Invitiamo tutti e tutte a partecipare e a organizzare la partecipazione alla manifestazione
No riarmo: manifestazione a Roma il 21 giugno
Si svolgerà in occasione della settimana di mobilitazione europea Stop Rearm Europe dal 21 al 29 giugno. In quei giorni a L’Aja il vertice della Nato deciderà i dettagli del gigantesco piano di ulteriore riarmo deciso dall’Unione Europea.
16 maggio 2025
Stop Rearm Europe
FERMIAMO LA GUERRA
STOP REARM EUROPE
NO GUERRA, RIARMO, GENOCIDIO, AUTORITARISMO
manifestazione nazionale
a Roma
21 giugno 2025
ore 14:00

Manifestazione nazionale contro guerra, riarmo, genocidio, autoritarismo a Roma il 21 giugno 2025 alle ore 14:00.
E’ promossa da centinaia di reti, organizzazioni sociali, sindacali, politiche nazionali e locali che hanno aderito all’appello europeo Stop Rearm Europe. Si svolgerà in occasione della settimana di mobilitazione europea dal 21 al 29 giugno. In quei giorni a L’Aja il vertice della Nato deciderà i dettagli del gigantesco piano di ulteriore riarmo deciso dall’Unione Europea.
In un mondo a pezzi, l’Europa reale dichiara di volersi preparare alla guerra. Vuole preparare la cittadinanza e le nuove generazioni alla guerra. Mentre l’UE e il governo italiano continuano a partecipare e ad armare la guerra in Ucraina. E sono complici di Israele che si prepara all’invasione finale di Gaza e a portare a compimento il piano di eliminazione del popolo palestinese.
La maggioranza della popolazione italiana è contro la guerra, e ha diritto ad essere rappresentata.
La sicurezza di cui il mondo e il nostro paese hanno bisogno è sociale, climatica, democratica, comune. Ci opponiamo al sistema di guerra, alla corsa al riarmo, alla logica della geopolitica e dei blocchi culturali e militari, alla cultura di guerra che pervade tutto, alla militarizzazione delle coscienze, del sistema formativo e dell'informazione. Combattiamo razzismo, patriarcato, repressione che il militarismo porta con sé.
La manifestazione del 21 giugno sarà una convergenza di tanti soggetti, culture, identità. Tutte impegnate contro la guerra, per la pace, per la giustizia sociale e climatica, per i diritti, per la democrazia nel nostro paese. Sarà una manifestazione aperta, plurale, accogliente e convivente. Ciascuno con i propri appelli e contenuti, mettiamo in comune ciò che ci unisce. E’ l’inizio di un percorso di lungo periodo da fare insieme, per darci più forza.
Invitiamo tutti e tutte a partecipare e a organizzare la partecipazione alla manifestazione.
Costruiremo la manifestazione del 21 giugno con un percorso nazionale e locale che prevede:
- la partecipazione alla grande manifestazione nazionale del 31 maggio contro il decreto sicurezza promossa da A pieno regime
- il voto per i referendum dell’8 e il 9 giugno
- coinvolgimento dei comitati territoriali e coordinamento sui territori
- mobilitazione permanente per Gaza e la Palestina in questi giorni sempre più drammatici
- iniziative locali diffuse nel quadro della mobilitazione italiana ed europea
- ordini del giorno per gli Enti Locali sui temi della mobilitazione
- valorizzazione di appelli, vertenze e iniziative specifiche di aderenti e coordinamenti
- appelli del mondo della cultura, dell’informazione, della ricerca
- tutte le forme possibili di coinvolgimento delle persone e delle comunità locali
Invitiamo:
- ad aderire alla campagna europea e alla manifestazione del 21 giugno compilando il form sul sito: www.stoprearm.org
- a comunicare le proprie iniziative alla mail: stoprearmitalia@gmail.
com - a impegnarsi in tutti i modi per allargare le adesioni e organizzare la partecipazione a Roma
- a rilanciare in tutti i modi possibili la comunicazione
costruiremo un calendario con tutte le iniziative in tutta Italia (informazioni a breve).
Questo il testo in italiano dell’appello europeo:
"Ci opponiamo al piano europeo di spendere altri 800 miliardi di euro in armi. Saranno 800 miliardi rubati. Rubati ai servizi sociali, alla salute, all’educazione, alla costruzione della pace, alla cooperazione internazionale, alla transizione giusta e alla giustizia climatica. Sarà un regalo solo ai produttori di armi in Europa, negli USA e nel mondo.
Renderà la guerra più probabile, e il futuro più insicuro per tutti e tutte. Produrrà più debito, più austerità, più confini. Approfondirà il razzismo. Alimenterà il cambio climatico. Non abbiamo bisogno di più armi; non abbiamo bisogno di preparare altre guerre. Ciò di cui abbiamo bisogno è un piano completamente differente: sicurezza reale, sociale, ecologica e comune per l’Europa e per il mondo".
I promotori italiani della campagna europea Stop Rearm Europe sono:
Ferma il Riarmo (Sbilanciamoci, Rete Italiana Pace e Disarmo, Fondazione Perugia Assisi, Greenpeace Italia)
Arci
Attac Italia
Transform Italia
Gli aderenti italiani alla campagna europea Stop Rearm Europe e co-promotori della manifestazione del 21 giugno sono ad oggi 312, in continuo aumento. La lista degli aderenti italiani ed europei è qui (lista aggiornata periodicamente):
Articoli correlati
- I leader europei sull'Ucraina ai margini della scena mondiale
Puntavano sulla vittoria militare e ora sono sconfitti
In Alaska Putin ha camminato sul tappeto rosso ed è stato accolto con tutti gli onori da Trump, persino con un applauso. Quali insegnamenti possiamo trarre da questo clamoroso cambio di scena? Quali opportunità per il movimento pacifista?16 agosto 2025 - Alessandro Marescotti Yona Roseman, 19 anni: “Israele sta commettendo un genocidio e noi dobbiamo opporci”
Domenica prossima, 17 agosto, alle ore 10:00, al campo di arruolamento di Haifa, Yona Roseman, una ragazza di 19 anni di Haifa, rifiuterà di arruolarsi per protestare contro il genocidio a Gaza e probabilmente sarà processata e mandata in prigione.14 agosto 2025 - Mesarvot- Nell’ambito di un evento collaterale all’80esima Assemblea Generale dell’ONU
Presentata a New York la “Dichiarazione dei giovani per la Pace nel Mediterraneo”
Quest'articolo nasce da una conversazione con Giovanna Gagliardi, attivista/militante di “Un ponte per… “, Ong nata durante la prima guerra in Iraq per dare solidarietà umana e materiale alla martoriata popolazione civile, vittima dei bombardamenti su Baghdad degli USA e dei suoi Stati vassalli.14 agosto 2025 - Mauro Carlo Zanella Educhiamo i bambini alla pace, non alla guerra
Come si cerca di educarci alla guerra, sin da piccoli. Ora, in Ucraina, ancora di più.10 agosto 2025 - Mauro Carlo Zanella
Sociale.network