Latina

Nicaragua Elezioni 2008

Successo del FSLN quasi definitivo

Montealegre si dichiara vincitore e lancia la sua gente nelle strade. Un morto e parecchi feriti in tutto il paese.
Forti tensioni e scontri a Managua. Delinquenti del PLC/VCE attaccano a sassate la casa di Edén Pastora.
12 novembre 2008
Giorgio Trucchi

Eduardo Montealegre si dichiara vincitore (© Foto G. Trucchi)

In base hai dati forniti nel pomeriggio di ieri dal Consejo Supremo Electoral, CSE, che riguardano ormai quasi la totalità delle schede scrutinate, il FSLN ha conquistato 90 comuni (erano 87 nel 2004) ed esistono buone possibilità che, una volta finito il conteggio, se ne possa aggiudicare altri quattro o cinque. Il PLC si ne è assicurati 42 e potrebbe arrivare fino a 46 e la ALN tre comuni.
Tra i capoluoghi di Dipartimento ancora in lizza vi sono Jinotepe, Masaya, Boaco e soprattutto Managua.
Con quasi il 70 per cento dei voti scrutinati, Alexis Arguello del FSLN è ancora in testa con il 51,30 per cento, mentre Eduardo Montealegre si attesta sul 46,45 per cento, accorciando ancora un po' la distanza.
Si prevede un astensionismo piuttosto alto che potrebbe essere maggiore di quello delle municipali del 2004, quando fu di circa il 40 per cento.
In generale, quindi, siamo di fronte ad un importante successo del partito di governo, che aumenta il numero di comuni che amministrerà a partire da gennaio 2009 ed un'ulteriore sconfitta per la destra nicaraguense, questa volta presentatasi unita, che in otto anni ha più che dimezzato i comuni sotto il suo controllo.

La lettura del terzo comunicato da parte dei magistrati del CSE è però avvenuta poche ore dopo che il candidato della Alianza PLC/VCE, Eduardo Montealegre, aveva ufficialmente annunciato la sua decisione di non riconoscere i risultati di Managua. Di fronte a migliaia di persone in attesa del suo discorso, si era poi proclamato vincitore ed aveva chiesto alla gente di scendere in strada a celebrare ed a difendere il voto.
"Ho qui con me le copie delle schede con i risultati finali dei conteggi di 1.963 seggi, che rappresentano il 93,17 per cento del totale. I risultati finali dicono che il Frente Sandinista ha ottenuto il 46,4 per cento e la Alianza PLC/VCE il 51,67. Non c'è dubbio - ha continuato Montealegre - come abbiamo detto ieri, che la popolazione di Managua ci ha fatto trionfare con i suoi voti. Gli annunci fatti ieri dal CSE sono in base a dati ottenuti attraverso un processo di manipolazione per creare l'impressione che l'altro candidato stava vincendo".

Montealegre ha poi continuato denunciando anomalie e chiari indizi di brogli elettorali, aiutato in questa campagna mediatica dai principali mezzi d'informazione del paese, confermando quindi i timori sorti durante le ultime settimane, quando era diventato evidente il tentativo di creare prima un clima di sospetto e sfiducia nei confronti del CSE e successivamente, creare anche le condizioni per poter delegittimare un processo elettorale dal quale la destra nicaraguense sapeva ne sarebbe uscita nuovamente sconfitta. Un piano che, alla luce di quanto sta accadendo, sta dando i suoi frutti.
L'invito di Montealegre a marciare per Managua ha fatto sì che in diversi punti della città iniziassero duri scontri con diversi feriti.
Militanti del PLC hanno attaccato a sassate la casa dell'ex comandante guerrigliero, Edén Pastora, il quale ha risposto imbracciando un fucile da guerra e sparando diversi colpi in aria. Mano a mano che il CSE forniva i nuovi dati sui risultati elettorali, gli scontri si sono poi estesi in gran parte del territorio nazionale e nella città di Sebaco un ragazzo è stato ucciso da colpi di arma da fuoco. Nella tarda serata di lunedì, simpatizzanti sandinisti hanno attaccato la sede centrale del Movimiento Vamos con Eduardo, dando fuoco a un veicolo e sparando, sembra, contro l'installazione.

La forte campagna mediatica lanciata soprattutto dai due giornali del paese - le prime pagine di lunedì avevano esattamente l'obiettivo di generare l'impressione di un paese allo sbando, senza controllo e in balia di orde chiaramente tutte sandiniste - e da alcuni canali di televisione, sembra ora essere diretta ad entrare in una seconda tappa di questa strategia.
Una volta creato il caos e seminato il dubbio tra la gente, il secondo passo sarà quello di fornire lo strumento necessario alla comunità internazionale per assestare un nuovo colpo mediatico all'attuale governo. Non è un caso, quindi, che il nuovo paladino della giustizia, l'ex banchiere inquisito Eduardo Montealegre, dopo aver attraversato a piedi la città accompagnato da centinaia di simpatizzanti, molti di essi armati di tubi di ferro, pietre, mazze da baseball e quant'altro, si sia prima recato dall'arcivescovo di Managua, Leopoldo Brenes e al Consejo Superior de la Empresa Privada, COSEP, per denunciare la "violazione della volontà popolare" e poi abbia annunciato che nei prossimi giorni presenterà la sua denuncia alla comunità internazionale, comunità donante e alla OEA.
Il Dipartimento di Stato nordamericano non se l'è certo fatto dire due volte ed ha immediatamente emesso un comunicato in cui esprime preoccupazione per le irregolarità denunciate dai partiti dell'opposizione.

Forte la reazione da parte del CSE, il quale ha emesso un comunicato stampa nel quale accusa il candidato della Alianza PLC di essere promotore dei disordini avvenuti nel paese e condanna "la disinformazione offerta da alcuni mezzi d'informazione", chiedendo loro di "offrire un'informazione obiettiva e veritiera". Il comunicato del CSE chiede anche a Montealegre ed alla Alianza PLC di "dimostrare senza manipolazioni pubbliche la documentazione che dicono di aver in loro possesso e che è stata utilizzata in modo fazioso e perverso per cercare di delegittimare il processo elettorale a Managua".
Il CSE responsabilizza anche Montealegre e la Alianza PLC per le conseguenze che si potrebbero originare a causa delle minacce contro i funzionari e le autorità del CSE stesso.

Questo nuovo capitolo della tragicommedia in atto non cambierà però la realtà dei fatti e cioè che dopo due anni di governo, il FSLN ha ricevuto nuovamente il sostegno della popolazione, anche se per avere un'idea più complessiva del fenomeno si dovrà comunque aspettare la fine del conteggio ed incrociare una serie di dati.

© (Testo e Foto Giorgio Trucchi - Lista Informativa "Nicaragua y más" di Associazione Italia-Nicaragua - www.nicaraguaymas.blogspot.com e www.itanica.org )

Articoli correlati

  • Guatemala, un gioco delle parti ipocrita
    Latina

    Guatemala, un gioco delle parti ipocrita

    Al ballottaggio tra persecuzione ed arresti
    27 luglio 2023 - Giorgio Trucchi
  • Managua - Pechino, la nuova rotta
    Latina

    Managua - Pechino, la nuova rotta

    Il Nicaragua riallaccia relazioni diplomatiche con la Cina e le rompe con Taiwan
    12 dicembre 2021 - Giorgio Trucchi
  • EquAgenda 2022: "La Terra è di tutti"
    Sociale
    L’associazione ITA-NICA di Livorno si occupa di cooperazione e di scambi culturali con il Nicaragua

    EquAgenda 2022: "La Terra è di tutti"

    EquAgenda 2022 nasce da una consolidata abitudine a lavorare insieme su progetti di solidarietà, scambi internazionali, inserimenti lavorativi, commercio alternativo e solidale e promozione di una finanza etica, interventi nelle scuole e itinerari didattici
    4 dicembre 2021 - Laura Tussi
  • Voto di castigo per chi ha distrutto il paese
    Latina
    Honduras

    Voto di castigo per chi ha distrutto il paese

    Alta partecipazione al voto e schiacciante vittoria di Xiomara Castro e la coalizione d’opposizione. Riconciliazione non equivale a impunità
    3 dicembre 2021 - Giorgio Trucchi
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)