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La sintesi degli opposti

Proposte per non dimenticare dove sta la differenza in questi giorni di carosello. E per non smettere di credere alla Pace.
11 aprile 2006
Paola Maccioni
Fonte: http://tuttominuscolo.splinder.it - 11 aprile 2006

uno dei cimiteri tra le case, a Sarajevo.

Perchè mi torna in mente Sarajevo? Perchè per scoprirci uguali per diritto, dobbiamo aspettare di essere morti, fisicamente o psicologicamente, e tutte le nostre ideologie, i nostri valori, i nostri principi, finiscono in un unico grande nulla? Come metafora uso una molto di moda: steli e croci. Insieme. Perchè lo spazio per la vita che continua non consente divisioni. Giustamente.
Perchè questa associazione d'idee e la ricerca di questa foto scattata perchè, anche allora, pensavo le stesse cose? Accendo e spengo il televisore. Giro per tutti i giornali online, vado di blog in blog. Mi chiedo se a qualcuno è venuto in mente che dietro questa divisione politico economica ce n'è una ben più grave o se la possibilità, e qui dovrei usare tutte le maiuscole, la possibilità di pagare meno tasse, e quindi i soldi come valore primario e assoluto, ha finito di prevalere ancora su tutto. Unita al desiderio di eternità, alla voglia di liberarsi di tutto ciò che non sia allineato o che non si conosce o che non si vuol conoscere. Perchè si conosce già tutto: immagini veloci, quasi subliminali, così gli occhi perdono l'abitudine al particolare che fa la differenza; parole che sono slogan. Termini con significati precisi e univoci che, grazie alla mediaticità e ai suoi tempi, assumono connotazioni incredibili, facendo perdere, pian piano, la capacità di critica del pensiero o delle argomentazioni altrui.
E’ l'informazione. Quella che si autoreferenzia in base al nostro silenzio e alla nostra accettazione. O alle parole che scambiamo sottovoce con l'amico che la pensa come noi. Perchè non abbiamo tempo d'indignarci e di cercare di trovare codici comuni a più persone. E allora viva la televisione che mi omogeneizza tutto e me lo dà predigerito. E mi fa vedere la divisione colorata di rosso o di blu. E la vera divisione, dov'è?
La divisione tra chi vuole la pace e non la guerra, per esempio. Tra chi non ha paura del diverso religioso o etnico. Tra chi si sente cittadino del mondo e non inglobato in pseudo valori di nazionalismo che nascono dall'economia e poi scantonano in superiorità. La divisione tra chi mette da parte, o cerca faticosamente, molte volte con contraddizioni profonde, il proprio particolare per un interesse più generale.
Tra chi decide che dormirà domani, perchè oggi deve cercare dentro se stesso tutte le spinte migliori per continuare a lavorare per un futuro che domani magari non vedrà, ma di cui sarà stato seme. E anche concime, perchè no?

Note: da Parole che disegnano Immagini

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