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Ho danzato sulle rovine

Storia di una donna che lotta per la libertà del suo paese. La storia di Milana e della Cecenia scorrono via tessute insieme in un diario di ricordi con tutta la cupa tristezza e il senso di perdita dovuto a lutti e violenza.
5 novembre 2008
Annalisa Ippolito

Copertina libro "Ho danzato sulle rovine" di Mirana Terloeva

Le rovine cui si riferisce il titolo di questo saggio sono quelle della Cecenia e la danza e' oltre che un riferimento ad un fatto veramente accaduto anche una metafora di quella voglia di vivere e di non soccombere propria dell'autrice, la giovane giornalista cecena Milana Terloeva.

Un filo rosso si dipana da un ballo mai partecipato a causa dello scoppio della guerra nel 1994 e quello finalmente realizzato dodici anni dopo nel 2006 quando Milana torna a casa dopo un periodo di studio in Francia.

La storia di Milana e della Cecenia scorrono via tessute insieme in un diario di ricordi, il suo paese Orechovo, a circa sessanta chilometri da Grozny, le due guerre con tutto il loro carico di orrori e crudelta', la perdita di amici, il terrore delle bombe, le retate dell'esercito russo e delle milizie cecene, i ricordi della nonna e la separazione dalla mamma, la permanenza a Mosca e il ritorno a casa alla ricera di una "normalita'" fatta di lezioni all'Universita' di Grozny devastata dai bombardamenti, fino al suo passaggio in Francia dove grazie ad una borsa di studio puo' terminare gli studi in giornalismo. Ma non si ferma qui la storia di Milana. Lei vuole tornare in Cecenia per costruire un centro internazionale di cultura, per dare speranza oltre che "informazione libera".

Un brano
In Cecenia sopravvivere è già resistere. Pensavo che nulla fosse peggio dei bombardamenti, ma dopo essere tornata a Groznyj mi sono accorta che sbagliavo... Groznyj oggi è un caos di morti e di menzogne dove ombre umane lottano per sopravvivere. Questo libro non aspira a demolire la propaganda o a spiegare un conflitto vecchio di tre secoli. È la storia semplice di una ragazza, uno specchio che scorre lungo le strade sconvolte della mia cara Cecenia.
La sua storia personale si intreccia con quella del suo Paese con tutta la cupa tristezza e il senso di perdita dovuto a lutti e violenza. Cio' che stupisce leggendo queste pagine pero' e' la semplice disarmante chiarezza, priva di retorica e compiacenza, con cui la Terloeva sintetizza le atrocita' della guerra, i rastrellamenti, i bombardamenti e la voglia di riscattarsi di vivere sua e dei suoi amici e compagni di studi ceceni.

Il libro scorre via fluido come un fiume di lava. E balza agli occhi che questo diario di vita, non e' solo un gesto di denuncia, e' piuttosto un gesto d'amore verso tutti "coloro che non hanno diritto di parola. E poi quelli che si sono sacrificati" come scrive nelle ultime pagine questa coraggiosa giovane donna. Un gesto che vuole dare fiducia e speranza ad un popolo di cui non si sa nulla o quasi e su cui scendono silenzi e omissioni pesanti.

Note: HO DANZATO SULLE ROVINE
Storia di una donna che combatte per la libertà del suo paese
Milana Terloeva (Traduzione di Francesca Gori)
Corbaccio Editore

Scheda libro sul sito dell'editore:
http://www.corbaccio.it/scheda.asp?editore=Corbaccio&idlibro=6198&titolo=HO+DANZATO+SULLE+ROVINE

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