corteo

STOP ACCORDI CON ISRAELE! MANIFESTAZIONE REGIONALE A PALERMO

20 luglio 2025
ore 18:00 (Durata: 4 ore)

DOMENICA 20 LUGLIO - da Piazza Bologni a Piazza del Parlamento

Ore 18.00 concentramento piazza Bologni

Ore 19.00 partenza corteo

Ore 20.00 concerto "LA MUSICA CONTRO IL SILENZIO" Piazza del Parlamento

Il 20 Luglio ci troveremo di nuovo in piazza a Palermo, con una manifestazione regionale per chiedere l'interruzione degli accordi con Israele e per esprimere la nostra solidarietà incondizionata con la resistenza del popolo palestinese.

Perché mentre la striscia di Gaza viene ridotta in macerie, mentre le bombe prodotte in Occidente continuano a mietere vittime, mentre il popolo palestinese continua a resistere all'aggressione israeliana, non possiamo più assistere passivamente alla complicità delle istituzioni europee della coalizione Von Der Leyen, ma anche le istituzioni italiane e siciliane in questo genocidio, che avviene dall'altro lato del Mediterraneo, ma che attraversa la Sicilia a causa dell'occupazione del nostro territorio da parte dell'esercito statunitense che utilizza le basi militari NATO presenti sul suolo siciliano. 

Lo stato italiano a guida Giorgia Meloni continua a fornire armi, supporto e connivenza a Netanyahu nel portare avanti il progetto sionista di pulizia etnica del popolo palestinese, ma prosegue anche nell'affermazione dei piani di riarmo imposti dagli USA. Una scelta riconfermata dal rinnovo del memorandum militare Italia-Israele, nonché dai diktat della NATO di portare gli investimenti bellici fino al 5% del PIL, che si tradurranno in ingenti tagli alla spesa pubblica e al welfare nei prossimi 10 anni per acquistare e produrre armi. L’Italia sarà così l’unico grande Paese europeo a spendere più in armi che in istruzione, secondo i dati Eurostat. Un piano scellerato che prevede di triplicare gli investimenti in armamenti, mentre il sistema scolastico cade a pezzi, le università sono sottofinanziate e la dispersione scolastica resta tra le più alte d’Europa.

Questo non è progresso, è declino mascherato da sicurezza. Non è difesa, è sacrificio sociale per un’economia di guerra.

E allora basta silenzi, basta complicità! Il nostro compito è dire NO all'utilizzo della Sicilia come ingranaggio della guerra imperialista che oggi più che mai si esprime in tutto il Medio Oriente con il suo dispositivo coloniale fatto di morte distruzione e dominio. Il nostro dovere è alzare la voce contro questa fabbrica di morte, disertare la guerra che ci viene propinata come motore di rilancio economico e stare accanto a tutt3 coloro i quali, lavoratrici e lavoratori, si oppongono al traffico di armi e ai progetti di ricerca volti al genocidio e all’industria militare.

In questi mesi, la comunità palestinese "Voci nel Silenzio”, in sinergia con una serie di soggettività palermitane e non, ha intrapreso un percorso politico importante a Palermo, presentando all'Assemblea Regionale Siciliana un documento che rivendica i diritti fondamentali del popolo palestinese, tuttora negati. Il documento è stato trasformato in una mozione, che durante la discussione in aula è stata profondamente modificata e svuotata. Rendendola una mozione ipocrita e mortificante che dimostra appieno la distanza delle istituzioni dalla volontà popolare. Per questa ragione il corteo terminerà simbolicamente a Piazza del Parlamento, sede dell’ARS, dove si terrà un’ulteriore manifestazione in forma di concerto, “La musica contro il silenzio”, per denunciare il vuoto politico delle istituzioni e riaffermare la voce della solidarietà. Il governo siciliano deve prendere le distanze da tutto questo e interrompere le collaborazioni con Israele. Le basi NATO di Sigonella e del MUOS vanno smilitarizzate: stop agli accordi, fermiamo il genocidio!

Sappiamo che esistono e continuano a essere promossi rapporti, che spaziano dall'agricoltura all'alta tecnologia, dalla ricerca scientifica alle partnership commerciali con Israele. Ci viene detto che sono accordi di "sviluppo", di "innovazione". Questo non è il nostro sviluppo, questo non è il progresso per i territori siciliani, questo è solo il tentativo disperato del capitalismo di uscire dalla crisi da lui stesso generata. Il loro sviluppo è annegare i popoli nel sangue. La loro innovazione è distruzione e apartheid. 

È ora di spezzare queste catene di complicità. È ora che il governo siciliano assuma una posizione chiara, trasparente, coerente e di giustizia. È ora di esigere la sospensione immediata di ogni relazione e collaborazione con lo Stato di Israele, fino a quando non cesserà ogni violenza contro il popolo palestinese e non sarà garantito il suo diritto all'autodeterminazione.

Questo è solo un punto di partenza ma non basta, bisogna prendere esempio dalla resistenza del popolo palestinese e raccogliere il suo insegnamento. Cacciamo via dai territori Siciliani USA e NATO,  che li occupano con la forza per fare della Sicilia una fortezza militare al servizio delle loro politiche guerrafondaie. La solidarietà non è solo supporto morale, ma anche supporto concreto: dobbiamo fare la nostra parte. 

Partecipa, agisci, diffondi, Porta con te cartelli, bandiere palestinesi, unisciti alla mobilitazione a fianco della resistenza palestinese e per una Sicilia contro questa guerra imperialista che non ci appartiene.

Per maggiori informazioni:
Coordinamento regionale solidale con Gaza e Palestina
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