A- Rivista Anarchica: Una bambina nel Lager
A-RIVISTA ANARCHICA presenta:
“HO SOGNATO
Libro di Trudi Birger
Recensione di Laura Tussi
Trudi ha trascorso la propria infanzia inizialmente nel ghetto di Kovno e poi nel campo di concentramento e di sterminio di Stutthof in Polonia.
La storia narrata in questo libro è incentrata sul rapporto intenso fra Trudi e sua madre, grazie a cui riusciranno entrambe a salvarsi.
Dal ghetto di Kovno, Trudi e sua madre furono trasferite sui treni per il viaggio di deportazione, in condizioni igieniche terribili, senza cibo e acqua.
Non conoscevano la precisa destinazione del viaggio, ma tutti sapevano che si trattava di un campo di concentramento.
“Ho sognato la cioccolata per anni” di Trudi Birger è un romanzo autobiografico, in cui l’Autrice racconta la personale e tragica storia di vita. Trudi Birger, sopravvissuta agli orrori dell’Olocausto, alla fine della guerra si è trasferita a Gerusalemme, dove ha vissuto con la sua numerosa famiglia.
L’Autrice, deprivata e derubata della giovinezza, ha scelto di dedicarsi ai bambini più poveri di ogni etnia, cultura e religione, fino alla sua morte nel 2002.
Trudi Birger con grandissima modestia, consegna a tutta l’umanità un libro che tramanda gli orrori dell’Olocausto, della guerra, raccontando delle personali radici etniche e culturali, della vicenda di una madre e di una figlia che, all’interno del dramma, giurano a se stesse di essere persone migliori nella speranza di un domani di pace, di dialogo e di accoglienza tra genti, culture e minoranze.
La storia di una bambina che viene strappata dalla quotidianità di Francoforte, per trovarsi presto rinchiusa, come un animale in gabbia, nel ghetto di Kovno, in attesa di essere reclusa nel campo di concentramento e di sterminio di Stutthof. La storia di una bambina, armata solo della propria innocenza, che si lega alla madre e a tutto ciò che rappresenta, per la memoria dell’intero popolo ebraico.
Questo libro è consigliato a chiunque tenta di fare memoria dei drammi personali e mondiali che si sono consumati prima, durante e dopo
Da questa lettura, nella testimonianza diretta di deportazione, comprendiamo che l’odio, la guerra, il razzismo ingenerano morte, annientamento e distruzione.
La pace, la fratellanza, l’accoglienza e il rispetto dell’altro sono il pensiero e il valore che vuole trasmettere Trudi, in quanto vittima, nel suo racconto.
http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/storia/Gmemoria_1343142134.htm
Articoli correlati
- Il dovere della memoria
Ricordare Francesco Zaccaria, morto di lavoro a 29 anni il 28 novembre 2012
Negli impianti dell'industria siderurgica di Taranto sono morti oltre cinquecento operai in meno di sessant'anni.28 novembre 2023 - Fulvia Gravame - Honduras
“Verità e giustizia devono trascendere qualsiasi colore politico”
Intervista esclusiva con la titolare dell'Ohchr in Honduras2 settembre 2023 - Giorgio Trucchi - Honduras
Lo Stato assume responsabilità per omicidio Deras
Il leader politico fu giustiziato nel 1983 e la sua famiglia subì gravi persecuzioni4 luglio 2023 - Giorgio Trucchi - Lo scopo del movimento pacifista fu sempre quello di prevenire la guerra
Prevenire la guerra
Qualche anno dopo l’avvento di Hitler, la maggioranza della sinistra continua a credere che la pace possa essere mantenuta soprattutto attraverso le politiche di sicurezza collettiva e del disarmo, fino alla regolazione internazionale delle controversie5 settembre 2021 - Laura Tussi
Sociale.network