Celebrando i 70 anni dell'Unione europea

Ursula Hirschmann

Ricordiamo Ursula Hirschmann, madre fondatrice degli Stati Uniti d'Europa. Dovette sfuggire a una doppia persecuzione, in quanto ebrea e antinazista. Insieme ad Altiero Spinelli ha prefigurato una federazione europea dotata di un Parlamento eletto a suffragio universale e di un governo democratico
14 maggio 2020

Ursula Hirschmann

Qualche giorno fa abbiamo celebrato i 70 anni dell'UE, nata CECA (Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio) con i Trattati di Parigi del 1951, in seguito alla celebre Dichiarazione di Robert Schuman del 9 maggio 1950.

Non deve sfuggire, però, che il progetto di un Europa degli Stati che sono solidali e che cooperano tra di loro, anzichè darsi la morte in sanguinose guerre mondiali, nacque già nel 1941: si tratta del Manifesto di Ventotène, documento scritto da Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi durante il periodo di confino presso l'isola di Ventotene, nel mar Tirreno, pubblicato da Eugenio Colorni nel 1944.

I nomi ricordati sono sempre quelli succitati ma il manifesto non soltanto venne scritto ma anche diffuso da alcune donne che lo traghettarono dall'isola al continente, facendolo conoscere a Roma e Milano, tra le quali Ursula Hirschmann.

Ursula nasce a Berlino nel 1913, da una famiglia ebrea, e molto giovane aderisce al Partito Socialdemocratico di Germania. Capite bene che a un certo punto della sua vita dovette sfuggire a una doppia persecuzione, in quanto ebrea e antinazista, rifugiandosi con suo fratello a Parigi. Qui conosce Eugenio Colorni, filosofo antifascista, e la scelta di trasformare i suoi studi in Economia in passione e impegno politico ormai è abbondantemente consolidata. Si sposa con Eugenio (avranno tre figlie) e lo seguirà al confino nell'isola di Ventotene: qui, dunque, il gruppo di antifascisti e antifasciste darà comincio all'avventura europea iniziando a scrivere a matita su sottile carta il Manifesto. 

Ursula non ha le stesse restrizioni del marito e, quindi, può uscire dall'isola: ecco l'idea di far arrivare le nuove idee oltre il Tirreno e nel 1943 a Milano, per esempio, parteciperà attivamente alla fondazione del Movimento Federalista Europeo.

Nel frattempo si è innamorata di Altiero Spinelli (si sposeranno dopo la guerra e avranno tre figlie) e con lui fugge in Svizzera; Eugenio, fuggito pure lui, fa in tempo a stampare e pubblicare il Manifesto prima di essere ammazzato dai fascisti.

L'impegno di Ursula, che non si sente nè pienamente tedesca nè pienamente italiana, rimane costante in quanto anche femminista e nel 1975 fonda l'associazione Femmes pour l'Europe. "La battaglia per l'unificazione politica dell'Europa può essere una tappa importante ed esemplare per le donne", affermava.

Se, dunque, il Manifesto di Ventotene, ha prefigurato l’istituzione di una federazione europea dotata di un Parlamento eletto a suffragio universale e di un governo democratico, Ursula Hirschmann è stata fondamentale per la sua diffusione e fino al 1991 è stata simbolo dell'impegno continuo e costante nell'affermazione dei Diritti, in particolare di quelli delle donne e, quindi, nella promozione di politiche per le pari opportunità.

Chissà cosa direbbe oggi costatando che c'è ancora tantissimo da fare per l'attuazione di quei settantennali principi di Pace e di Giustizia.

Note: Robert Schuman
https://multimedia.europarl.europa.eu/it/schuman-declaration_B001-0100_ev

Exhibition for the 70th anniversary of the Schuman Declaration (Versione con i sottotitoli in italiano)
https://multimedia.europarl.europa.eu/en/it-subt-trailer-exhibition-for-the-70th-anniversary-of-the-schuman-declaration-version-with-italian-subtitles_EP102430_IT_ST-V_v

Video riassuntivo dell'articolo
https://www.youtube.com/watch?v=vN0wzkxJnv8

Scena del film
https://www.youtube.com/watch?v=74bq2oBYEUI

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