel trasferimento di armi tra paesi terzi. Il caso di Leonid Minin è indicativo della natura problematica della legislazione italiana. Nel 2003 la Cassazione ha stabilito che la giustizia italiana non può far nulla nei suoi confronti per quanto riguarda l'accusa di traffico d'armi, perché il reato sarebbe stato consumato interamente all'estero e Minin non è cittadino italiano.  
 I vecchi/nuovi lobbisti si sono invece congratulati  per la modifica al Codice dell’ordinamento militare (decreto semplificazioni entrato in vigore il 22 giugno 2013) che prevede che la Difesa possa “svolgere per conto di Stati esteri attività di supporto tecnico-amministrativo ovvero contrattuale per l’acquisizione di materiali di armamento prodotti dall’industria nazionale”. 
 Ancora, i rappresentanti dei partiti, il Presidente di Aerea SpA (Mantovani) e il Segretario Generale di AIAD (Festucci), si sono presentati concordi nel denunciare che la  classe politica è lontana dai fatti reali mentre c’è bisogno di sostenere lo sviluppo industriale di modelli tecnologici che il mondo ci invidia.  
 Accusando i pacifisti di disinformazione, hanno dichiarato che l’Italia è la seconda esportatrice di armi dopo la Russia e la seconda produttrice di armamenti, che l’F-35 è indispensabile e contiene un elevato valore tecnologico, mentre Finmeccanica è stata danneggiata dalle inchieste. 
 Illuminante è stato l’intervento di Mantovani per cui l’Italia è seconda nell’export se si aggiunge il dato delle vendite di macchine robot e automazione. 
 Al di là della strana integrazione tout-court di queste macchine nella quantificazione dei dati riguardanti il mercato della difesa e della sicurezza, l’Italia è il secondo mercato europeo nell’automazione nel 2012 dopo la Germania, ottava sia nell’esportazione di armi dopo Stati Uniti, Russia, Germania, Francia, Cina, Gran Bretagna e Spagna , sia nell’elenco delle maggiori aziende produttive nel settore con Finmeccanica. 
 http://www.sipri.org/research/armaments/transfers/measuring/recent-trends-in-arms-transfers 
 http://www.sipri.org/research/armaments/production/Top100
Vero che vi sono aziende italiane specializzate nell’automazione industriale che vendono la propria tecnologia anche per la realizzazione dei cacciabombardieri F-35 o alla statunitense Lockheed Martin in generale, come la padovana Parpas. Altre aziende sono filiali italiane di aziende statunitensi come Hurco o Hermes Reply che si è alleata col costruttore californiano Apriso.
Video del convegno Criticalia http://www.youtube.com/watch?v=Xyu5RLWN9GA
Sempre nel mese di luglio è iniziato l'esame della relazione del “Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa per il triennio 2013-2015” in cui è previsto che il ministero della Difesa spenderà nel 2013 per costi propri e costi dislocati 20,119 miliardi di euro, con un incremento di 1,337 miliardi di euro rispetto alla spesa prevista nella legge di bilancio 2013 (pari al 7,2% in più). Il ministero della Difesa, come ha spiegato la Ragioneria dello Stato, è l'amministrazione centrale che più di tutte ha reso necessario la revisione al rialzo del budget 2013, in particolare per i maggiori costi derivanti dal rifinanziamento delle missioni di pace. 
 In particolare le spese per l’investimento, destinate all’ammodernamento quantitativo e tecnologico dello strumento militare, al suo rinnovamento ed alla ricerca,  è pari a circa 3.395,2 M€, con un decremento di 58,5 M€ (-1,7%) sullo stanziamento 2011. Ma se si aggiungono i finanziamenti erogati dal MISE (Ministero Sviluppo Economico) e dal MIUR (Ministero Università e Ricerca Scientifica), la cifra si aggira attorno ai 5,5 miliardi.  
 Nel Documento ci viene spiegato che il processo di pianificazione generale della Difesa è basato su tre livelli di pertinenza, il quale - indipendentemente dalla congiuntura economico-finanziaria - mantiene intatta la propria validità concettuale complessiva. Il primo livello, di carattere Politico-Strategico, è di competenza parlamentare e governativa e tende a definire il contesto generale all’interno del quale sono individuati gli obiettivi che la Nazione ritiene di perseguire nel campo della protezione e tutela dei suoi cittadini, del territorio, degli interessi vitali e/o strategici e dei valori nazionali. Il secondo, di carattere Politico-Militare, ricade sotto la responsabilità del Ministro della Difesa il quale, facendo proprie le linee di “policy” parlamentare e/o governativa per quella parte che identifica le responsabilità e le aspettative affidate alla componente Difesa, indirizza l’attività del Dicastero. Il terzo livello, di carattere Strategico-Militare, risale al Capo di Stato Maggiore della Difesa che è responsabile della predisposizione della pianificazione generale finanziaria e operativa dello strumento militare nel suo complesso, per la successiva approvazione da parte del Ministro della Difesa. 
 Secondo il sottosegretario alla difesa Roberta Pinotti (PD) l’aumento del 75 per cento delle spese di investimento potrebbe far presupporre una corsa al riarmo, ma, per l’Azzeccacarbugli di turno, queste spese hanno evidenziato solo un incremento minimo rispetto al 2011. 
 Bisogna cogliere il trend di una determinata dinamica! 
 "La Difesa è un bene primario della collettività. La rimodulazione o la sospensione del programma Forza Nec rischia di vanificare il lavoro fatto e i finanziamenti investiti. Il programma costituisce una messa in sicurezza del soldato sul campo, ma anche una risorsa economica per il Paese perché coinvolge grandi aziende e Pmi. I nostri pilastri della difesa - aggiunge Pinotti – sono nella Costituzione: l'Italia ripudia la guerra. Ma anche il Parlamento negli anni ha aggiunto gli altri pilastri, sviluppando la propria formazione militare sempre nell'ottica della difesa". 
 http://documenti.camera.it/Leg17/resoconti/commissioni/bollettini/xhtml/2013/07/31/04/leg.17.bol0066.data20130731.com04.html#data.20130731.com04.bollettino.sede00010 
 Documento programmatico pluriennale per la Difesa per il triennio 2013-2015 (Seguito esame ai sensi dell’articolo 124 del regolamento e conclusione) . 
 http://documenti.camera.it/leg17/resoconti/commissioni/bollettini/pdf/2013/07/31/leg.17.bol0066.data20130731.com04.pdf 
 Dal Documento Programmatico Pluriennale per la Difesa per il triennio 2013 – 2015 http://www.difesa.it/Content/Documents/DPP_2013_2015.pdf 
 Elenco programmi: 
 - F 2000: programma di acquisizione di velivoli di difesa aerea, sostenuto fino al 2021; 
 - Tornado MLU: programma parzialmente sostenuto con risorse Mi.S.E. fino al 2016; 
 - NH-90: programma di acquisizione e supporto logistico Iniziale degli elicotteri E.I. e 
 M.M. in parte sostenuto con risorse Mi.S.E. fino al 2017; 
 - Programma FREMM: programma di acquisizione di Fregate Europee Multimissione, 
 integralmente sostenuto fino al 2019 con risorse Mi.S.E. avviato nel 2005; 
 - Programma VBM 8x8: programma di acquisizione di una prima aliquota di veicoli 
 blindati medi in diverse configurazioni integralmente sostenuto con risorse Mi.S.E. 
 fino al 2016; 
 - S.I.Co.Te.: programma per la realizzazione di un Sistema Informatizzato di controllo 
 e mappatura del territorio per la Tutela Ambientale dell’Arma dei Carabinieri avviato 
 nel 2009; 
 - Elicottero HH101: programma di acquisizione di elicotteri destinati alla Ricerca e 
 Soccorso del personale anche in ambiente non permissivo (Combat SAR). 
 Programma avviato nel 2009 e di previsto completamento nel 2020; 
 - Forza NEC fase di Concept Developement and Experimentation: programma per la 
 digitalizzazione della componente interforze a connotazione terrestre, al fine di 
 assicurare la protezione del personale e dei Reparti. Prosieguo della fase 
 denominata "Integrated Test Bed (ITB) ed architettura di sistema Forza NEC" per la 
 digitalizzazione di una unità a livello Brigata media ed una forza anfibia. 
 Parzialmente sostenuto con risorse Mi.S.E. e avviato nel 2009, il completamento è 
 previsto nel 2018; 
 - M-346: programma di acquisizione di velivoli di addestramento avviato nel 2010 e di 
 previsto completamento nel 2019. 
 Un’esposizione dettagliata dei principali programmi d’investimento di previsto 
 finanziamento e/o prosecuzione, che già trovano sostegno sul bilancio del Mi.S.E., è 
 riportata anche nelle “Relazioni sulle spese d’Investimento e relative leggi pluriennali” 
 allegate alla Nota di Aggiornamento al DEF 2012 (Doc. LVII n.5-bis - Allegato I- Volume I 
 della XVI Legislatura), nei termini novellati dalla Legge di Stabilità 2013. 
 Alla luce di quanto sopra esposto e degli obiettivi capacitivi coerenti con il piano 
 di revisione e di sviluppo dello Strumento Militare, si riporta l’elenco dei principali 
 programmi coerenti con il più ampio disegno pianificatorio di sviluppo capacitivo dello 
 strumento operativo militare vigente – ivi inclusi quelli sostenuti con il contributo del 
 Mi.S.E: 
 - Programmi della componente interforze e per la Ricerca Scientifica e Tecnologica: 
 • programmi di acquisizione volti a colmare gap capacitivi individuati nei Teatri 
 Operativi, che rivestano carattere di urgenza (Mission Needed Urgent 
 Requirements – MNUR), soprattutto nel campo della protezione delle forze e dei 
 reparti rischierati. 
 • Programma Straordinario di bonifica poligoni e aree militari – programma rivolto 
 alle operazioni di monitoraggio, caratterizzazione e bonifica, allo scopo di 
 ripristinare le condizioni di sicurezza su taluni poligoni militari e specifiche aree 
 interessate da condizioni di possibile inquinamento ambientale. 
 • HELIOS 2: Sistema di osservazione strategica militare in grado di riprendere le 
 immagini della superficie terrestre. Il sistema già operativo ed impiegato in 
 cooperazione con Francia, Spagna, Belgio, Germania e Grecia è composto da un 
 segmento spaziale (satelliti Helios -2A e Helios -2B) e da una componente 
 terrestre per il controllo della costellazione satellitare e per la ricezione ed 
 elaborazione delle immagini. Il programma di cooperazione internazionale 
 comprende l’accesso e lo sfruttamento operativo del sistema e il suo 
 mantenimento in condizioni operative(MCO); 
 • MUSIS – CSG (MUltinational Space–based Imaging System - COSMO-SKYMED 
 Second Generation): programma per la realizzazione di una federazione di 
 sistemi satellitari, per rispondere alle esigenze militari e duali, nel campo di 
 osservazione della terra. Il programma è da realizzare in stretta collaborazione 
 con l’A.S.I. in congiunzione con lo sviluppo del progetto COSMO-SKYMED 
 Second Generation. Oltre ad alcune attività preliminari propedeutiche all’avvio, 
 finanziate nel 2008, il programma e’ stato avviato nel 2011 e si concluderà 
 presumibilmente nel 2016; 
 • SICRAL 2 (Sistema Italiano per Comunicazioni Riservate ed Allarmi): il SICRAL è 
 un sistema satellitare militare che assicura comunicazioni di livello strategico, 
 operativo e tattico, consentendo di realizzare collegamenti sicuri in video, voce e 
 dati sul territorio nazionale e con i contingenti impiegati in operazioni internazionali 
 nelle Aree di Interesse Strategico del Paese; il sistema è pienamente 
 interoperabile con gli analoghi assetti in uso nella NATO; 
 • Multinational Geospatial Coproduction Program (MGCP): programma per lo 
 sviluppo continuativo e l’impiego di un database vettoriale di immagini ad alta 
 risoluzione per la copertura delle zone più sensibili del globo. Le immagini 
 satellitari, non più vecchie di tre anni, consentono una descrizione dell’ambiente 
 fisico con un dettaglio ed una corrispondenza alla scala compresa tra 1:50.000 e 
 1:100.000. L’adesione al programma, al momento di 28 nazioni, avviene secondo 
 due modalità di partecipazione: Lead Nation di cui l’Italia fa parte e Associate 
 Participant. La differenziazione si basa principalmente sulle attività da svolgere e 
 sul livello di responsabilità nella gestione delle attività correlate al programma; 
 • ATHENA-FIDUS: programma bilaterale ITA-FRA per lo sviluppo di una 
 infrastruttura di comunicazioni satellitari per servizi duali a banda larga, per 
 impieghi da parte della Difesa e della Protezione Civile, basato su un accordo di 
 cooperazione con il Ministero della Difesa francese e tra Agenzia Spaziale Italiana 
 (ASI) e francese (CNES); con tale sistema la Difesa acquisirà capacità 
 complementari, a fronte di quelle SICRAL, in grado di soddisfare le esigenze di 
 telecomunicazioni delle F.A. schierate sul territorio nazionale, in operazioni di 
 prevenzione/gestione delle crisi internazionali e delle emergenze ovvero 
 impiegate nel settore della “homeland security”. Il sistema prevede sia un 
 segmento satellitare che terrestre. Quest’ultimo segmento verrà implementato per 
 l’accessibilità della risorsa attraverso un adeguamento del Centro Interforze di 
 Gestione e Controlllo Sicral di Vigna di Valle. Inoltre verranno sviluppati, entro il 
 2013, i prototipi dei terminali per il pieno sfruttamento di queste nuove risorse 
 satellitari in ambito militare; 
 • Alliance Ground Surveillance (AGS): programma promosso in ambito NATO per 
 sviluppare la realizzazione di un sistema aereo – composto da velivoli UAV 
 (Unmanned Aerial Vehicle) e relative infrastrutture – per la sorveglianza del 
 territorio e del teatro di operazioni; 
 • C4I: settore che comprende molteplici attività concorrenti ad assicurare alla Difesa 
 le disponibilità di capacità strategiche funzionali allo svolgimento di operazioni 
 interforze ed internazionali; tra i programmi di maggior rilievo si segnala la 
 dotazione di apparati per le comunicazioni e di sistemi per l’esercizio del 
 Comando e Controllo in Teatro per il Comando Interforze, l’evoluzione di una rete 
 di missione dedicata per il teatro afgano (Afgan Mission Network) 
 l’ammodernamento della rete in fibra ottica nazionale, lo sviluppo di un sistema 
 elettronico di gestione e trasmissione delle chiavi di cifratura (EKMS), lo sviluppo 
 di nuovi sistemi per il tracciamento delle proprie forze (Blue Force Situational 
 Awareness e Air Surface IDentification). Sarà assicurata la prosecuzione 
 dell’acquisizione delle capacità di monitoraggio/controllo di superficie, dello spazio 
 aereo e di quello elettronico, le capacità di comando e controllo/gestione 
 dell’aerea di operazioni principalmente mediante assetti del tipo JAMMS/CAEW e 
 AML (Airborne Multi intelligence Lab) e mediante l’osservazione ottica della terra 
 basata su satelliti di nuova generazione (OPTSAT 3000), attraverso programmi e 
 accordi di collaborazione internazionale bi/multilaterale; 
 • algoritmi e cifranti di nuova generazione: L’evoluzione delle comunicazioni in 
 chiave net-centrica permette una sempre maggiore condivisione di dati di natura 
 classificata la cui velocità di trasmissione è vincolata ai sistemi crittografici 
 utilizzati. Il programma è volto a colmare questo gap capacitivo, sviluppando una 
 nuova famiglia di algoritmi di cifratura e relative apparecchiature in grado di poter 
 raggiungere, per step successivi, velocità nettamente superiori alle attuali e 
 maggior livello di impermeabilità cibernetica; 
 • sostituzione di vari apparati radio e radar della Difesa, necessaria per rendere 
 disponibile all’impiego civile la banda di frequenze sulla quale andrà ad operare il 
 sistema WIMAX (Worldwide Interoperability for Microwave Access) per l’accesso 
 a reti di telecomunicazioni a banda larga e senza fili (BWA - Broadband Wireless 
 Access), in grado di fornire elevate prestazioni in termini di velocità di 
 trasmissione dati; 
 • velivolo da sorveglianza marittima P-72A: programma pluriennale relativo 
 all’acquisizione di velivoli ATR 72 MP per il pattugliamento marittimo (soluzione 
 interinale), e relativo supporto tecnico-logistico, in sostituzione dei velivoli 
 “Atlantic” che terminano la loro vita operativa nel 2013-2014; 
 • Software Defined Radio Nazionale (SDR-N): programma relativo alla 
 realizzazione di prototipi nazionali per la realizzazione di apparati radio in cui la 
 processazione del segnale avviene interamente attraverso elaborazione software, 
 incrementando la versatilità degli apparati in quanto riprogrammabili, di volta in 
 volta, a seconda delle esigenze operative; 
 • velivolo F-35 Joint Strike Fighter (JSF): programma in cooperazione con USA, 
 Regno Unito, Canada, Danimarca, Norvegia, Olanda, Australia, Turchia, e due 
 SCP (“Security Cooperative Participants” - Singapore ed Israele) relativo a 
 sviluppo, industrializzazione, supporto alla produzione PSFD (Production, 
 Sustainment and Follow on Development) nonché al processo di acquisizione di 
 un velivolo multiruolo in sostituzione, a partire indicativamente dal 2015, di quelli 
 attualmente in servizio (TORNADO, AMX per l’A.M. e AV-8B per la M.M.); 
 • Final Assembly Check Out (FACO): programma che si inserisce nella serie di 
 attività connesse con il programma JSF e che prevede la predisposizione tecnicologistica 
 sul territorio nazionale di una linea per la produzione di parti delle cellule 
 nazionali ed alleate, in sinergia con altri comparti industriali e con evidenti ricadute 
 sul Sistema Paese, nonché la manutenzione e supporto in servizio; 
 • piano di ammodernamento dei supporti operativi; 
 • New Generation IFF: programma di adeguamento dei sistemi di identificazione 
 “Friend or Foe” al nuovo standard NATO M5/MS; 
 • costituzione della Componente “Landing Force” a livello interforze in linea con il 
 requisito di “early entry force” e la capacità di proiezione dal mare; 
 • dotazioni di armamento/munizionamento per gli aeromobili della componente 
 marittima e aerea: programma relativo all’adeguamento/ammodernamento e 
 ripianamento delle scorte di munizionamento per le diverse linee di volo 
 aerotattiche; 
 • ricerca scientifica e tecnologica: programmi atti a consentire allo Strumento 
 militare di calibrare le future capacità di intervento, in relazione alle molteplici e 
 talvolta contemporanee necessità operative; in questo ambito, si segnalano i sotto 
 elencati programmi più significativi: 
 o NEURON: programma d’iniziativa francese - con accordi anche con Svezia, 
 Spagna, Grecia e Svizzera - inteso alla realizzazione di un Dimostratore di 
 Velivolo a Pilotaggio Remoto (APR) a bassa osservabilità, con capacità di 
 rilasciare armamento aria-terra guidato; per il programma è previsto il 
 sostegno finanziario del Mi.S.E.; 
 o E-SSOR (European Security Software Radio): programma inteso a migliorare 
 l’interoperabilità tra le nazioni europee, Stati Uniti e la NATO e realizzare 
 l’interoperabilità con i sistemi di comunicazione civili. L’iniziativa è finalizzata a 
 completare le conoscenze acquisite nell’ambito della partecipazione al 
 programma MIDS (Multifunctional Information Distribution System)/JTRS 
 (Joint Tactical Radio System), soprattutto per ciò che riguarda lo sviluppo 
 comune europeo di un’architettura di sicurezza; 
 o programmi di ricerca tecnologica nel campo militare, PNRM (Piano Nazionale 
 della Ricerca Militare), volti a favorire il mantenimento/potenziamento dei 
 livelli di eccellenza a livello europeo/mondiale in taluni specifici settori delle 
 industrie nazionali; 
 o EDA (European Defence Agency): programmi di ricerca tecnologica - condotti 
 in cooperazione europea - per rafforzare le capacità e le conoscenze dei 
 Paesi aderenti alla UE e delle loro industrie nel settore delle tecnologie 
 avanzate per applicazioni militari, creando così i presupposti per agevolare la 
 cooperazione nei programmi di ammodernamento futuri; 
 o ETAP (European Technology Acquisition Programme): programmi di ricerca, 
 condotti in cooperazione europea, indirizzati a sostenere le capacità 
 tecnologiche ed industriali europee nel settore aeronautico militare; 
 o programmi in cooperazione multi e bilaterale che ricomprendono attività di 
 ricerca condotte in cooperazione europea ed extraeuropea, realizzate per 
 conseguire/rafforzare i livelli di eccellenza tecnologica nazionale nel contesto 
 europeo/mondiale. 
 - Programmi della componente terrestre: 
 • Forza NEC - digitalizzazione della componente terrestre. Prosieguo dei 
 programmi "Integrated Test Bed (ITB)” e “Concept development and 
 experimentation (CD&E)” sull'architettura di sistema Forza NEC" (1^ spira), che 
 ha come obiettivo la successiva digitalizzazione di una unità a livello Brigata 
 media ed una forza anfibia. Per il programma è previsto il sostegno del Mi.S.E.; 
 • programma di aggiornamento e adeguamento tecnologico dei sistemi C4I, dei 
 veicoli ruotati, dei mezzi corazzati e degli aeromobili, nonché del NATO Joint 
 Command and Control Capability – Deployable (JC2(D)) per il potenziamento 
 della capacità operativa del NATO Rapid Deployable Corps – Italy (NRDC – ITA); 
 • TUAV (Tactical Unmanned Aerial Vehicle): prosecuzione del programma afferente 
 l'acquisizione di 4 sistemi TUAV per l'E.I. nell'ottica di assicurare la copertura 
 dell’area di responsabilità operativa, l’acquisizione di obiettivi in profondità, la 
 raccolta dei dati informativi in tempo reale per la successiva elaborazione; 
 • elicottero NH-90 in configurazione TTH (Tactical Transport Helicopter): 
 prosecuzione del programma in cooperazione con Olanda, Francia e Germania, 
 relativo all’acquisizione di elicotteri per rinnovare ed unificare l’attuale Linea di 
 volo articolata su AB 205 e AB 212; per il finanziamento del programma è previsto 
 anche il sostegno del Mi.S.E 
 • ricostituzione della capacità di “costruzione orizzontale”: prosecuzione del 
 programma relativo all’acquisizione di mezzi speciali di varia tipologia da 
 assegnare alle unità del genio dell’Esercito, allo scopo di consentire la 
 sostituzione dei mezzi attualmente in servizio, ormai giunti al termine della vita 
 tecnica per l’intensivo uso nei Teatri Operativi, con possibilità di utilizzo “dual use”, 
 cioè sia in operazioni fuori area sia sul territorio nazionale, per il concorso alle 
 Autorità civili in caso di pubbliche calamità; 
 • Elicottero da Trasporto Medio: prosecuzione del programma per l’acquisizione di 
 elicotteri da trasporto medi per l’Esercito, destinati a sostituire l’attuale linea di 
 volo articolata su CH47 C, la cui vita tecnica inizia ad esaurirsi, progressivamente, 
 dal 2013; 
 • Veicolo Blindato Medio multiruolo “Freccia” (VBM 8X8): prosecuzione del 
 programma relativo all’acquisizione di unità di varia tipologia (combat, combat 
 support e command post) destinati a soddisfare le esigenze di supporto tattico, 
 protezione e sicurezza delle Unità dell’Esercito impiegate in operazioni; per il 
 finanziamento del programma è previsto il sostegno del Mi.S.E.; 
 • Veicolo Tattico Leggero Multiruolo (VTLM): prosecuzione del programma relativo 
 all’approvvigionamento di mezzi nella più aggiornata versione “1A” in 
 configurazione “combat” e in configurazione portaferiti, destinati a incrementare 
 protezione e sicurezza, nonché soddisfare le nuove esigenze di supporto tattico 
 delle Unità operative delle F.A. impiegate in operazioni; 
 • VTLM: prosecuzione del programma di approvvigionamento della piattaforma 
 VTLM 1-A con una nuova versione, denominata VTLM NEC appositamente 
 aggiornata per integrare i sistemi previsti dal programma di digitalizzazione “Forza 
 NEC”; 
 • Veicolo Trasporto Medio Multiruolo (VTMM) per le unità del genio: prosecuzione 
 del programma di sviluppo e acquisizione di mezzi C-IED su base VTMM nelle 
 versioni ACRT/EOD/IEDD per la costituzione di pacchetti per le esigenze di 
 mobilità tattica delle unità del genio con specifico riferimento alla capacità Route 
 Clearance in supporto alle unità operative impiegate nel teatro afgano; 
 • Radar Controfuoco: prosecuzione del programma per l’acquisizione di sistemi 
 radar per la ricerca, l’individuazione e l’identificazione di possibili sorgenti di fuoco 
 attive avversarie (artiglierie, mortai e missili), finalizzato ad incrementare l’attività 
 informativa e di contro reazione elevando in tal modo la sicurezza delle forze 
 impiegate in operazioni; 
 • Sistemi Controcarro di Terza Generazione: prosecuzione del programma relativo 
 all’acquisizione di una seconda tranche di sistemi d’arma destinati a sostituire 
 progressivamente quelli attualmente in servizio, TOW e Milan, onde garantire il 
 mantenimento delle capacità di protezione anticarro delle Unità terrestri; 
 • ammodernamento elicotteri A-129 MANGUSTA: prosecuzione del programma di 
 approvvigionamento ed integrazione del nuovo sistema di osservazione ed 
 acquisizione obiettivi (sight unit) cui conferire la capacità di comando e controllo 
 dei nuovi sistemi controcarro di bordo di terza generazione in corso di 
 acquisizione; 
 • FSAF-SAMP/T: prosecuzione del programma in cooperazione con la Francia, 
 relativo alla realizzazione di una famiglia di sistemi per la difesa antimissile ed 
 antiaerea a corta e media portata; 
 • programma di incremento della protezione ed efficacia delle forze da impiegare in 
 operazioni, con l’acquisizione di materiali e armamento di varia tipologia destinati 
 a garantire e massimizzare sia la sopravvivenza che l’efficacia d’impiego dei 
 contingenti dispiegati nei vari teatri operativi, inclusi gli equipaggiamenti per la 
 rilevazione, l’analisi e la protezione dalla minaccia nucleare, batteriologica, 
 radiologica e chimica; 
 • programma VULCANO: prosecuzione dello sviluppo ed industrializzazione di 
 munizionamento artiglieresco di nuova generazione relativamente al calibro da 
 155 mm; 
 • programma di acquisizione di sistemi destinati all’incremento del livello di 
 protezione delle Forward Operating Base / Forward Support Base (FOB/FSB) nel 
 teatro di Operazione Afgano volto a colmare, con carattere di urgenza, i gap 
 capacitivi individuati (Mission Needed Urgent Requirements - MNUR); 
 • programma di acquisizione di sistemi anti RC-IED (Remote Controlled-Improvised 
 Explosive Device) di nuova tipologia/generazione, destinati ad equipaggiare le 
 piattaforme (sistemi veicolari) in dotazione alle unità terrestri e il personale 
 (sistemi manportable) militare impiegati nei teatri operativi ad alta intensità per 
 contrastare con maggior efficacia la minaccia costituita dagli ordigni esplosivi 
 improvvisati; 
 • programma “Constructive e Live”: prosecuzione del programma relativo alla 
 realizzazione di sistemi di simulazione per l’addestramento delle unità della 
 componente terrestre dello strumento militare; 
 • Ambulanze Protette: prosecuzione del programma relativo all’acquisizione di 
 veicoli protetti ambulanza VTMM (Veicolo da Trasporto Medio Multiruolo); 
 • programma “Blindo CENTAURO II”: prosecuzione dello sviluppo e realizzazione di 
 veicoli prototipali; 
 • Multiple Launch Rocket System (MLRS): prosecuzione del programma di 
 ammodernamento dei lanciatori mediante l’acquisizione del nuovo sistema di 
 guida European Firing Control System (EFCS) - sviluppato in cooperazione con la 
 Germania - e l’approvvigionamento di munizionamento a guida GPS in 
 sostituzione di quello bandito dalla Convezione di Oslo sul munizionamento a 
 grappolo; 
 • Mortaio da 81mm: prosecuzione programma di acquisizione di mortai medi con 
 sistema integrato di controllo del fuoco per le esigenze dei reparti della Difesa 
 impiegati in Teatro Operativo; 
 • ITA Joint Task Force HQ - materiali per lo schieramento – prosecuzione 
 programma di acquisizione di mezzi e materiali necessari a costituire un assetto 
 JTF HQ su base Comando Divisione E.I., allo scopo di garantire la proiettabilità 
 del citato assetto in caso di Medium Scale Operation; 
 • Acquisizione della capacità di proiettare in teatro operativo un dispositivo in grado 
 di assicurare prestazioni di chirurgia di urgenza, stabilizzazione, medicina 
 preventiva, diagnostica e curativa di tipo ospedaliero e specialistico mediante 
 l’acquisizione di complessi sanitari campali e mobili assimilabili a assetti ROLE 2 
 Enhanced (E) ROLE 2 Light Manoeuvre (LM); 
 • programmi di rilocazione, razionalizzazione e ammodernamento delle 
 infrastrutture operative, tecnico-logistiche ed alloggiative dell’Esercito; 
 • acquisizione carbolubrificanti per adeguamento parziale delle scorte e dotazioni 
 alle vigenti normative NATO/UE; 
 • programma di rinnovamento e potenziamento delle dotazioni e delle scorte di 
 materiali e di munizionamento per il relativo adeguamento alle vigenti normative 
 NATO/UE ed alle esigenze operative. 
 - Programmi della componente marittima: 
 • programmi di ammodernamento dei sistemi C4I e d’arma imbarcati, mirati a 
 ridurre le obsolescenze tecnologiche maggiormente condizionanti. Tra di essi, si 
 segnalano: la prosecuzione del programma relativo al Memorandum of 
 Understanding (M.o.U.) per la realizzazione della nuova versione del NATO Link 
 11, la partecipazione al programma Maritime Theatre Missile Defence Forum, il 
 programma di acquisizione di Unmanned Aerial Vehicle da impiegare a bordo 
 delle Unità Navali; 
 • elicotteri NH-90 in configurazione NFH (NATO Frigate Helicopter) e TTH (Tactical 
 Transport Helicopter): programma in cooperazione internazionale con Olanda, 
 Francia e Germania - destinati a sostituire la linea di volo degli AB-212; per il 
 finanziamento del programma è previsto anche il sostegno del Mi.S.E.; 
 • prosecuzione del programma di supporto logistico e di allesitimento della linea 
 elicotteri EH-101; 
 • prosecuzione del completamento allestimenti della Portaerei CAVOUR; 
 • prosecuzione degli allestimenti di due fregate antiaeree classe “ORIZZONTE” - in 
 cooperazione con la Francia – che hanno sostituito i caccia classe ”AUDACE” già 
 posti in disarmo nel 2005; 
 • prosecuzione dei programmi di prolungamento vita operativa dei caccia classe 
 “DE LA PENNE” e di quattro fregate classe “MAESTRALE”, in attesa dell’entrata 
 in servizio della Linea delle nuove FREMM; 
 • prosecuzione del programma di acquisizione di due sommergibili di nuova 
 generazione U-212A prima serie e di due di seconda serie - in cooperazione con 
 la Germania - comprensiva del correlato supporto logistico iniziale, destinati a 
 sostituire i sommergibili classe “SAURO” ancora in servizio; 
 • prosecuzione dell’acquisizione di Fregate Europee MultiMissione “FREMM” e del 
 relativo allestimento, elemento centrale della struttura operativa della Marina,in 
 cooperazione con la Francia, che andranno a sostituire le 4 Unità classe “LUPO”, 
 già radiate, e le 8 Unità classe “MAESTRALE” in servizio; per il finanziamento del 
 programma è previsto il sostegno del Mi.S.E.; 
 • prosecuzione dell’ ammodernamento tecnologico di “mezza vita” dei cacciamine 
 classe “GAETA”, per consentire alle Unità di assolvere tutta la gamma di compiti 
 loro assegnabili in maniera efficiente ed efficace; 
 • programma di acquisizione di un’Unità multiruolo ausiliaria di Supporto 
 Subacqueo Polivalente (USSP) per soccorso sommergibili e supporto alle Forze 
 Speciali in sostituzione dell’equivalente Nave ANTEO nonché per la ricerca 
 idro/oceanografica che registra l’interesse e la partecipazione al finanziamento 
 anche da parte del MIUR/CNR; 
 • ammodernamento di mezza vita (AMV) di Nave SAN GIUSTO, comprensivo 
 dell’adeguamento delle capacità di Comando e Controllo per l’imbarco di Comandi 
 Complessi Multinazionali/Interforze e di quelle operative connesse con la 
 Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare, assicurando contestualmente il 
 ripristino funzionale e la risoluzione delle obsolescenze della piattaforma e dei 
 sistemi di bordo; 
 • prosecuzione del programma di ammodernamento tecnologico dei velivoli 
 imbarcati AV-8B - in cooperazione con Regno Unito, Spagna ed USA - 
 indispensabile al fine di garantire il mantenimento delle capacità operative della 
 componente ad ala fissa imbarcata; 
 • prosecuzione dell’acquisizione di sistemi contraerei a corta/media portata e di 
 difesa antimissile FSAF-SAAM/IT (Famiglia Superficie-Aria Futuri - Superficie-Aria 
 Anti Missile/Italia) - in cooperazione con la Francia - e PAAMS (Principal Anti-Air 
 Missile System) - in cooperazione con la Francia e il Regno Unito - destinati ad 
 essere imbarcati sulle Unità navali di nuova costruzione e relative prove e studi 
 finalizzati al prolungamento della vita operativa della munizione “ASTER”; 
 • adeguamento tecnologico e risoluzione obsolescenze del sistema missilistico 
 superficie-superficie “TESEO”; 
 • prolungamento della vita operativa di Nave VESPUCCI; 
 • ammodernamento Gruppo Anfibio - programma relativo all'acquisizione di 
 equipaggiamento, mezzi ed armamento destinati al Gruppo Anfibio della M.M.; 
 • prosecuzione dei programmi di acquisizione/sviluppo dei seguenti sistemi d’arma 
 e materiale d’armamento: siluro leggero di nuova generazione MU-90 e relativo 
 supporto logistico, in cooperazione con la Francia; acquisizione nuovo siluro 
 pesante per i sommergibili di nuova generazione U-212 A; sviluppo ed 
 industrializzazione di munizionamento artiglieresco di nuova generazione 
 VULCANO, in cooperazione con Olanda, relativamente al calibro da 127 mm; 
 industrializzazione e qualifica di un sistema di difesa antimissile a corto/cortissimo 
 raggio di nuova generazione destinato ad incrementare la protezione delle Unità 
 navali; munizionamento per le due fregate antiaeree classe “ORIZZONTE”; 
 • prosecuzione del programma di ammodernamento della Rete Radar Costiera al 
 fine di realizzare un significativo incremento capacitivo delle attività nazionali di 
 sorveglianza costiera, attraverso l’introduzione di sensori di nuova generazione 
 capaci di conseguire la classificazione ed il riconoscimento automatico dei 
 bersagli tramite l’impiego di tecnologie I-SAR (Inverse Synthetic Aperture Radar) 
 e creare i presupposti dell’evoluzione delle Rete Radar Costiera verso un futuro 
 Dispositivo Interministeriale Integrato di Sorveglianza Marittimo (DIISM); 
 • piano di ammodernamento e adeguamento dei mezzi delle Forze Speciali; 
 • piano di ammodernamento, rinnovamento e mantenimento della capacità 
 operativa della Forza da Sbarco – Interim Solution e costituzione della 
 Componente interforze “Landing Force”; 
 • piano “BRIN”: programma di interventi per l’ammodernamento delle infrastrutture 
 operative, tecnico-logistiche ed alloggiative degli arsenali di Taranto, La Spezia, 
 Augusta e del Centro Interforze di Munizionamento Avanzato (CIMA) di Aulla; 
 • prosecuzione del programma di decommissioning del reattore nucleare del Centro 
 Interforze Studi e Applicazioni Militari; 
 • piano di ammodernamento del servizio dei fari e del segnalamento marittimo della 
 Marina Militare; 
 • piano di ammodernamento e adeguamento dei mezzi atti ad assicurare i servizi di 
 logistica portuale nelle basi navali; 
 • ammodernamento degli istituti e dei centri tecnici militari ivi comprese le eventuali 
 attività di bonifica; 
 • rinnovamento e potenziamento delle dotazioni e delle scorte per il relativo 
 adeguamento alle vigenti normative NATO/UE ed alle esigenze operative. 
 - Programmi della componente aerea: 
 • aggiornamento ed adeguamento dei sistemi C4I; 
 • aggiornamento ed adeguamento dei sistemi integrati C2 (Comando e Controllo) 
 per la gestione delle telecomunicazioni tattiche e per la trasmissione dati; 
 • velivoli C-130J HERCULES II – Programma ammodernamento tecnologico – in 
 cooperazione con USA, Canada, Norvegia, Australia, UK, Danimarca - al fine di 
 garantire il mantenimento della capacità operativa per la mobilità degli assetti 
 nazionali; 
 • prosecuzione del programma di acquisizione di n. 4 velivoli aerorifornitori 
 multiruolo KC-767A TT per l’incremento della capacità di svolgimento di 
 operazioni a lungo raggio e sistemi di autoprotezione; 
 • acquisizione degli elicotteri HH-139 quali soluzione ad interim per l’elicottero 
 medio A.M. (EMAM) –- a sostituzione parziale degli elicotteri utilizzati per il 
 servizio SAR nazionale (Search And Rescue - Ricerca e Soccorso); 
 • acquisizione degli elicotteri pesanti AW-101 in sostituzione degli elicotteri HH-3F 
 impiegati per le missioni di ricerca e soccorso in ambiente non permissivo 
 dell’Aeronautica (Combat SAR); per il finanziamento del programma è previsto il 
 sostegno del Mi.S.E.; 
 • EUROFIGHTER 2000 TYPHOON: programma in cooperazione con Germania, 
 Spagna e Regno Unito, relativo allo sviluppo ed acquisizione di velivoli per la 
 Difesa Aerea, con compito primario di contrasto delle forze aeree e capacità 
 secondaria di svolgere missioni di attacco al suolo; per il finanziamento del 
 programma è previsto il sostegno del Mi.S.E.; 
 • Mid Life Update (MLU) del velivolo PA-200 TORNADO: programma volto al 
 mantenimento/aggiornamento delle capacità operative dei velivoli per ottimizzarne 
 l’impiego nei diversi teatri operativi; per il finanziamento del programma è previsto 
 anche il sostegno del Mi.S.E.; 
 • Mid Life Update (MLU) del velivolo MB339 PAN: programma volto prolungamento 
 della vita operativa dei velivoli in dotazione alla Pattuglia Acrobatica Nazionale 
 (PAN) attraverso il completamento del programma di aggiornamento di mezza 
 vita, sì da garantire l’operatività della “PAN” fino al 2020; 
 • velivolo C-27J SPARTAN: programma di acquisizione della capacità in-house di 
 supporto logistico della linea velivoli nonché sviluppo e serializzazione di sistemi 
 di bordo per equipaggiare i velivoli MC-27J da destinare al supporto delle Forze 
 speciali; 
 • prosecuzione dell’acquisizione di un missile aria/aria a medio raggio METEOR per 
 la Difesa Aerea; 
 • completamento del programma di supporto in servizio per il missile aria/aria a 
 corto raggio IRIS-T per la Difesa Aerea; 
 • Advanced Anti Radiation Guided Missil" (AARGM): prosieguo del programma in 
 cooperazione con gli USA, relativo allo sviluppo e acquisizione di missili Anti 
 Radiazione aria - suolo a medio raggio; 
 • MEADS (Medium Extended Air Defence System): prosecuzione degli impegni 
 relativi allo sviluppo - in cooperazione con Germania ed USA - di un sistema 
 missilistico superficie/aria di nuova generazione per la Difesa Missilistica, in grado 
 di fronteggiare anche la minaccia rappresentata dai missili balistici tattici; 
 • Small Diameter Bombs (SDB): acquisizione di armamento di precisione e a basso 
 impatto collaterale; 
 • Air Expeditionary Task Force Combat Service Support (AETF-CSS) - programma 
 di costituzione della capacità Air-expeditionary attraverso l’adeguamento in chiave 
 “proiezione” del Combat Service Support; 
 • Centro Interforze Supporto Operativo Guerra Elettronica (CISOGE) - programma 
 di costituzione di un Centro Interforze presso Pratica di Mare dedicato al supporto 
 operativo di guerra elettronica dei mezzi impiegati nelle operazioni fuori area; 
 • rinnovamento e potenziamento delle dotazioni e delle scorte per il relativo 
 adeguamento alle vigenti normative NATO/UE ed alle esigenze operative; 
 • programma di approvvigionamento mezzi, equipaggiamenti, sistemi, nonché 
 realizzazione di infrastrutture operative e di supporto per la costituzione di un HUB 
 aereo nazionale; 
 • interventi per l’ammodernamento delle infrastrutture operative, tecnico-logistiche 
 ed alloggiative; 
 • ricostituzione della capacità di “costruzione orizzontale” dell’A.M.: programma 
 relativo all’acquisizione di mezzi speciali di varia tipologia da assegnare alle unità 
 del genio dell’Aeronautica, allo scopo di consentire la progressiva sostituzione di 
 quelli attualmente in servizio, con possibilità di utilizzo “dual use”, cioè sia in 
 operazioni fuori area sia sul territorio nazionale, anche per il concorso alle Autorità 
 civili in caso di pubbliche calamità; 
 • volo umano nello spazio: programma di sperimentazione a bordo della ISS 
 (International Space Station) di materiali avanzati, leghe e nano-tecnologie. 
 In Appendice1 dell’Allegato C, in ossequio ai contenuti dell’articolo 536 del decreto legislativo 
 15 marzo 2010, n.66, come modificato dalla legge 31 dicembre 2012, n.244, sono evidenziate 
 le condizioni contrattuali, con particolare riguardo alle eventuali clausole penali, con riferimento 
 alla pianificazione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d’arma, 
 delle opere, dei mezzi e dei beni direttamente destinati alla difesa nazionale.
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