Conflitti

L'Italia voti contro la proroga dell'occupazione dell'Iraq al Consiglio di Sicurezza dell'ONU

Lettera aperta al Ministro degli Affari Esteri Massimo D'Alema

Al Ministro degli Affari Esteri
On. Massimo D’Aloema
Piazzale della Farnesina 1
00194 Roma

Roma, 4 dicembre 2007

Consiglio di Sicurezza dell'ONU Caro Ministro,
nei prossimi giorni gli Stati Uniti sottoporranno al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, di cui l'Italia è attualmente membro, una proposta di risoluzione che prevede una ulteriore estensione del mandato della "Forza multinazionale" in Iraq. La risoluzione sarà basata su una richiesta in tal senso che verrà avanzata dal primo ministro iracheno Nuri Al Maliki.
Tuttavia questa richiesta è illegittima. La Costituzione irachena richiede chiaramente che tali atti siano ratificati dal Parlamento. Il che allo stato attuale non è.
Nello scorso aprile 144 deputati iracheni, la maggioranza dei membri del Parlamento, che pure è stato eletto sotto l'occupazione statunitense, hanno firmato una lettera che chiede venga stabilito un calendario per il ritiro delle truppe. La stessa lettera definisce "incostituzionale" l'eventuale richiesta unilaterale da parte del Governo iracheno di estensione della presenza delle truppe straniere. In maggio, con un voto a maggioranza, il Parlamento iracheno ha inoltre approvato una legge che riafferma questa previsione costituzionale e prevede che ogni richiesta di estensione del mandato della "Forza multinazionale" debba ottenere una maggioranza parlamentare dei due terzi. Infine una grande maggioranza di iracheni, come dimostrano numerosi sondaggi, richiede il completo ritiro delle truppe al più presto.
Il premier Al Maliki si prepara invece, sotto pressione statunitense, ed in spregio al parlamento, a richiedere la estensione. Sarebbe grave se in presenza di questa situazione il Consiglio di Sicurezza rinnovasse il mandato alla "Forza multinazionale" proseguendo in questo modo a dare copertura alla occupazione militare dell'Iraq, o se, almeno, non includesse con chiarezza una data finale per il ritiro di tutte le truppe.
Sarebbe altrettanto grave se l'Italia, che ha ritirato le proprie truppe riconoscendo la illegalità della guerra all'Iraq, approvasse una tale risoluzione.
Siamo certi che ella vorrà dare precise disposizioni al nostro ambasciatore presso il consiglio di sicurezza affinché non approvi una risoluzione di proroga, o, quantomeno, subordini il voto alla fissazione di un calendario definitivo per il ritiro di tutte le truppe di occupazione.

Primi firmatari:
Fabio Alberti – Un ponte per…
Paolo Beni – ARCI
Gianfranco Benzi – CGIL
Lisa Clark – Beati i costruttori di pace
Raffaella Bolini – Arci
Fabio Corazzina – Pax Christi
Tonio Dell’Olio – Libera
Sergio Marelli – Associazione ONG italiane
Alessandra Mecozzi – FIOM-CGIL
Gianni Rinaldini – FIOM-CGIL
Riccardo Troisi – Rete Lilliput
Ettore Acocella – Assopace

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