In questo saggio del professor Pascolini il lungo percorso che ha portato al disarmo, l'eliminazione e lo smaltimento delle armi chimiche utilizzate dalla Siria nella guerra civile scatenata dalle rivolte del 2011 contro il regime.
8 maggio 2023 - Alessandro Pascolini
Come combattere la disinformazione di guerra? Julian Assange ce lo insegna.
Il 1° gennaio di ogni anno è il momento consueto per formulare i buoni propositi per i 365 giorni a venire. Se ne formulano tanti e di solito se ne mantengono pochi. Una ex-pacifista, ora decisa a non essere più ex, ha invece scelto per quest'anno un solo proposito. Così è più sicura di mantenerlo.
Le donne siriane in generale sono ancora assunte per lavori che continuano a tramandare ruoli di genere tradizionali e patriarcali, come lavori d’ufficio o posizioni che richiedono esclusivamente donne.
Un sondaggio del settembre 2012 rilevò che quasi l’80% degli intervistati in Cisgiordania e Gaza sostenevano i manifestanti e l’opposizione siriana. Ma nel corso degli anni, quando la rivolta siriana si trasformò in un sanguinoso conflitto settario, le posizioni iniziarono a cambiare.
Il 25 gennaio in oltre 50 città italiane associazioni, movimenti e cittadini hanno organizzato eventi aderendo all'appello Spegniamo la guerra, accendiamo la Pace. PeaceLink pubblica le foto di alcune piazze. E alla vigilia è stata diffusa un'importante lettera dalla società civile irachena
27 gennaio 2020
Sabato 25 gennaio 2020 giornata di mobilitazione internazionale per la pace
“La guerra è un male assoluto e va ‘ripudiata’, come recita la nostra Costituzione all’Art. 11: essa non deve più essere considerata una scelta possibile da parte della politica e della diplomazia”.
Il massacro dei curdi nel Nord Est della Siria e tutto ciò che lo precede.
Il petrolio nelle guerre di quell'area, gli interessi occidentali, i crimini umanitari in Siria.
E l’impegno sul campo di un'ong italiana in difesa delle vittime.
Per questo chiediamo una drastica riduzione delle spese militari che gravano sul bilancio dello stato italiano per l'enorme importo di decine e decine di milioni di euro al giorno e che i fondi pubblici siano invece utilizzati in difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani e del mondo vivente.
26 ottobre 2019 - Movimento Nonviolento, PeaceLink, Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo
Hevrin Khalaf, 35 anni, è stata uccisa a sangue freddo dai miliziani filo-turchi. Paladina dei diritti delle donne, era considerata un simbolo di dialogo, e quindi una persona potenzialmente pericolosa. Tra le vittime di questa guerra c'è proprio chi si è battuto per la pace e il dialogo.
Le due ruote possono servire per combattere incredibili battaglie, avviare processi democratici, smontare l’ordine tradizionale delle cose, contribuire a rendere l’aria più respirabile. E se si è donna, in bici, per le strade siriane si testimonia una reale volontà di cambiamento
Abbandoniamo l’alta filosofia, le raffinate (o interessate?) analisi geopolitiche o sociologiche. Mettiamo in fila, uno dopo l’altro, le banali, lineari verità che questi tempi ci raccontano. Ma che sembra proibito dire, un po’ come il famoso bambino del “vestito nuovo dell’imperatore”.
"La Nostra Associazione ha pensato di fare qualcosa di più grande, per cercare di arrivare lontane. Da mamme, da donne, da esseri umani non potevamo più stare ferme a guardare senza fare niente, e dall’unione della nostra impotenza e profonda sofferenza è nato il nostro progetto TMT for Siria“.
27 maggio 2018 - Roberto Del Bianco
Gli ispettori inviati dall'ONU e che indagano sull'uso di armi chimiche non hanno addossato la responsabilità ad alcuna delle parti in conflitto
Le analisi si riferiscono ad un evento accaduto a febbraio a Saraqueb, città che dista 290 chilometri rispetto a Duma, sito dove è stato sospettato un attacco chimico ad aprile di quest'anno
Protagonista del nuovo attacco è Israele che ha lanciato missili contro postazioni militari iraniane in Siria. In questo clima incandescente il movimento per la pace deve far risentire la propria voce prima che questo vulcano esploda provocando una ulteriore escalation per fini geopolitici che nulla hanno a che fare con la tutela della pace e dei diritti umani.
Si chiamano Psychological Operations (PsyOps) e servono a manipolare l'opinione pubblica. I principali obiettivi delle PsyOPs oggi sono (paradossalmente) proprio i pacifisti. Come reagire? Diventanto esperti di fact checking, entrando nel vivo delle informazioni militari per verificarle con sistematicità, con metodo e con una buona dose di dubbio.
Un mese fa, l'8 aprile 2018, i mass media trasmettevano immagini di un presunto attacco chimico in Siria. Il 12 aprile il presidente francese diceva di avere le prove. Dopo un mese nessuna prova è emersa. Gli ispettori UNU sono tornati a casa.
Assad è certamente un leader autoritario e il suo regime non democratico. Se l'alternativa ad Assad fosse una democrazia liberale, dovremmo fare di più per sostituirlo. Ma gli avversari del dittatore siriano non sono liberali assetati di democrazia, ma per lo più islamisti intolleranti. Dopo Assad, democrazia, diritti e libertà con ogni probabilità diminuirebbero in Siria, non aumenterebbero.
Fino allo scoppio della guerra civile l'Italia ha svolto un ruolo di sostegno al regime tramite le più alte cariche e le sue tecnologie di punta. Perché non fare una bella commissione parlamentare di inchiesta?
Siamo convinti che in nessun luogo la religione può essere invocata a sostegno di propagande di violenza, di distruzione e di guerra. Per quanto concerne l'Italia, le già ottime relazioni bilaterali sono destinate a divenire ancora più intense.
Le richieste avanzate non hanno solo un valore conoscitivo ma anche un forte impatto politico e giuridico. Il Sindaco, quale autorità sanitaria locale, ha poteri in materia di tutela della salute. Ad esempio sarebbe importante che acquisisse i dati del Registro degli esposti a sostanze cancerogene.
Il 2026 può diventare l’anno nero del riarmo nucleare. Occorre come pacifisti promuovere la mobilitazione perché il 2026 diventi invece l'anno della ripresa del dialogo per formare la nuova corsa agli armamenti nucleari, sia quelli a medio raggio (INF) sia quelli a lungo raggio (New START).
Svelato uno dei trucchi che usa Israele per soffocare il grido disperato dei palestinesi e i nostri commenti al riguardo -- ovvero, la manipolazione dell'Intelligenza Artificiale. Di riflesso, l'articolo ci mette in guardia contro un nostro uso acritico di IA nella vita quotidiana.
Il vento di Peacelink è nato nel 1991 da un gruppo di visionari con l’idea che la conoscenza dovesse essere libera e che l’informazione potesse diventare arma di riscatto. Erano anni difficili: pochi mezzi, qualche computer, e tanta ostinazione.
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