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Questi sono i missili che Zelensky vorrebbe lanciare sul territorio della Russia

La tecnologia italiana di Leonardo nei missili Storm Shadow

Erroneamente definiti "missili franco-tedeschi", gli Storm Shadow contengono importanti componenti italiane per la guida di precisione e il riconoscimento degli obiettivi. Anche l'Italia avrebbe fornito questi missili all'Ucraina secondo quanto dichiarato dal Regno Unito.
15 settembre 2024
Redazione PeaceLink

Progettato negli anni '90 e in uso dal 2003, Storm Shadow (Presagio di tempesta) viene prodotto dal consorzio europeo Mbda, sigla che include la francese Matra (ex Aerospace), la britannica British Aerospace (Bae) Dynamics e l'italiana Alenia, con un 25% di share di Leonardo. Questo si legge sull'ANSA.

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L'industria militare italiana partecipa alla realizzazione del missile Storm Shadow, noto anche come SCALP-EG (Système de Croisière Autonome à Longue Portée - Emploi Général), attraverso la collaborazione con MBDA, un consorzio europeo di produzione di missili. MBDA è una joint venture che coinvolge aziende di difesa di diversi paesi, tra cui l'italiana Leonardo S.p.A. (ex Finmeccanica), insieme alla britannica BAE Systems e alla francese Airbus.

Il missile Storm Shadow è un'arma aria-superficie a lungo raggio, progettata per colpire obiettivi ad alta precisione, come bunker o strutture fortificate. La partecipazione italiana si concentra soprattutto sul contributo tecnologico e industriale nell'ambito di progetti europei condivisi.

Quali componenti italiani sono contenuti negli Storm Shadow?

Le componenti italiane del missile Storm Shadow provengono principalmente da Leonardo S.p.A., uno dei partner chiave del consorzio MBDA. Anche se i dettagli specifici delle singole componenti non sono sempre resi pubblici per motivi di riservatezza industriale e di sicurezza, l'Italia ha contribuito a vari aspetti tecnologici e industriali del progetto.

Alcuni dei contributi italiani potrebbero includere:

  1. Sistemi di guida e controllo: Leonardo è specializzata nello sviluppo di sistemi elettronici avanzati per la difesa, tra cui sensori, avionica e sistemi di guida. È possibile che componenti come i sensori per la navigazione o i sistemi di controllo di volo siano di origine italiana.

  2. Elettronica e software: Leonardo ha competenze nel settore dell'elettronica e dei software per la difesa, che potrebbero essere stati utilizzati per i sistemi di guida autonomi o per l'elaborazione dati all'interno del missile.

  3. Compositi strutturali: L'Italia, tramite Leonardo e altre aziende subappaltatrici, potrebbe contribuire alla realizzazione di parti strutturali in materiali avanzati, come i compositi leggeri che migliorano l'aerodinamica e la resistenza del missile.

  4. Collaborazione logistica e produzione: La partecipazione italiana potrebbe includere anche la produzione di componenti o sottosistemi attraverso strutture di Leonardo, contribuendo alla catena di approvvigionamento e alla logistica del progetto.

Questa collaborazione tra Italia e altri paesi europei riflette il carattere multinazionale della produzione e dello sviluppo di armamenti complessi come lo Storm Shadow, in cui le competenze di diversi partner si combinano per creare un prodotto finale sofisticato.


In che modo le tecnologie Electro Optics and InfraRed (EO/IR) di Leonardo svolgono un ruolo cruciale nella realizzazione di missili come gli Storm Shandow?

Le tecnologie Electro Optics and InfraRed (EO/IR) di Leonardo svolgono un ruolo fondamentale nella realizzazione di missili come gli Storm Shadow. Questi sistemi EO/IR sono cruciali per la precisione del missile, poiché contribuiscono alla guida autonoma e al riconoscimento degli obiettivi. Grazie a sensori avanzati, il missile è in grado di identificare e tracciare bersagli anche in condizioni difficili, come scarsa visibilità o in ambienti complessi. La capacità di guida di precisione è essenziale per minimizzare i danni collaterali e massimizzare l'efficacia del sistema d'arma.

Le tecnologie Electro Optics and InfraRed (EO/IR) di Leonardo, utilizzate nei missili come lo Storm Shadow, offrono una combinazione di sensori ottici ed infrarossi che migliorano la capacità di acquisizione e tracciamento degli obiettivi. Ecco alcuni dettagli su come queste tecnologie sono applicate:

1. Sensori Infrarossi (IR)

  • Funzionamento: I sensori IR rilevano la radiazione termica emessa dagli oggetti, anche in assenza di luce visibile. Questo consente al missile di individuare obiettivi nascosti, fortificati o mimetizzati, sia di giorno che di notte.
  • Vantaggi: I sensori infrarossi migliorano la capacità del missile di distinguere il bersaglio dal terreno circostante, rendendo più difficile per l'avversario nascondersi o camuffarsi. Inoltre, aiutano a mantenere l'accuratezza durante la fase terminale dell'attacco, assicurando che il missile colpisca esattamente il punto previsto.

2. Sensori Elettro-ottici (EO)

  • Funzionamento: I sensori EO utilizzano telecamere ad alta risoluzione per catturare immagini dettagliate dell'ambiente circostante. Questi sensori lavorano insieme ai sensori IR per fornire una visione completa dello scenario operativo.
  • Guida di precisione: Il sistema elettro-ottico permette di confrontare in tempo reale le immagini acquisite con quelle presenti nel database del missile, consentendogli di riconoscere e colpire il bersaglio con estrema precisione.
  • Adattabilità: Questi sensori possono operare in diversi spettri di luce (visibile e vicino infrarosso), garantendo una capacità di rilevamento ottimale anche in condizioni meteorologiche avverse o di scarsa visibilità.

3. Funzione di tracciamento e guida terminale

  • Le tecnologie EO/IR di Leonardo permettono un miglioramento della fase finale dell'attacco. Una volta che il missile si avvicina al bersaglio, i sensori EO/IR guidano il sistema con grande accuratezza, sfruttando la capacità di identificare in modo autonomo e preciso il bersaglio. Questo è essenziale soprattutto quando il missile si trova a dover colpire strutture ben protette o obiettivi mobili.

4. Integrazione con i sistemi di navigazione

  • Oltre alla guida autonoma tramite i sensori EO/IR, queste tecnologie lavorano in sinergia con altri sistemi di navigazione, come il GPS o il sistema inerziale, garantendo che il missile rimanga sulla rotta corretta fino al momento dell'impatto. Questa capacità aumenta ulteriormente l'accuratezza e l'efficacia del sistema d'arma.


    Ecco alcuni ulteriori dettagli e approfondimenti 

    1. Tecnologia EO/IR di Leonardo: un Sistema Multispettrale

    • I sistemi EO/IR lavorano su più spettri elettromagnetici, inclusi il visibile, il vicino infrarosso (NIR) e l’infrarosso a onde medie (MWIR) e lunghe (LWIR). Questa capacità multispettrale permette al missile di operare efficacemente in una vasta gamma di condizioni ambientali e operative. Ad esempio:
      • Nel visibile: la telecamera EO cattura immagini nitide che aiutano a identificare e classificare visivamente gli obiettivi.
      • Nel vicino infrarosso (NIR): consente di rilevare fonti di calore con maggiore dettaglio rispetto alla luce visibile.
      • Nell'infrarosso medio e lungo (MWIR e LWIR): le telecamere a infrarossi rilevano le firme termiche emesse dagli obiettivi, permettendo di distinguerli anche in condizioni di oscurità totale o maltempo.

    2. Funzionalità di Identificazione dei Bersagli

    • Autonomia e precisione: I sistemi EO/IR forniscono al missile la capacità di cercare, riconoscere e colpire bersagli in modo autonomo. Una volta che il missile è stato lanciato, può utilizzare il suo sistema di guida EO/IR per adattarsi in tempo reale alle variazioni del campo di battaglia, correggendo la rotta o modificando l'angolo d'attacco per garantire la massima precisione. Questo è fondamentale per colpire strutture fortificate, bunker o obiettivi nascosti, come nel caso di missioni anti-bunker in cui lo Storm Shadow eccelle.
    • Confronto con immagini pre-registrate: I missili come lo Storm Shadow sono dotati di mappe e immagini digitali delle aree bersaglio, spesso ottenute da satelliti o droni prima della missione. Durante il volo, i sensori EO/IR confrontano in tempo reale le immagini acquisite con quelle nel database per garantire che il bersaglio venga identificato correttamente.

    3. Guida e Correzione del Volo

    • I sistemi EO/IR non solo identificano il bersaglio, ma contribuiscono attivamente alla guida terminale del missile. Una volta che il missile si avvicina all'obiettivo, i sensori a infrarossi possono correggere la traiettoria per adattarsi alle variazioni nelle condizioni di volo o nelle manovre difensive del bersaglio. Questa capacità di correzione in tempo reale riduce drasticamente le probabilità di mancare il bersaglio, anche quando questo è mobile o ha implementato contromisure elettroniche.
    • Ridondanza con altri sistemi: In combinazione con altri sistemi di navigazione, come il GPS e il sistema di guida inerziale, i sensori EO/IR offrono una ridondanza critica. Se il segnale GPS viene disturbato o oscurato (come può accadere in scenari di guerra elettronica), il missile può continuare a utilizzare i sensori EO/IR per navigare e colpire il bersaglio.

    4. Resilienza contro le contromisure

    • Sistemi anti-jamming e anti-mascheramento: Uno dei vantaggi delle tecnologie EO/IR è la loro capacità di resistere alle contromisure elettroniche nemiche. Se un avversario tenta di disturbare il sistema GPS o di lanciare contromisure per confondere i radar, i sensori ottici e infrarossi non sono facilmente disturbati da questi metodi e possono comunque rilevare, tracciare e colpire il bersaglio con precisione.
    • Protezione contro camuffamenti: Molti obiettivi militari nemici utilizzano camuffamenti o tentano di nascondersi dietro strutture civili per evitare di essere colpiti. Tuttavia, i sistemi EO/IR possono rilevare differenze sottili nelle firme termiche o nei materiali utilizzati, rendendo difficile ingannare il missile anche con l'uso di sofisticati sistemi di occultamento.

    5. Efficienza Operativa in Condizioni Estreme

    • I sistemi EO/IR di Leonardo sono progettati per funzionare in condizioni operative estreme, come temperature elevate, polvere, sabbia, pioggia, neve o nebbia. Questa affidabilità operativa è fondamentale per garantire che il missile possa essere impiegato in qualsiasi teatro di guerra, indipendentemente dalle condizioni ambientali. Questo rende lo Storm Shadow una scelta eccellente per missioni a lungo raggio e in ambienti complessi.

    6. Integrazione nei Sistemi di Difesa Aerea e Navale

    • Sebbene lo Storm Shadow sia un missile aria-superficie, tecnologie simili EO/IR sviluppate da Leonardo vengono integrate anche in sistemi navali e di difesa aerea, potenziando la capacità di rilevare e tracciare obiettivi aerei o missilistici. Questa sinergia tra piattaforme garantisce che le forze armate possano utilizzare le tecnologie EO/IR in modo versatile, sia per l'attacco che per la difesa.

    In conclusione, le tecnologie EO/IR di Leonardo sono fondamentali non solo per la precisione e l'efficacia operativa di missili come lo Storm Shadow, ma anche per garantire che tali armi siano resilienti in condizioni di guerra moderna. La capacità di rilevare, tracciare e colpire bersagli con precisione in situazioni difficili è un vantaggio cruciale che queste tecnologie forniscono.

 

Fonte: ChatGPT 4.o

Cosa c'è di italiano nel missile Storm Shadow

Leonardo ha fornito il cercatore a infrarossi (IR) per il missile Storm Shadow, uno dei missili aria-superficie a lungo raggio più avanzati utilizzati in ambito militare. Il cercatore IR sviluppato da Leonardo è fondamentale per la guida di precisione del missile, consentendo il riconoscimento degli obiettivi in condizioni operative complesse, come scarsa visibilità o contromisure nemiche. La capacità di rilevamento garantisce che lo Storm Shadow possa colpire con estrema precisione obiettivi fortificati e nascosti, aumentando l'efficacia complessiva del sistema d'arma.

Grazie alla lunga esperienza e ai progressi nelle tecnologie EO/IR, Leonardo ha contribuito in modo cruciale alla realizzazione di uno dei missili più letali e affidabili utilizzati da varie forze armate in tutto il mondo.

Quella che segue è la traduzione della pagina web https://uk.leonardo.com/en/electronics/seekers
Storm Shadow

Seekers - Leonardo

Leonardo è un fornitore leader mondiale di cercatori elettro-ottici (EO) per i produttori di missili, con oltre cinque decenni di esperienza nella ricerca, sviluppo e produzione di questa capacità.

Sin dallo sviluppo del primo cercatore EO europeo per il missile Martel negli anni '70, l'azienda si è affermata come un centro di eccellenza per la progettazione e/o produzione di cercatori innovativi per clienti in tutto il mondo, inclusi Regno Unito, Stati Uniti, Europa e Medio Oriente. Tra i programmi realizzati figurano il cercatore IR per il missile Storm Shadow, il cercatore IR per il missile Javelin e il cercatore I2R per il missile Sea Venom/ANL.

Abbiamo sviluppato le nostre tecnologie di cercatori e le relative capacità per operare in un'ampia gamma di requisiti, adeguati per operazioni anti-aeree e anti-superficie. Mentre la tecnologia di guida di precisione consente ai cercatori di garantire l'affidabilità delle armi, i recenti progressi di Leonardo nelle tecnologie dei cercatori EO hanno fornito l'opportunità di sviluppare capacità di rilevamento duali e multi-modali all'interno di un singolo cercatore missilistico.

Progettazione e produzione Storm Shadow

Dal nostro centro di eccellenza per le attività relative ai cercatori missilistici a Basildon, gli specialisti di Leonardo lavorano a stretto contatto con i clienti sin dalla fase iniziale di definizione dei requisiti – concentrandosi sulla configurazione ottimale del cercatore, in cui sia i costi che le prestazioni vengono calcolati con precisione – fino alla fase di sviluppo, produzione e prove.

Inoltre, il sito di Leonardo a Southampton ospita, sin dagli anni '50, la produzione di rilevatori a infrarossi. Oggi, presso questa sede, lavorano circa 400 persone impegnate nella progettazione, sviluppo e produzione di diverse tecnologie chiave per il settore aeronautico e marittimo.

Tutte queste attività e processi sono supportati dalla leadership di Leonardo nella ricerca sui materiali, componenti e tecnologie dei sensori, utili per soddisfare i rigorosi requisiti dei futuri sistemi di cercatori.

Crescita delle esportazioni attraverso il trasferimento di tecnologia

Come azienda globale, Leonardo riconosce l'importanza e il valore generato dal trasferimento di tecnologia nello sviluppo di opportunità commerciali reciprocamente vantaggiose. Cerchiamo attivamente questo tipo di collaborazione in tutto il mondo.

Per approfondimenti

Cosa dicono Cgil, Cisl e Uil su Leonardo spa e su questi missili 

I sindacati chiedono una maggiore partecipazione di Leonardo in MBDA. MBDA sviluppa e produce una vasta gamma di missili per tutte le forze armate: terra, mare e aria. È responsabile di alcuni dei sistemi missilistici più avanzati a livello globale, come il missile Storm Shadow.

Leonardo, ecco quanto vale Mbda, che fornisce i missili a Kiev. Putin si rifarà sull’Italia?

Da partecipata in vendita in tempo di pace ad asset strategico in tempo di guerra: è l’evoluzione di Mbda, la joint venture tra i principali operatori al mondo nel settore missilistico che vede come azionisti l’italiana Leonardo (25%), la britannica Bae Systems (37,5%) e il big europeo dell’aviazione, Airbus (37,5%). Le ipotesi di una vendita, che sarebbe stata seguita da un rafforzamento di Leonardo della quota in Atr (il consorzio che produce gli aerei regionali), era balenata nel 2016, durante la gestione dell’allora amministratore delegato, Mauro Moretti. Erano circolate anche valutazioni, decisamente discordanti, da parte delle banche d’affari per il 25% detenuto dall’ex Finmeccanica: si oscillava da 700 milioni a 1,5 miliardi di euro.

Continua qui l'articolo di Angela Zoppo.

L'Italia coinvolta nella fornitura dei messili Storm Shadows all'Ucraina

Anche l’Italia, insieme al Regno Unito e alla Francia, ha fornito all’Ucraina i missili da crociera Storm Shadow/SCALP EG, impiegati da diversi mesi imbarcati sui velivoli da combattimento Sukhoi Su-24M ucraini per colpire in profondità obiettivi nelle retrovie delle forze russe in Crimea e nei territori ucraini sotto il controllo di Mosca.

Lo ha dichiarato il ministro della Difesa britannico Grant Shapps, in visita agli stabilimenti britannici dell’azienda missilistica MBDA, citato da The Times e ripreso in Ucraina dall’agenzia di stampa UNN.

“Sono il Regno Unito, la Francia e l’Italia a posizionare queste armi per l’uso, in particolare in Crimea. Queste armi stanno facendo una differenza molto significativa” ha detto Shapps.

Continua su Analisi Difesa 

Questi missili sono stati già usati in Ucraina.

Note: Sono due le armi occidentali già in dotazione all'arsenale ucraino per le quali Kiev aspetta l'autorizzazione per colpire in profondità il territorio russo: i missili balistici americani Atacms e quelli da crociera europei Storm Shadow/Scalp, dei quali è dotata anche l'Italia, che fa parte del consorzio che li produce.

* ATACMS MGM-140 - Acronimo di Army Tactical Missile System, con Mgm che sta per missile guidato da lancio mobile e 140 che indica la gittata media, è un missile balistico tattico terra-terra a medio raggio a combustibile solido, lungo circa 4 metri, prodotto dall'americana Lockheed Martin, che arriva a una velocità di Mach 3 (tre volte la velocità del suono) per una gittata massima (a seconda dei modelli) di circa 300 km.
Viene utilizzato normalmente da un lanciatore multiplo mobile Himars.
Gli Atacms sono stati progettati negli anni '80 e sono entrati ufficialmente in funzione durante la prima Guerra del Golfo del 1991. Portano testate capaci di penetrare armature pesanti o edifici solidi e bunker, e anche testate a frammentazione, per obiettivi più diffusi. Con gli Atacms sono già stati colpiti obiettivi in Crimea.

* STORM SHADOW/SCALP - E' un missile strategico da crociera lanciato da un aereo in volo, capace di eludere le difese nemiche volando a quota bassissima, anche di pochi metri, a velocità appena subsonica, con una gittata fino a 560 km (fino a 250 nelle versioni per esportazione). Porta una testata convenzionale da 450 kg in grado di penetrare e distruggere bunker, edifici di comando, strutture pesanti o piste di aeroporti. Progettato negli anni '90 e in uso dal 2003, Storm Shadow (Presagio di tempesta) viene prodotto dal consorzio europeo Mbda, sigla che include la francese Matra (ex Aerospace), la britannica British Aerospace (Bae) Dynamics e l'italiana Alenia, con un 25% di share di Leonardo. In francese il missile da crociera è denominato Scalp, acronimo di Système de Croisière Autonome à Longue Portée (Sistema da crociera autonomo a lunga gittata).
Nel maggio del 2023 prima il Regno Unito e poi la Francia annunciarono l'inizio dell'invio di Storm Shadow/Scalp a Kiev come contropartita ai missili ipersonici e plananti russi. Il loro impiego è stato ufficializzato in varie occasioni, su obiettivi nel Donbass occupato dai russi e in Crimea. Nel settembre del 2023 questi missili colpirono il porto di Sebastopoli, in dicembre quello di Feodosia. Colpiti da questi missili cruise anche diverse navi della flotta del Mar Nero.

* ITALIA - Nonostante il ministro della Difesa Guido Crosetto avesse ventilato nel maggio scorso alla Camera la possibilità di togliere il segreto sugli armamenti ceduti all'Ucraina, il contenuto dei nove pacchetti di aiuti militari inviati dall'Italia a Kiev è tuttora coperto. Riguardo ai sistemi missilistici si sa che lo scorso anno è stato inviato, insieme alla Francia, un Samp-T, scudo aereo per proteggere dai bombardamenti i siti sensibili ucraini. I russi hanno poi comunicato di averlo distrutto. Quest'anno è stato annunciato l'invio di un secondo Samp-T: si tratta di quello rientrato a giugno dal Kuwait, ma il sistema necessita di pezzi di ricambio e aggiornamenti che ancora non sono conclusi. Sul fronte offensivo è stato l'ex ministro della Difesa inglese, Grant Shapps, a rivelare lo scorso aprile che l'Italia ha fornito a Kiev anche missili da crociera Storm Shadow/Scalp che possono colpire ad una distanza di 500 km, potenzialmente anche obiettivi in Russia dunque. Dalla Difesa non sono arrivate né conferme né smentite. Il caveat più volte sottolineato dai ministri italiani è quello che comunque le armi cedute non possono essere usate sul suolo russo

Fonte ANSA https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2024/09/13/atacms-e-storm-shadow-le-armi-a-lunga-gittata_2c2e3df9-b951-4b92-99b1-33a913570dc9.html

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