Lettera al Sindaco di Taranto sull'Autorizzazione Integrata Ambientale

La Valutazione di Impatto Sanitario dell'ILVA non considera i lavoratori

Il Parere Istruttorio Conclusivo presenta molteplici carenze per cui si chiede di non procedere all'approvazione. Taranto è al primo posto per tumori di origine professionale ma non c'è una verifica dello stato di salute dei lavoratori. Inoltre manca il calcolo del Carbon Budget Residuo nazionale.
16 luglio 2025

Al Sindaco di Taranto

Dott. Piero Bitetti

Oggetto: Richiesta di rinvio della decisione sul PIC AIA ILVA per consentire la stesura di un parere sanitario completo, motivato e documentato

Gentile Sindaco,

alla vigilia della Conferenza dei Servizi prevista per domani, 17 luglio, chiamata ad approvare o non approvare il Parere Istruttorio Conclusivo (PIC) che contiene le oltre quattrocento prescrizioni della nuova Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) dell’ILVA, Le scriviamo per sottoporLe un appello urgente e motivato:

non consenta che la Conferenza di domani sia decisoria, ma richieda formalmente un rinvio, affinché Lei possa disporre del tempo necessario per redigere un parere sanitario ampio, aggiornato e fondato su una solida documentazione, concludendo con un parere negativo al PIC e corredandolo da una serie di prescrizioni puntuali.

Lei, in qualità di responsabile sanitario della città, ha la responsabilità e il dovere di motivare il Suo parere sulla base di dati completi e aggiornati, sia per la salute della cittadinanza che per quella dei lavoratori, oltre che per il rispetto degli impegni climatici internazionali, senza i quali gli impatti delle ondate di calore e gli eventi climatici estremi saranno devastanti, anche su Taranto, provocando un crescente numero di vittime.

Le evidenziamo di seguito le principali criticità che rendono improcedibile l’approvazione del PIC nelle attuali condizioni.

1. Salute dei lavoratori

  • La Valutazione di Impatto Sanitario (VIS) non considera i lavoratori, nonostante i dati INAIL 2024-2025 mostrino che Taranto è la prima provincia in Italia per patologie tumorali professionali: 107 casi registrati in 18 mesi, più di uno a settimana.
  • Il Registro dei lavoratori esposti a sostanze cancerogene, previsto per legge, non è stato acquisito né utilizzato a fini epidemiologici. È necessario richiederlo formalmente per verificare, con uno studio che non è stato fatto, lo stato di salute dei lavoratori.

2. Epidemiologia dei cittadini

  • Lo Studio Forastiere, che ha già dimostrato il nesso causale tra inquinamento ILVA ed eccessi di malattie, necessita di aggiornamento e di una disaggregazione dei dati quartiere per quartiere con i dati epidemiologici più recenti.
  • Manca un Osservatorio aggiornato della mortalità, previsto per legge, indispensabile per avere il polso della situazione soprattutto nei quartieri Paolo VI e Tamburi, i più colpiti. Il Comune dispone a tal fine di un qualificato ufficio statistico che in passato ha fornito una mappa dettagliata degli eccessi di mortalità nel quartieri più vicini alle emissioni inquinanti. Il Sindaco può chiedere di effettuare un aggiornamento trimestrale di questi dati. È può chiedere che parallelamente venga effettuato un aggiornamento almeno annuale di tutti gli studi epidemiologici su Taranto esigendo un riesame dell’AIA Ilva quando emergano criticità sanitarie di rilievo; questo al fine di far emergere le evidenze scientifiche e arrivare ad applicare la normativa sull’AIA che prevede anche il fermo degli impianti dell’area a caldo in caso di gravi e reiterati impatti inaccettabili sulla salute.
  • Non sono disponibili dati aggiornati e disaggregati sui bambini malformati e sui casi di leucemia pediatrica, nonostante la documentata presenza di un eccesso di tali patologie nelle Valutazioni di Danno Sanitario.

3. Wind Days e danni al neurosviluppo

  • Non è monitorato in real time l’effetto dei Wind Days (venti provenienti dall'area ILVA) su ricoveri e decessi, e non esiste una serie storica aggiornata che correli questi eventi con i dati sanitari più recenti. 
  • Non vi è alcuna valutazione dell’impatto degli inquinanti neurotossici (piombo, vanadio, ecc.) sul neurosviluppo dei bambini, sebbene studi epidemiologici abbiano evidenziato un deficit medio del quoziente intellettivo nei bambini di Taranto più vicini all’area industriale; di particolare importanza è affrontare il problema del nesso fra inquinamento neurotossico e i disturbi dello spettro autistico; le ricerche hanno evidenziato una maggiore incidenza dei casi di disturbi dello spettro autistico nell'area di Taranto e Statte rispetto al resto della provincia.

4. Trasparenza procedurale

  • Il PIC è riservato, cosa gravissima. Attualmente non risulta disponibile al pubblico, impedendo così alla cittadinanza e alla comunità scientifica di presentare osservazioni pertinenti e motivate.
  • Il gestore ha potuto presentare le proprie osservazioni, il pubblico no: un grave squilibrio procedurale e di potere di intervento.

5. Clima e mancato calcolo del Carbon Budget Residuo nazionale

  • La lettera inviata al Suo ufficio dal prof. Michele Carducci, uno dei massimi esperti internazionali di giustizia climatica, sottolinea che il PIC dell’AIA ILVA ignora completamente il mancato conteggio del Carbon Budget Residuo nazionale e non conteggia neppure le emissioni di CO₂, in violazione degli impegni climatici internazionali assunti dall’Italia.
  • Autorizzare oggi impianti a carbone senza considerare questi parametri espone l’AIA a profili di illegittimità.

Appello

Alla luce di tutto ciò, Le chiediamo di esercitare pienamente la Sua funzione di garante della salute pubblica, e di richiedere domani un rinvio della decisione sul PIC.
Questo rinvio è necessario per permetterLe di:

  • raccogliere i dati epidemiologici mancanti o non aggiornati;
  • elaborare un parere sanitario negativo, motivato da fatti documentati;
  • corredarlo di prescrizioni puntuali, vincolanti per la Conferenza dei Servizi, che affrontino in modo specifico le criticità sopra elencate.

Non è possibile, né accettabile, che un documento di tale rilevanza venga approvato in fretta e furia perché lo chiede il governo.

Confidiamo nella Sua sensibilità e nel Suo coraggio istituzionale per chiedere il tempo necessario e per porre la salute delle persone e l’interesse pubblico al centro di questa decisione.

Restiamo a disposizione per fornire tutta la documentazione utile e per collaborare alla definizione delle prescrizioni necessarie.

Con rispetto e con fiducia,


Alessandro Marescotti

Fabio Matacchiera

Annamaria Moschetti

Manifestazione in piazza della Vittoria a Taranto

Allegati

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