Assolti i generali al processo per il poligono militare di Quirra perché "non c’è idonea prova che abbiano commesso il fatto contestato". Ma emergono danni sanitari, alterazioni irreversibili degli ecosistemi, mancata bonifica e una contaminazione diffusa riconducibile alle attività militari.
Abbiamo provato a fare una mappa delle basi militari su Internet. Su PeaceLink la stiamo costruendo e chiunque voglia collaborare può scrivere a volontari@peacelink.it in modo da segnalare nuove informazioni e basi da inserire
alla domanda se il mondo è un posto più pericoloso di quanto lo fosse durante la Guerra Fredda, ha risposto che stiamo vivendo una seconda età delle armi nucleari
Il popolo vicentino dice no alla costruzione di un nuovo accesso alla base militare per i mezzi pesanti.
A colloquio con un delegato del Coordinamento Cristiani per la Pace per ricostruire la storia di un movimento che difende il proprio territorio. E non solo.
Le lobby di aziende di forniture militari svolgono da sempre un ruolo fondamentale nella politica di difesa e di selezione degli apparati. D’altra parte tutta la politica della sicurezza porta con sé il concetto di salvaguardia degli interessi organizzati.
Il movimento per la pace, contro le guerre e il nucleare in Sicilia: per sognare terre libere da basi militari occorre leggere i territori e la loro storia.
Alla CMC di Ravenna, azienda leader della Lega delel Cooperative, i lavori per il nuovo megahangar dei velivoli senza pilota Global Hawk delle forze armate USA. La coop "rossa" si conferma uno dei principali contractor del Pentagono in Italia
20 ottobre 2010 - Antonio Mazzeo
Il verdetto della Corte Costituzionale restituisce la sovranità nazionale al paese
In un libro di Lanaro, le proteste contro la base militare dal Molin, il popolo multicolore della resistenza locale, i volti, le donne e le pignatte che hanno caratterizzato una lotta.
A Vicenza, contro la nuova Base Dal Molin, nasce un movimento interno alla Chiesa diocesana che esprime il proprio no alla guerra e alla militarizzazione.
Queste parole di Charles Michel sono pericolose e fuorvianti. Esempio lampante è la storia dell'antica Roma, spesso citata a sostegno del "si vis pacem, para bellum". I Romani usarono quel detto non per costruire la pace ma per imporre una storia costellata di guerre di conquista
Alla fine dell’Ottocento Francesco De Sanctis espresse una condanna di Guicciardini che, con il suo scetticismo e il suo disincanto pessimistico, era rinunciatario nei confronti della corruzione e della decadenza politica italiana. Era capace di comprenderne la portata nefasta ma ne poneva rimedio.
Presentate come strumenti di difesa della popolazione, sono diventate invece con il tempo il mezzo per combattere e sconfiggere i russi. E così le armi hanno accresciuto le perdite in termini di vite umane invece di ridurle, svolgendo un ruolo opposto a quanto dichiarato in origine.
Battaglioni di "partigiani russi" che combattono per Kiev hanno varcato la frontiera e dichiarano di aver occupato tre villaggi russi vicini al confine ucraino. Ma chi sono e che idee politiche hanno?
La guerra, gli scacchi, due sconosciuti che si affrontano in una partita a distanza
La storia si preannuncia toccante e potrà servire a stimolare dibattiti e passi in avanti nella risoluzione dei vari conflitti, piccoli e grandi, "if you want it"
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