Niente referendum sul rischio atomico in Sardegna
CAGLIARI - L'Ufficio regionale del Referendum ha dichiarato inammissibile la richiesta di referendum consultivo sulla presenza in Sardegna di basi militari straniere con armamento nucleare. La decisione è stata pubblicata sull'ultimo Bollettino della Regione. La delibera è stata data dopo la comunicazione ricevuta dalla Cancelleria della Corte d'appello di Cagliari del 4 maggio scorso. Il referendum chiedeva: “Siete contrari alla presenza in Sardegna di basi militari straniere, comunque istituite, atte ad offrire punti di approdo e di rifornimento anche a navi e sommergibili a propulsione nucleare o con armamento nucleare?”.
Alla domanda i Sardi, però, non potranno rispondere così come accadde nel 1988 quando vennero indette consultazioni popolari sugli stessi quesiti. In quell'occasione il Governo sollevò un conflitto di attribuzioni: per consultazioni con quesiti relativi a materie non comprese nella sua competenza e cioè relativi a rapporti internazionali ed alla difesa della patria. All'epoca venne chiesto l'annullamento degli atti impugnati e la Coste Costituzionale accolse il ricorso del Governo ed annullò il Decreto del Presidente della Giunta regionale dichiarando che “non spettava alla Regione Sardegna indire i suddetti referendum”.
Ora l'Ufficio regionale ha ritenuto che il nuovo referendum, che tratta dello stesso argomento, sia inammissibile “per le stesse ragioni poste a fondamento della pronuncia della Corte Costituzionale”. Infatti anche dopo la riforma del Titolo V della parte seconda della Costituzione questi argomenti rimangono riservati alla legislazione esclusiva dello Stato.
http://www.lanuovasardegna.quotidianiespresso.it/giornalilocali/nuovasardegna/detail.jsp?idCategory=731&idContent=785022
si legge:
E' stata dichiarata inammissibile dall'Ufficio regionale del Referendum la richiesta di referendum consultivo sulla presenza in Sardegna di basi militari straniere con armamento nucleare. In particolare il quesito chiedeva: "Siete contrari alla presenza in Sardegna di basi militari straniere, comunque istituite, atte ad offrire punti di approdo e di rifornimento anche a navi e sommergibili a propulsione nucleare o con armamento nucleare?".
I Sardi non potranno rispondere alla domanda, così come accadde nel 1988 quando vennero indette consultazioni popolari sugli stessi quesiti. In quell'occasione il Governo sollevò un conflitto di attribuzioni e chiese l'annullamento degli atti impugnati. La Corte Costituzionale accolse il ricorso perché "non spettava alla Regione Sardegna indire i suddetti referendum".
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Altre informazioni
Si alza il grido contro le basi militari
http://www.sardegnaogginews.it/notizie.php?notizia=3392
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