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Meeting della NATO a Tallin: dottrina nucleare e nuovo Concetto strategico.

17 maggio 2010

In attesa della ratifica del Trattato Start 2 per la riduzione delle armi nucleari presso la Duma russa e il Senato statunitense, accordo interpretato come punto di svolta nei rapporti fra Washington e Mosca (viene fissato il limite delle testate operative a 1500 per ciascun paese e si mette in relazione diretta arma offensiva e difesa antimissile), i ministri degli esteri della NATO hanno cominciato a discutere a Tallin in Estonia quale politica nucleare e quale prospettiva di difesa missilistica dovrà assumere l’Alleanza Atlantica.

L’Alleanza Atlantica è composta di 28 membri di cui tre Stati sono definiti nucleari e hanno loro arsenali (USA, Gran Bretagna e Francia), quattro Stati partecipano ai programmi NATO (Paesi Bassi, Belgio, Germania e Italia) con forze aeree equipaggiate e addestrate per le missioni nucleari e in aggiunta vi è la Turchia, con armi americane basate sul proprio suolo come le sue alleate europee.

I ministri degli affari esteri del Belgio, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi e Norvegia si erano già espressi pubblicamente per una rimozione delle armi nucleari degli Stati Uniti dall’Europa tenendo conto che nel vertice NATO tenuto a Strasburgo nel 2009 è stato chiesto di sviluppare un nuovo Concetto strategico.
La sua revisione si svolge in un nuovo contesto internazionale che vorrebbe mantenere la promessa di andare verso lo zero nucleare in conformità agli impegni assunti attraverso il Trattato di non proliferazione nucleare (TNP). Si propone quindi di operare per la rimozione delle armi nucleari in Europa rispettando gli articoli I e II del TNP che impegna i paesi nucleari a non trasferire armi a qualsiasi Stato non nucleare, e a questi a non riceverle.

La Turchia è disposta ad accettare l’idea che la deterrenza statunitense non necessiti di armi nucleari in Europa, l'Italia ha indicato una apertura sulla questione e la Polonia, sebbene si mostri meno inflessibile rispetto alla sua posizione iniziale, ribadisce la centralità dell’art. 5 della NATO (mutual defence clause, clausola di difesa reciproca) che integra anche la componente nucleare. Tuttavia se dovessero esserci modifiche, la Polonia chiede che queste siano condotte in modo tale da non indebolire il legame transatlantico come fornitore di sicurezza credibile agli occhi di operatori esterni, in particolare la Russia.
L’Alleanza deve determinare se è legittima o necessaria una risposta nucleare ad un grande attacco chimico o biologico.

Il Segretario di Stato Clinton ha affermato che fintanto che le armi nucleari esisteranno, la NATO dovrà rimanere una alleanza nucleare e che è fondamentale che questa alleanza condivida rischi e responsabilità nucleari. Ha quindi chiesto di rinviare la questione delle armi tattiche nucleari statunitensi in Europa al vertice che avrà lo scopo di approvare un nuovo Concetto strategico in novembre.
Il Segretario generale della NATO Anders Fogh Rasmussen ha sottolineato l'unità dell'Alleanza per cui le decisioni sulla politica nucleare devono essere prese dall’insieme dell'Alleanza, rafforzando con questo il punto di vista della Clinton sulla condivisione nucleare.

Nel brevissimo rapporto che la NATO ha pubblicato sul suo sito web, si legge che i Ministri hanno convenuto che la questione nucleare riguarda la revisione del Concetto strategico e che l’Alleanza rimane intenzionata a mantenere la sicurezza dei suoi membri, ma con il livello più basso possibile di armi nucleari.
Si è sottolineato che rimane essenziale una ampia condivisione sulla decisione da prendere poichè l’unità della NATO deve rimanere assolutamente ferma.
Circa la posizione a proposito della difesa missilistica, il suo costo e la sua organizzazione operativa (comando e controllo), i paesi della NATO decideranno se assumere la difesa missilistica come missione della NATO durante il vertice di Lisbona di novembre. Sempre a novembre si discuteranno le modalità di coinvolgimento della Russia su questo problema.
Lo scudo di Obama si concentra sulla minaccia di missili balistici a raggio medio (1000-3500 km) e intermedio (3500-5000 km) e dovrebbe comprendere quattro fasi. Il Segretario generale della Nato Rasmussen ha definito il piano Obama “in accordo con il principio di solidarietà dell’Alleanza e di indivisibilità della sicurezza in Europa”, mostrandosi favorevole ad un collegamento dei dispositivi di difesa antimissile Usa/Nato con quelli della Russia.
http://www.nato.int/cps/en/SID-B2A9FE45-812789C1/natolive/news_62852.htm?

Quale ruolo e quali sono i compiti della NATO? Il nuovo Concetto strategico deve indicare una comune base di valori, una comune valutazione delle minacce e i mezzi che si intende usare per perseguirli. Per quanto riguarda la presenza di armi nucleari in Europa nel 1999 il Concetto strategico definiva la loro presenza “un essenziale legame politico e militare tra i membri nord-americani ed europei” e nel 2007 il Gruppo di pianificazione nucleare della Nato ne riaffermava l’importanza.
Ma l’articolo 5 può essere invocato se vi fosse un attacco prolungato ai sistemi di informazione, comunicazione o controllo di infrastrutture critiche? Un attacco cibernetico deve essere concepito come attacco armato? Hillary Clinton ha affermato in febbraio che in un mondo globalizzato un attacco informatico ad una nazione deve essere considerato come un attacco a tutto il pianeta.

Relazione dei Consiglieri del Gruppo strategico di STRATCON 2010 circa il
dibattito sul nuovo Concetto strategico NATO e sulla divisione all'interno della NATO per il ritiro delle attuali armi nucleari in Europa.
NATO’s Nuclear Policy in 2010: Issues and Options
http://www.acus.org/files/publication_pdfs/403/NATONuclearPolicy_SAGIssueBrief.pdf

La NATO deve sottolineare la centralità del controllo degli armamenti.

Secondo Martin Butcher del movimento Pugwash, il compito degli alleati della NATO dovrebbe essere quello di non perdere l'opportunità di utilizzare il riesame del Concetto strategico per rafforzare il ruolo di controllo degli armamenti, la non proliferazione nucleare e il disarmo.
NATO Needs to Emphasise the Centrality of Arms Control
http://www.isis-europe.org/pdf/2010_artrel_448_esr48-nato-arms-control.pdf

Ma quanto ci costa la NATO in termini economici? E soprattutto a chi serve?
NATO military expenditure on personnel and equipment, 1999–2008
http://www.sipri.org/research/armaments/milex/resultoutput/nato/?searchterm=NATO

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