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Appello alla Sinistra

L'ambiente valore fondante

Il dramma dei rifiuti a Napoli è l'emblema della crisi che sta vivendo l'ambiente e allo stesso tempo della degenerazione della politica. E' in atto una campagna di mistificazione che vorrebbe far credere che le responsabilità della situazione campana siano del cosiddetto "ambientalismo del NO".
24 febbraio 2008
Fonte: Lberazione

- Basterebbe invece leggere le parole del Commissario Europeo all'Ambiente per far cadere questa campagna strumentale: Dimas ha infatti accusato l'Italia di non rispettare le norme europee che da decenni prevedono riduzione dei rifiuti, raccolta differenziata e riciclaggio.

In Campania si è investito sugli inceneritori e su un sistema di ecoballe pensati per incassare i fondi del famigerato CIP6.

Il CIP6 è una delle storie - chiave del nostro Paese: è dal 1992 infatti che in Italia vengono erogati incentivi alle grandi aziende - oltre 30.000 miliardi di vecchie lire pagati con le bollette elettriche dei cittadini - per le energie prodotte bruciando rifiuti industriali e urbani, assimilate a fonti pulite e rinnovabili.

Uno scandalo, unico in Europa, che spiega perché non si sia fatta la raccolta differenziata e non siano partiti progetti per lanciare le energie alternative.

L'Italia è in Europa il paese con il più alto numero di infrazioni alle regole europee sull'ambiente. Ovunque ci sia una lotta, c'è un'infrazione a regole e direttive e una domanda inevasa di legalità. L'Italia è un paese che spende quattro volte più della media europea per ogni chilometro di alta velocità, mentre il trasporto pubblico versa in condizioni pietose. Invece che continuare nell'impresa dell'alta velocità ferroviaria si investa piuttosto nel trasporto pubblico.

L'Italia è un paese che realizza le grandi opere senza gare d'appalto, valutazioni d'impatto ambientale, con costi che lievitano. Su ciascuno di questi scandali il NO deve essere chiaro e netto. No al ritorno di scelte vecchie come il nucleare o il ponte sullo stretto di Messina. No ai poteri forti che vi stanno dietro.

SI invece a scelte nuove. E'necessario porre al centro le lotte per il cambiamento climatico assumendo seriamente gli obiettivi europei, o investendo i finanziamenti da recuperare dallo scandalo dei CIP6.

La raccolta differenziata è la metafora di un'altra idea di società, di modello di produzione, di consumo.

L'alto costo dei beni alimentari chiede una nuova politica agricola di qualità. I costi infatti sono la diretta conseguenza di speculazioni finanziarie, aggravate dagli OGM e dai biocarburanti. Al contrario, i prezzi possono essere abbassati ricostruendo un ciclo corto dei prodotti alimentari da promuovere ed incentivare.

I beni ambientali sono la vita stessa: per questo devono essere beni comuni, pubblici, gestiti in modo democratico ed ecologico. A partire dall'acqua, bene indispensabile alla vita, al quale non è possibile trovare surrogati.

Tutto ciò richiede una nuova politica capace di dire NO per dire alcuni SI. E richiede una nuova sinistra in cui l'ambientalismo sia un valore fondante.
La Sinistra l'Arcobaleno deve nascere dal protagonismo delle lotte, dai territori e dalla comunità, e da una nuova critica radicale della globalizzazione.

Per queste ragioni nei prossimi giorni questo appello sarà proposto in tutti i territori attraversati da conflitti ambientali.

Carla Ravaioli, Ciro Pesacane, Riccardo Petrella, Emilio Molinari, Andrea Masullo, Gianni Tamino, Maria Luisa Severi, Gianni Palumbo, Antonio Bruno, Sara Nocentini, Giovanni Roccatelli, Andrea Agostini, Franco Coppola, Carlo Borriello, Luigi Tamborrino, Paolo Cacciari, Tommaso Sodano, Patrizia Sentinelli, Roberto Musacchio, Franco Russo, Paolo Menichetti, Corrado Bendinelli, Rita Lavaggi, Laura Marchetti, Francesco Saccomanno, Elisa Corridoni, Gemma De Rosa, Simona Ricotti

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