PeaceLink Abruzzo sostiene e seguirà la mobilitazione ambientalista. Invitiamo tutti e tutte a firmare e far firmare la petizione online su http://firmiamo.it/controcavapuntapenna .
Uno scellerato progetto della Regione, finanziato con 21 milioni di euro di fondi CIPE, devasterà la spiaggia di Punta Penna, a Vasto, aprendo a pochi chilometri dalla riva una cava sottomarina per l'estrazione di sabbia, che servirà per l'ennesimo inutile ripascimento a Casalbordino, un comune limitrofo. Domenica 24 gennaio, dalle 11, le associazioni ambientaliste saranno in piazza. Sarà solo l'inizio di una lunghissima e determinata mobilitazione per salvare un angolo di paradiso!
18 gennaio 2010 - Alessio Di Florio
Riserva naturalistica di pregio rischia di essere devastata da uno scellerato progetto
La Regione intende avviare il prossimo 10 febbraio il progetto di apertura di una cava di estrazione di sabbia al largo di Punta Penna. L'appello su FaceBook in poche ore ha abbondantemente superato il centinaio di adesioni, mentre la mobilitazione prosegue.
14 gennaio 2010 - Alessio Di Florio
Comunicato stampa delle associazioni ambientaliste
Uno sciagurato progetto della Regione Abruzzo sta mettendo a repentaglio una Riserva Naturale di altissimo pregio e di rara bellezza. PeaceLink Abruzzo sostiene l'opposizione ambientalista
18 dicembre 2009 - WWF Zona Frentana e Costa Teatina, Arci Prov. di Chieti, Ass. Amici di Punta Aderci, CAI Vasto
Uno scellerato progetto della Regione Abruzzo, che si è tentato di far passare sotto silenzio, minaccia la Riserva Naturale di Punta Aderci. Mobilitiamoci per impedire la devastazione e la distruzione di un angolo di paradiso naturale tra i più belli della costa adriatica!
“Per la prima volta nella sua storia la Regione dispone del Piano Regionale delle Attività Estrattive, un atto di programmazione che, con alcuni limiti, indica certezze per chi esercita questa attività imprenditoriale e per il territorio…”
Dal 2007 c´è la legge regionale ma non prevede tariffe di concessione. Bucano e non pagano. Scavano senza mettere mani al portafoglio. La Puglia è l´Emmenthal d´Italia, la regione con il maggior numero di cave attive. Ragioni morfologiche, certamente. Ecco cosa ne pensa Legambiente
Tra le tante emergenze ambientali il nostro Paese ne annovera una che ci rende quasi unici nel panorama europeo: lo sfruttamento delle cave segue un regio decreto del 1927. La Basilicata non ha un piano legislativo, mentre la Puglia le da in concessione praticamente gratuita. Un panorama che, stando ai dati da Legambiente, riflette un preoccupante stato di caos e degrado del territorio
Il recupero degli inerti da demolizione e costruzione è una chimera nel nostro paese e per produrre il cemento richiesto dalle imprese edili, si continuano ad aprire cave e l'attività è in costante aumento. Le aziende faranno in modo di diminuire il disagio degli scoppi.
Lubna mi scrive per la prima volta il 21 settembre 2024. Le sue parole fanno male: «Soffriamo da tanti anni, soprattutto nella Striscia di Gaza, ma quello che accade ora è più di quanto qualsiasi essere umano possa sopportare».
Intervista allo storico dirigente mapuche, in esilio in Belgio dal 1976 al 2007 dopo aver subìto le torture della dittatura pinochettista e, successivamente, in prima fila per proteggere il lago Neltume (nel sud del Cile) dalla voracità di Enel
L’iniziativa, a partire dalle ore 20, vedrà fra i vari contributi quelli di Gianni Svaldi e Marinella Marescotti, che porteranno al pubblico testimonianze da Gaza e dintorni, racconti capaci di dare voce a chi vive sotto le bombe e resiste ogni giorno a condizioni di vita disumane.
In Alaska Putin ha camminato sul tappeto rosso ed è stato accolto con tutti gli onori da Trump, persino con un applauso. Quali insegnamenti possiamo trarre da questo clamoroso cambio di scena? Quali opportunità per il movimento pacifista?
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