Impressioni dalla giornata nazionale dell’impegno in memoria delle vittime di mafia organizzata da Libera
La giornata del 21 marzo del 2009, in Piazza Plebiscito a Napoli, è stata la giornata nazionale della memoria, alla presenza (e in onore) di chi ogni giorno sopporta il dolore di non avere più un figlio, un fratello o un padre la cui colpa era quella di essere semplicemente un giusto, un "buono" che dava fastidio a chi di regola conosce solo la sua o, più semplicemente, si trovava nel posto sbagliato nel momento sbagliato e, dunque, per mano della Mafia ora non c'è più.
La giornata, con un sole opaco e un vento fresco, è stata vissuta anche da ragazzi, alcuni genitori di loro, componenti di Libera Pescara e semplici "simpatizzanti" della causa che, partiti alle 5 del mattino, hanno vissuto un giorno tra parole, momenti significativi e (perché no?) svago, musica e balli.
La mattina ha visto il cammino verso la piazza e, come d'abitudine, l'enunciazione di molti dei caduti per mafia, stoppato solo dal profondo e significativo discorso del presidente Don Luigi Ciotti che incomincia il suo discorso proprio da loro:"uomini e donne mai dimenticate, che non possiamo dimenticare cosiccome le rispettive famiglie, da considerazione non solo come un numero non ben definibile".
Don Luigi ha ricordato come l’arma più importante da sfruttare sia la confisca e riutilizzo di beni, sollecitando le istituzioni e la politica a muoversi “anche solo guardando negli occhi di chi ha perso un caro per mano altrui, di chi sacrifica i giorni liberi, le ferie, per portare avanti i propri pensieri liberi, di chi va nelle scuole, nei luoghi pubblici, nelle università”. Non poteva mancare l’appello a “convertirsi” nei confronti dei mafiosi e, infine, un ricordo esemplare di Rita Atria e del suo gesto ultimo disperato; ricorda, Ciotti: “Rita era giovane come voi.... voi che mi riempite di gioia vedendovi tutti qui, una forza non del futuro ma che è il presente, da voi parte la spinta per questa e le prossime generazioni”
Appena finito l’intervento, le voci della Iervolino e Bassolino (contestato il loro intervento) hanno continuato, per un pò, la lettura dell’elenco delle vittime di mafia che si è protratta fino alle 12.30 in un atmosfera particolare, indefinibile, anche per la presenza e lettura dei nomi da parte dei parenti.
La giornata, dopo la pausa-pranzo, ha visto la dislocazione in varie locazioni nelle vicinanze, di vari seminari sematici in cui si sono mescolate le testimonianze e gli interventi dei “professionisti dell’antimafia" (ndr senza ironia) le voci di semplici volontari, ragazzi di tutte l’età, anche di altre parti del globo ...
Semplici, ma particolari, le parole di un invitato proveniente dall’Africa:”il mio continente è ricco di diamanti, oro, pietre preziose ... eppure sono quasi tutti poveri: è semplice, tutto è in mano alla criminalità organizzata ... attenzione, perché qui io vedo che la vostra malavita organizzata è presente in tutto il tessuto economico, lo debilita, ciò vuol dire che Mafia è sinonimo di riduzione della ricchezza, in certi casi povertà”.
La giornata si è protratta verso la fine, con vari concerti, per lo più di musica popolare, tra cui, alla fine, quello attesissimo dei Modena City Rambles, che con l’occasione hanno presentato il loro nuovo pezzo “Onda” dedicando la loro attività a Libera e all’antimafia.
Una giornata particolare, un momento in cui condividere le proprie convinzioni e l’impegno ... un modo per rendere partecipe i ragazzi ma non solo, divertirsi con la musica e riflettere con le parole, in una delle più belle piazze del mondo di una città che troppe volte è offuscata dal sangue ...
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