La Sesta Flotta Usa lascia l'Italia?
Gentile sig. Manisco, Bari 11 febbraio 2004
ho apprezzato il suo articolo su Liberazione (11 febbraio p. 3) circa l'abbandono, da parte della Sesta Flotta USA di Gaeta alla volta della Spagna a seguito del piano "modulare" di Rumsfeld... ma non mi sembra sia ancora tempo per cantar vittoria circa la riduzione delle servitù militari USA in Italia. Provi a consultare il sito di http://www.peacelink.it e si renderà conto di quanto le dico: una terza base militare Nato a Taranto a conduzione statunitense(!) per non parlare del porto di Brindisi che si scopre (governo D'Alema???) venduto nello scenario strategico militare per l'attracco di sommergibili a propulsione nucleare (Russi, Francesi e americani).gli ultimi governi italiani sono accomunati da una unica tendenza: svendere il meridione per lo stoccaggio di scorie nucleari (Murgia, Scanzano Jonico...) e una militarizzazione rampante.
Come rassegnarsi alla presenza nelle acque di Napoli della Enterprise...portaerei a propulsione nucleare? Dov'è finità la volontà del popolo italiano che si era dichiarato contro il nucleare sul territorio nazionale già nell'85? Possiamo chiamare tutto questo sviluppo? Il gen. C. Jean che si lascia andare ad "alte" considerazioni circa la dignità dei calabresi...e i meridionali che non avendo altra via d'uscita (grazie alla miopia dei tanti governi che si sono succeduti e che si sono lasciati andare alla privatizzazione e all'impero del mercato) si arruolano...vittime di un sistema iniquo e poi usati per funerali di stato e epopee di patria. Un sistema che ha bisogno di creare il nemico e la guerra per alimentarsi. Forse c'è da coniugare con maggiore determinazione e impopolarità la strada della condivisione e della nonviolenza che ci porta all'etica della responsabilità nei riguardi di ogni persona esistente al mondo per garantirgli il diritto all'esistenza (no alla privatizzazione dei beni comuni e dei servizi!!!). Ad un male strutturale si risponde con una virtù strutturale.
Mi perdoni, sono alcuni pensieri buttati giù d'impeto, solo per aiutarci ad uno sguardo più globale e più giusto.
Buon lavoro... al sevizio degli uomini e delle donne di tutta la terra.
p. Michele Stragapede
comboniano- Bari
jubilmolfetta@yahoo.it
Articoli correlati
Il terrorismo di destra è stato supportato da uomini collegati alla Nato e della CIAUna regia "atlantica" dietro la strage di Bologna del 1980
La sentenza parla di "cornice piduista" in una "prospettiva politica atlantista". Oltre al ruolo di Licio Gelli nella strage emerge infatti quello di Federico Umberto D’Amato, amico di Cossiga e affiliato alla P2, e già rappresentante del Ministro dell’Interno nel Comitato di Sicurezza della Nato.27 ottobre 2025 - Alessandro Marescotti
Un'analisi critica dell'episodio dello scorso 19 settembreI Mig-31 russi hanno violato lo spazio aereo dell'Estonia?
Una importante agenzia stampa ha riportato che "i Mig-31 hanno sorvolato la capitale Tallin per 12 minuti prima che jet italiani fossero inviati a intercettarli". Ma i Mig-31 non hanno volato sulla capitale estone. Le cose sono andate diversamente e abbiamo scoperto cose molto interessanti. Eccole.28 settembre 2025 - Alessandro Marescotti
I chiarimenti tecnici che ogni giornalista può chiedere a ChatGPTAnche gli aerei Nato volano con i transponder spenti?
In questi giorni abbiamo letto che i piloti militari russi spengono i transponder e non comunicano i piani di volo. Il trasponder è un dispositivo che consente l'identificazione di un aereo. E' obbligatorio che sia acceso negli aerei civili mentre gli aerei militari lo tengono generalmente spento.27 settembre 2025 - Redazione PeaceLink
Ucraina tra legittima aspirazione all’indipendenza ed etnonazionalismo
Leopoli, per quanto possa sembrare strano è una città molto frequentata da turisti che fanno foto e selfie davanti alle chiese e alle piazze più belle. Ci sono anche diversi musei e tour organizzati, birrerie, ristoranti e locali sono affollati, (molti sono “italiani”: “Limoncello” e “Celentano”).30 luglio 2025 - Mauro Carlo Zanella
Sociale.network