Linux @ Smau 2003

I pro e i contro della presenza di Linux a Smau 2003
26 ottobre 2003
Andrea Scrimieri
E così è ancora SMAU. Anche quest'anno si è conclusa la più grande fiera nazionale sulle nuove tecnologie, e non poteva mancare una considerazione su quanto il software libero sia stato presente all'interno della manifestazione.

Fa piacere constatare come GNU/Linux abbia avuto il suo spazio anche quest'anno. Probabilmente non è stato al centro dell'attenzione generale ma bisogna ringraziare le società e le associazioni che hanno portato il Pinguino in una manifestazione la cui partecipazione spesso è poco conveniente per le piccole società che investono nel software libero. Tra i presenti di maggiore spessore troviamo ovviamente IBM che ha fatto di GNU/Linux uno dei principali progetti su cui investire per il proprio business. Il Free Software è stato al centro dell'attenzione con convegni e seminari organizzati da Big Blue in collaborazione con altre società italiane che utilizzano e promuovono il software libero. Tra questi: seminari su OpenOffice, appena giunto alla versione 1.1, oppure dimostrazioni pratiche su come GNU/Linux sia ormai un sistema operativo alla portata di tutti.

Ma se era certamente prevedibile la presenza di IBM a SMAU, è stato bello constatare una graditissima novità rispetto alle precedenti edizioni: la presenza di Firenze Tecnologia, Azienda speciale della Camera di Commercio, che ha ospitato alcune delle maggiori realtà commerciali e non a favore del software libero. È stata una piacevolissima sorpresa ad esempio trovarvi la Free Software Foundation Europe, che ha potuto sfruttare SMAU come un'opportunità in più per diffondere anche a un pubblico di massa gli ideali che sono alla base del software libero. Tra le tante anche società come Prosa S.r.L., Yacme S.r.L., e MadeInLinux S.r.L. sono state ospiti di Firenze Tecnologia.

Sempre nello spazio riservato a GNU/Linux, risiedeva anche uno stand di Red Hat Magazine la rivista ufficiale Red Hat Italia.

Come gli altri anni anche SuSE era presente a Smau per presentare la nuova versione della propria distribuzione, che era possibile provare in anteprima su un computer messo a disposizione.

Per quel che riguarda il resto della manifestazione c'è da constatare come anche l'edizione 2003 di SMAU abbia seguito la tendenza degli ultimi anni che ha portato la fiera nazionale dell'informatica a essere meno tecnica e più orientata alla massa. Questo ovviamente non giova alle società che offrono prodotti e servizi di fascia alta e per quelle che investono su GNU/Linux, rendendo questa manifestazione un'occasione poco vantaggiosa di farsi pubblicità, trovando il pubblico di SMAU certamente fuori target.

È innegabile constatare come SMAU sia diventato nel corso degli anni una manifestazione sempre più "consumer" (nonostante si nota con questa edizione il tentativo di separare all'interno un'area "Business" e un'altra "Consumer"), con poco spazio per le innovazioni tecnologiche e l'attenzione rivolta in particolar modo al pubblico interessato ad acquisti "domestici", piuttosto che a soluzioni industriali o di fascia alta o che magari vedremo in commercio l'anno prossimo. E il pubblico, certamente per la stragrande maggioranza non tecnico, gli stand presenti, i prodotti e servizi presentati fanno in modo che SMAU si adatti poco alle società che puntano sul software libero.

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