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A proposito di un articolo di Liberazione

La Sesta Flotta Usa lascia l'Italia?

Padre Michele Stragapede replica a Lucio Manisco che ipotizza una smobilitazione della Sesta Flotta Usa da Gaeta: destinazione Rota (Spagna). E' una destinazione altamente improbabile in quanto Rota è sull'Atlantico. In realtà la Flotta Sesta Usa lascerà Gaeta e andrà a Taranto. Una flotta destinata al Mediterraneo non può andare nell'Atlantico... La scorsa settimana il settimanale Il Mondo ha pubblicato la notizia degli accordi fra il governo italiano e il governo Usa per attivare in Italia i comandi Nato HRF di Taranto e Milano (Solbiate Olona) in cui gli Stati Uniti portanno organizzare le proprie attività di guerra.
15 febbraio 2004
Redazione PeaceLink

Gentile sig. Manisco, Bari 11 febbraio 2004

ho apprezzato il suo articolo su Liberazione (11 febbraio p. 3) circa l'abbandono, da parte della Sesta Flotta USA di Gaeta alla volta della Spagna a seguito del piano "modulare" di Rumsfeld... ma non mi sembra sia ancora tempo per cantar vittoria circa la riduzione delle servitù militari USA in Italia. Provi a consultare il sito di http://www.peacelink.it e si renderà conto di quanto le dico: una terza base militare Nato a Taranto a conduzione statunitense(!) per non parlare del porto di Brindisi che si scopre (governo D'Alema???) venduto nello scenario strategico militare per l'attracco di sommergibili a propulsione nucleare (Russi, Francesi e americani).gli ultimi governi italiani sono accomunati da una unica tendenza: svendere il meridione per lo stoccaggio di scorie nucleari (Murgia, Scanzano Jonico...) e una militarizzazione rampante.
Come rassegnarsi alla presenza nelle acque di Napoli della Enterprise...portaerei a propulsione nucleare? Dov'è finità la volontà del popolo italiano che si era dichiarato contro il nucleare sul territorio nazionale già nell'85? Possiamo chiamare tutto questo sviluppo? Il gen. C. Jean che si lascia andare ad "alte" considerazioni circa la dignità dei calabresi...e i meridionali che non avendo altra via d'uscita (grazie alla miopia dei tanti governi che si sono succeduti e che si sono lasciati andare alla privatizzazione e all'impero del mercato) si arruolano...vittime di un sistema iniquo e poi usati per funerali di stato e epopee di patria. Un sistema che ha bisogno di creare il nemico e la guerra per alimentarsi. Forse c'è da coniugare con maggiore determinazione e impopolarità la strada della condivisione e della nonviolenza che ci porta all'etica della responsabilità nei riguardi di ogni persona esistente al mondo per garantirgli il diritto all'esistenza (no alla privatizzazione dei beni comuni e dei servizi!!!). Ad un male strutturale si risponde con una virtù strutturale.

Mi perdoni, sono alcuni pensieri buttati giù d'impeto, solo per aiutarci ad uno sguardo più globale e più giusto.
Buon lavoro... al sevizio degli uomini e delle donne di tutta la terra.

p. Michele Stragapede
comboniano- Bari
jubilmolfetta@yahoo.it

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