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Cosa accade quando non si inserisce il costo dell'energia nel paniere dell'inflazione

17 novembre 2006
Beatrice Pirisi


Tariffe. Bonelli: contro aumenti subito svolta su energia
“Gli aumenti per le bollette della luce e del gas evidenziano la necessità non più rinviabile di un piano energetico nazionale che spezzi la dipendenza dal petrolio e che punti tutto sulle rinnovabili, l'innovazione, l'efficienza e la lotta agli sprechi". Lo dice il capogruppo dei Verdi alla Camera, Angelo Bonelli, commentando i dati di Federconsumatori. "Pannelli solari obbligatori sui nuovi edifici e gli impianti industriali, finanziamenti per lo sviluppo dell'idrogeno e dei carburanti puliti, lotta ai monopoli, difesa dei consumatori e incentivi verdi per le imprese – ha aggiunto Bonelli - Sono questi i temi prioritari per un vero cambio di marcia sulle politiche energetiche del nostro paese". "I gravi aumenti registrati dalla Federconsumatori sono figli di un sistema industriale vecchio e inadeguato, che va decisamente innovato: su queste priorità i Verdi sono fortemente impegnati affinche il governo dell'Unione possa marcare una fortissima discontinuità con il centrodestra. Solo così – ha concluso Bonelli - sarà possibile sventare un nuovo salasso per le tasche dei cittadini".


Energia. De Petris: Italia in ritardo, necessaria svolta sulle rinnovabili
“L’investimento nella riduzione dei consumi energetici e nello sviluppo delle fonti rinnovabili può essere uno straordinario fattore di competitività per l’economia del Paese e la crescita dell’occupazione. Su questo tema attendiamo un forte impegno del Governo, in grado di voltare pagina rispetto ai ritardi dell’Italia nel rispetto del Protocollo di Kyoto.” Lo afferma Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo nelle Commissioni Ambiente ed Agricoltura, che ieri ha partecipato alla riunione delle Commissioni congiunte Ambiente-Attività produttive, in occasione dell'avvio dell’esame in Senato dei provvedimenti in materia di energia. “Il cambiamento climatico – dichiara la senatrice - rappresenta una minaccia concreta per il nostro Paese, con un territorio fortemente soggetto alla desertificazione, al dissesto idrogeologico ed una agricoltura che rischia la delocalizzazione per alcune delle colture più tipiche dell’area mediterranea.” “In questo situazione – prosegue De Petris – è un errore continuare a destinare alla termodistruzione dei rifiuti risorse pubbliche preziose per lo sviluppo delle energie rinnovabili e mantenere gli attuali limiti all’installazione del solare fotovoltaico.” “Anche nel settore delle biomasse – conclude l’esponente dei Verdi – ci sono grandi potenzialità da valorizzare. E’ necessario incentivare la filiera del legno, l’impiego a fini energetici dei residui agricoli, zootecnici e forestali e l’utilizzo dell’olio vegetale puro come carburante, nell’ambito di progetti di filiera corta in grado di favorire la crescita di distretti agroenergetici, con opportunità concrete di reddito per gli imprenditori agricoli.”


Primo trimestre 2006 costo energia € 0,0789
Secondo trimestre 2006 costo energia € 0,0827
Terzo trimestre 2006 costo energia € 0,0933
In 9 mesi il costo dell'energia è aumentato del 22,9%!

Niente male vero? Ma il costo dell'energia non è nel paniere dell'inflazione? e come mai l'inflazione è del 2,8%?

Stasera la notizia di un ulteriore aumento dell’energia elettrica. L’Enel negli ultimi mesi si è impegnata a regalare tre lampade a risparmio energetico a persona iniziativa utile per chi ancora non le conosceva o non aveva mai osato comprarle per via del prezzo altissimo... ma anche queste lampadine si possono rompere o bruciare e ricomprarle può essere (economicamente ) difficile. I Verdi parlano di impegnarsi ma intanto il loro spessore nei media sull’argomento è poco visibile e non ha effetto…ne parlano più gli Artisti e i programmi su tv particolari, come Mtv... che ha dedicato uno spazio all’incontro avvenuto a San Rossore, con la presenza di Piero Pelù, l’argomento era appunto l’uso di fonti di energia rinnovabile in modo da avere ed usare energia elettrica pulita, prodotta dal vento, dall’acqua e dal sole invece che dal petrolio, dal carbone e dal gas.

C’è stato un riconoscimento da parte del Governo per una ditta che si occupa di fornire tale energia, una specie di aiuto..non ricordo bene ...ma sicuramente ci sono altre aziende, di certo ce n’è una con sede a Milano e penso che il Governo dovrebbe affrontare un piano serio per contribuire a spiegare ai cittadini cosa può significare cambiare la fornitura elettrica da quella attuale ad una rinnovabile. Per quest’anno solo le aziende possono effettuare il cambio ma dal prossimo anno potranno farlo anche i privati e sarebbe una bella cosa se attraverso i media il governo si impegnasse a divulgare quest’opportunità pubblicizzando non solo il perché ed in che modo ma riuscendo a contribuire con iniziali sgravi fiscali e/o incentivi a chi cambiasse dalle fonti di energia a perdere a quelle rinnovabili.

Anche GreenPeace incentiva l’uso e pertanto il comprare di elettrodomestici di classe A+++ o A+ e di lampade a basso consumo che però potrebbero trovare l’ottimale in un ribasso del costo dell’energia elettrica. Attualmente l’energia prodotta da fonti rinnovabili è più cara rispetto a quella a perdere e pertanto è più difficile decidersi di passare all’una piuttosto che passare all’altra.Cos’è..bisogna aspettare un aumento stratosferico dell’energia a perdere in modo che quella rinnovabile sia economicamente competitiva? Mi sembra esagerato e controproducente. Possibile che i Verdi ed il Governo non possino impegnarsi di più in vista della liberalizzazione del prossimo anno per i privati e di quest’anno (ormai al termine )per le aziende? Rendere più visibile la cosa. Inoltre per quanto riguarda le Biomasse..il combustibile naturale denominato pellets non rientra(non è neppure nominato nella legge sui combustibili Bio) nelle masse biocombustibili e pertanto non ha diritto a nessuna agevolazione..nel resto d’Europa invece è considerato un combustibile Eco ed ha tutte le agevolazioni del caso per il consumatore. A quando il nostro attuale Governo si deciderà a rivedere alcune norme che danneggiano l’Ambiente? L’Italia è al terzo posto in Europa per emissioni di CO2.

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