Comunicato stampa delle associazioni ambientaliste

Si abbandoni il progetto della cava di estrazione di sedimenti a Punta Penna. Mancano i presupposti politici e tecnici

Uno sciagurato progetto della Regione Abruzzo sta mettendo a repentaglio una Riserva Naturale di altissimo pregio e di rara bellezza. PeaceLink Abruzzo sostiene l'opposizione ambientalista
18 dicembre 2009
WWF Zona Frentana e Costa Teatina, Arci Prov. di Chieti, Ass. Amici di Punta Aderci, CAI Vasto

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Nei giorni scorsi, le associazioni WWF Zona Frentana e Costa Teatina, Arci Prov. di Chieti, CAI Vasto e Amici di Punta Aderci, sono venute a conoscenza della disponibilità, da parte del Responsabile del Procedimento dell'Ufficio competente della Regione Abruzzo Ing. Raggi, alla rivisitazione tecnica del progetto di una cava marina di estrazione di sedimenti nel litorale antistante Punta Penna.

 

 

Ferme restando le motivazioni che ci spingono ad esprimere la nostra totale contrarietà al progetto, apprendiamo dall'Ing. Raggi che la sabbia estratta nel litorale vastese è esclusivamente funzionale al ripascimento del litorale di Casalbordino.

"E' bene precisare - affermano i rappresentanti delle associazioni - che la spiaggia di Casalbordino, in pochissimi anni, è stata già interessata da almeno 5 interventi di ripascimento, i cui risultati sono stati inutili e dannosi per il litorale stesso. Considerando che l'erosione costiera è stata inferiore laddove si è conservata maggiormente la fascia dunale (a nord), si ritiene che gli interventi debbano andare nella direzione di in un consolidamento delle dune presenti, che rappresentano l'unica vera protezione della spiaggia all'azione erosiva di vento e correnti, piuttosto che di un ulteriore ripascimento di sabbia che verrebbe portata via dalle mareggiate.

A sostegno di ciò, nella conferenza dei servizi del 18 novembre, il Sindaco di Casalbordino Remo Bello, ha affermato che "il precedente ripascimento ha fatto danni e ha rovinato la qualità della sabbia" aggiungendo che "tutto ciò che è nella sua facoltà di Sindaco per bloccare l'opera verrà fatto". Una netta contrarietà che si aggiunge a quella espressa nella medesima sede dal rappresentante del Comune di Vasto.

"A questo punto - concludono i responsabili dei sodalizi ambientalisti - non vi sono le condizioni tecniche, scientifiche e politiche per proseguire oltre. Il progetto venga, quindi, definitivamente abbandonato"

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