Italia bocciata in ambiente:ventotto condanne europee
23.12.04
Incoerenza delle politiche energetiche, devastanti condoni edilizi, aree protette commissariate e senza fondi e ben 28 procedure d'infrazione attualmente in corso nei confronti dell'Italia per violazione o mancato recepimento delle direttive comunitarie. E' un vero disastro il bilancio 2004 presentato ieri a Roma dal Wwf e dal titolo "la politica ambientale del governo Berlusconi".
Un dossier su ambiente e salute mai così nero. «Il 2004 è stato caratterizzato da provvedimenti estremamente negativi culminati con la Legge delega in materia ambientale appena approvata» afferma Gaetano Benedetto, Direttore aggiunto Wwf, che aggiunge: «Il Governo Berlusconi conferma un'impostazione della tutela dell'ambiente tutta asservita all'economia. E intanto assistiamo attoniti ad una ripresa di costruzioni e trasformazioni territoriali che, aggiunte a sanatorie, condoni, concessioni demaniali e opere pubbliche dalla discutibile utilità, stanno cambiando i connotati del Bel Paese».
Il rapporto non regala nulla stilando una lunga e fitta lista di denunce. Punto di partenza l'ennesimo condono edilizio, il terzo in meno di venti anni per gli abusi compiuti fino al marzo 2003. L'approvazione del decreto, denuncia l'associazione ambientalista, ha innescato «un meccanismo micidiale per la devastazione del territorio». Sotto accusa anche la sanatoria paesaggistica che permette di estinguere i reati di violazione dei vincoli paesaggistici commessi entro il 30 settembre 2004.
Passi indietro anche per quanto riguarda aree protette e gestione delle opere pubbliche. Negli ultimi 4 anni - denuncia il Wwf - i fondi erogati dallo Stato per la salvaguardia dei parchi sono diminuiti di 4 milioni di Euro: da 62,5 milioni di Euro nel 2001 a 57,8 del 2005, nonostante l'istituzione di 8 nuovi parchi nazionali. Su 23 parchi nazionali istituiti, inoltre, 8 non hanno Presidente e 6 sono commissariati senza nessuna giustificazione di emergenza. Difficoltà e ritardi nella gestione della Rete Natura 2000, il sistema interconnesso di aree naturali che l'Ue prevede a tutela della biodiversità, e che coprirebbe il 17% della superficie nazionale.
Violazioni anche sul fronte climatico. L'Italia continua ad aumentare le emissioni di gas serra - nel 2003 la produzione di C02 è stata di oltre il 9% superiore a quella del 1990 - allontanandosi dall'obiettivo fissato dal Protocollo di Kyoto di una riduzione del 6,5%. Drammatico infine il settore rifiuti, per il quale l'Italia non ha ancora recepito le direttive su acque e carburanti che inaspriscono le disposizioni del '98 sui limiti di zolfo.
Un disegno ambientale, quello descritto dal Wwf, che contribuisce solo a creare, come più volte sottolineato in conferenza stampa, un grave scollamento dalla legislazione europea su tutti i principali temi ambientali. «L'Italia ha conquistato la maglia nera delle procedure d'infrazione a livello comunitario - dichiara Gianfranco Amendola, magistrato e Consigliere nazionale Wwf - nessun paese ha collezionato infatti tante condanne in poco tempo. Siamo anche recidivi perché facciamo leggi in contrasto con le sentenze che giá ci hanno condannato. È cosi che l'Italia vuole stare in Europa?».
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