Srebrenica: a dieci anni dal massacro
A dieci anni dal massacro di Srebrenica, dove trovarono la morte nel modo più cruento vecchi, bambini e donne [quelli che in gergo tecnico chiamiamo civili], l'undici luglio 2005 si possono finalmente celebrare le esequie, dando un nome - purtroppo non più un volto - a seicentodieci persone estratte dalle fosse comuni ed identificate in questi anni. All'appello mancano ancora settemila persone da identificare.
Di fronte a questo massacro, dieci anni fa ci siamo vergognati per come la comunità internazionale, l'Europa e la Nato non hanno saputo impedire questo sterminio che ne seguiva molti altri.
Un altro aspetto da non dimenticare è che queste ottomila vittime, erano musulmane e ancora ieri [9 luglio] a Belgrado si sono commemorate le vittime serbe con tanto di messaggio dei leader nazionalisti del partito radicale di Seselj [dal carcere dell'Aja], con l'appoggio della chiesa ortodossa serba.
Oggi, nell'ex-Jugoslavia, non si è ancora raggiunta una situazione di pace e sicurezza. Manca una volontà di ricercare
Va da sé che tutti i morti sono uguali - indipendentemente dal loro credo politico o religioso - come ogni guerra va condannata indipendentemente da chi la proclama senza privilegiare, nell'informazione, nessuno.
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