Latina

Elezioni Nicaragua: Ortega cerca la rielezione

I sondaggi danno per sicura la vittoria sandinista
2 novembre 2011
Giorgio Trucchi

Marcia della Gioventù Sandinista 19J (Foto G.Trucchi)

Managua, 31 ottobre (LINyM).-  A pochi giorni dalle elezioni nazionali di questa domenica (6/11), tutti i sondaggi danno praticamente per sicura la rielezione del presidente Daniel Ortega, il quale potrebbe sedersi per la terza volta (1984-1990 e 2007-2011) sulla poltrona presidenziale. 

L'iscrizione di Ortega come candidato presidenziale per l'Alleanza Unita Nicaragua Trionfa è stata possibile solo grazie a una risoluzione della Csj (Corte Suprema di Giustizia), i cui magistrati decretarono l'inapplicabilità di quegli articoli della Costituzione del Nicaragua che proibiscono la rielezione continua e per più di due periodi del presidente e vicepresidente della Repubblica, oltreché dei sindaci e vicesindaci.  

Nonostante le forti proteste di vari settori dell'opposizione che hanno denunciato la presunta illegittimità della candidatura di Ortega, la partitizzazione delle autorità elettorali e giudiziarie e possibili brogli elettorali, l'ultimo sondaggio dell'istituto demoscopico M&R Consultores ha assegnato al presidente nicaraguense il 58,3 per cento delle intenzioni di voto, con un vantaggio sull'ottuagenario Fabio Gadea Mantilla (Alleanza PLI) e sull'ex presidente Arnoldo Alemán (Alleanza GANA) che supera il 40 per cento. 

L'alleanza guidata dal Fsln (Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale) sarebbe inoltre molto vicina a raggiungere la maggioranza assoluta in Parlamento, dando in questo modo quel sostegno ai programmi di un futuro governo sandinista che è mancato durante gli ultimi cinque anni.

Secondo vari analisti, la possibilità di una schiacciante vittoria di Ortega sarebbe la conseguenza diretta del progetto politico-sociale sviluppato dal governo sandinista in questi anni e anche il risultato di un'opposizione debole, divisa e senza idee. 

"Il presidente Ortega ha dimostrato che i voti si conquistano lavorando bene e facendo un buon governo. La gente sta premiando la forza politica che gli sta risolvendo i problemi e che usa il potere in funzione della gente stessa e non, come nel passato, delle cose materiali o del denaro", ha affermato William Grigsby, direttore di Radio La Primerísima e profondo conoscitore della realtà nicaraguense. 

Senza paura 

Secondo Grigsby, le intenzioni di voto espresse in tutti i sondaggi non riflettono solamente "l'eccellente lavoro fatto dal Fsln attraverso il governo", ma dimostrano anche che in Nicaragua è in atto un cambiamento culturale.  

"La gente oramai non si lascia guidare, né spaventare, dalla campagna dell'odio e della paura promossa da un'opposizione che è rimasto ancorata al passato. Per la prima volta - ha continuato Grigsby -, il Paese può votare in totale libertà e non lo farà per un'opposizione indebolita ed eterea, i cui programmi sono caricature di ciò che ha fatto il governo", ha detto.  

D'altra parte, tutto indica che nemmeno le forti polemiche sorte intorno al delicato tema della penalizzazione dell'aborto terapeutico, le difficili relazioni con l'alta gerarchia della chiesa cattolica o la denuncia dell'opposizione circa la presunta mancanza d'istituzionalità nel Paese e il rischio d'insorgenza di una dittatura, sono riusciti a influenzare negativamente la percezione positiva che la maggioranza degli elettori ha del governo sandinista. 

Sempre secondo M&R Consultores, nel 2006 il 42 per cento degli intervistati diceva che non avrebbe mai votato per Daniel Ortega. Ora, questa percentuale è scesa fino al 11 per cento. Quello stesso anno, il 71 per cento diceva che il Paese andava verso una direzione sbagliata, oggi il 63 per cento si dichiara soddisfatto 

Il rappresentante della FAO (Food and Agriculture Organization) in Nicaragua, dottor Gero Vaagt, ha assicurato alla Lista Informativa che il Nicaragua ha già raggiunto il primo degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite, riducendo alla metà la popolazione denutrita prima dell'anno 2015.

"Il Nicaragua ha continuato ad avanzare nella riduzione della denutrizione e ciò è stato confermato anche dall'Indice Globale della Fame 2010, stilato dall’IFPRI (Istituto Internazionale di Ricerca sulle Politiche Alimentari). È evidente che i programmi promossi negli ultimi anni dal governo e da altri attori nazionali hanno contribuito al raggiungimento di questo risultato", ha affermato. 

Giovani 

Un altro fattore emerso non solo in campagna elettorale, bensì nella maggioranza dei programmi governativi, è stata la massiccia partecipazione dei giovani. "Per la prima volta, la gioventù nicaraguense si sente protagonista e sta costruendo il proprio destino. Ci sentiamo parte di questo progetto rivoluzionario di cambiamento, di giustizia sociale e di restituzione dei diritti", ha dichiarato alla Lista Informativa, Bosco Castillo, coordinatore nazionale della Gioventù Sandinista. 
 
Galleria di foto sulla mobilitazione della gioventù

Secondo lui, tutti i risultati ottenuti dal governo sandinista sono stati trasversali alla gioventù. "I giovani partecipano e sono protagonisti in questo processo di cambiamento. Siamo coinvolti direttamente in tutti i progetti e programmi del governo", ha affermato il giovane durante una massiccia mobilitazione a favore della candidatura del presidente Ortega.  

In questo contesto, la rielezione di Daniel Ortega e la maggioranza parlamentare del Fronte Sandinista aprirebbero la porta a un consolidamento del progetto, "affinché la restituzione dei diritti alla popolazione sia definitiva", ha affermato Grigsby durante il suo programma alla radio. 

Di fronte a questa possibilità, il direttore di Radio La Primerísima ha segnalato l'incombere di un possibile pericolo "Quest'opposizione è disperata ed è ricorsa alla denigrazione delle autorità e del processo elettorale per confondere la popolazione. In questo senso, potrebbe decidere di non riconoscere la vittoria di Ortega. 

L'unico modo per dissuaderla da questo tentativo - ha detto Grigsby -  è attraverso una valanga di voti che obblighi l'opposizione a nascondersi per la vergogna. La sfida è ora convertire le intenzioni di voto in elettori", ha concluso.
 

Note: © (Testo e Foto Giorgio Trucchi - Lista Informativa "Nicaragua y más" di Associazione Italia-Nicaragua - www.itanica.org )

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