Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

QUALEDUCAZIONE, Rivista Scientifica Internazionale di Pedagogia e il Dialogo fra Culture

QUALEDUCAZIONE- Luigi Pellegrini Editore, Cosenza- Rivista della Fondazione GianFrancesco SERIO

QUALEDUCAZIONE propone temi riguardanti la comprensione umana nella civiltà della convivenza e della compresenza dei simboli: storie di migrazione e di inte(G)razione.
Laura Tussi18 ottobre 2012

QUALEDUCAZIONE, Rivista Scientifica Internazionale di Pedagogia, Luigi Pellegrini Editore, Cosenza- Rivista della Fondazione Gianfrancesco Serio

La Comprensione Umana

 di Laura Tussi

 Le storie di migrazione e di inte(g)razione raccolte nell'ultimo numero dei Quaderni Satyagraha, dal titolo “La nostra scuola è il mondo intero” è il risultato di un impegno sul campo, un coinvolgimento dal basso con gli studenti dei corsi serali dell'Istituto Professionale “G.Matteotti” di Pisa per dare spazio alle voci di coloro che non si possono mai esprimere e a cui non è concesso il diritto di denunciare il proprio disagio esistenziale.[1]

L'esperienza diretta degli altri, degli eventi che li segnano, dei loro progetti di vita, delle idee che trapelano dai discorsi, dalle vicendevoli relazioni, permette di entrare in sintonia, tramite rapporti empatici, con le persone, in una comprensione plurima e alta, generata dalla memoria delle parole, dal ricordo degli sguardi, dal suono delle voci, dalla ripetizione e ritualità dei gesti, nei volti, negli incontri, per comprendere il pensiero e la volontà altrui, nell'ambito della convivenza umana, che è una condizione di pluralità degli aspetti sociali, politici, morali, perché l'umanità è unica e plurale al contempo, all'interno delle relazioni, nell'emozione degli incontri. La relazione e l'incontro comportano dimensioni emotive e affettive di sconvolgimento, stupore, sorpresa, suscitate dalle differenze implicite nell'altro, nell'ambito relazionale tra persone che fanno riferimento a pratiche,  norme, valori, in cornici e contesti culturali diversi che apportano differenti gradienti di conflittualità o accordo, di cui si può valorizzare l'arricchimento reciproco, oltre i fattori di scontro, per vincere le paure, le insicurezze che generano discriminazioni e brutalità razziste. La relazione è una condizione umana indispensabile per comprendere l'altro e accoglierlo, accettando, riconoscendo e valorizzando le implicite differenze di carattere culturale, di appartenenza etnica e di genere, di condizione sociale, di stato psicologico, di dimensione emotiva, al fine di accogliere le persone nella loro totalità e globalità, tramite un rapporto di empatia, di comprensione strutturale dell'altro in tutte le sfaccettature e le complessità identitarie di cui è portatore, per realizzare la convivenza attiva, senza barriere, oltre i pregiudizi e gli stereotipi che generano ghettizzazioni, discriminazioni e razzismi. Questi concetti comportano una sperimentazione nella pratica esperienziale dei principi e dei valori della Carta Costituzionale Democratica, del portato culturale umanistico e illuministico e del contributo dei contenuti dei messaggi delle più importanti religioni, al fine di dare e scongiurare le tragiche vicende della storia del 900, che hanno avuto proprio come motore le ideologie fondate sul razzismo. La strategia della paura nei confronti dell'altro alimenta il razzismo nei contesti attuali, attraverso la costruzione mediatica di una minaccia interna, rappresentata dall'altro e dal diverso. L’educazione e l’impegno antirazzisti propongono un programma costruttivo che fonda i saperi della convivenza nella relazione empatica dialogica tra persone differenti al fine di conoscersi, parlarsi, informarsi e interagire per comprendersi convivere, tramite la conoscenza, l'incontro, la comunicazione vicendevole, sperimentando l'esistenza insieme, per scoprire che l'altro è prima di tutto ed essenzialmente un essere umano, una persona con pari dignità e opportunità e nessuno ha un'identità unica, ferma e irriducibile, ma tutti, a livello personale e collettivo siamo in evoluzione, verso nuove dimensioni plurali dell'esistere, verso altre civiltà, in condizioni di vita che rispettino i diritti umani, in una società multipla, plurima e sempre più meticcia, nella possibilità di conoscenza reciproca, partecipando vicendevolmente, per comprendersi maggiormente, nell'accoglienza delle implicite diversità, per contrapporre il significato alto della differenza, come controproposta ai movimenti separatisti e razzisti.

http://www.peacelink.it/storia/a/34611.html

 

 

[1] La Nostra Scuola è il Mondo intero. 

I Quaderni SATYAGRAHA, Centro Gandhi Edizioni (PISA)

propongono un nuovo numero dal titolo: 

LA NOSTRA SCUOLA E' IL MONDO INTERO.

Storie di Migrazione e di Inte(g)razione

a cura di Cristiana VETTORI,

con la Presentazione di Rocco ALTIERI, Direttore dei Quaderni SATYAGRAHA,

con il contributo teorico di Laura TUSSI e Antonio LOMBARDI

ed interventi di Linda BIMBI, Sergio BONTEMPELLI, Gabriele PARDO e molti altri.

 

 

Note: http://www.peacelink.it/storia/a/34611.html

http://www.ildialogo.org/cEv.php?f=http://www.ildialogo.org/pace/Formazione_1350738895.htm

Allegati

Articoli correlati

  • Per l’educazione e la promozione per la Pace piantiamo un ulivo
    Pace
    Possiamo diventare semi di pace

    Per l’educazione e la promozione per la Pace piantiamo un ulivo

    Ho deciso di inviare una richiesta a più di 300 sindaci italiani chiedendo a loro che venga piantato l’ulivo della pace. “Restiamo umani”, sensibilizziamo, educhiamo, promuoviamo la pace nelle scuole e tramite le nostre azioni politiche per il governo delle nostre Città.
    9 marzo 2024 - Cheikh Tidiane Gaye
  • I giovani e la cultura della pace
    Ecodidattica
    Discorso agli studenti e ai docenti del Liceo Artistico Calò a Taranto

    I giovani e la cultura della pace

    C'è una bellissima agenda dell'ONU che ha bisogno dell'appoggio di tutti i popoli: è l'Agenda ONU 2030. Questa agenda ha la pace fra i suoi obiettivi. Voi giovani siete la nostra speranza per il futuro, l'unica nostra speranza per un futuro migliore, per un futuro di pace.
    28 novembre 2023 - Alessandro Marescotti
  • Et si, au lieu des militaires, ce sont les enseignants et les éducateurs qui défilent le 2 juin?
    Peacelink en français
    L'Italie célèbre la Fête de la République le 2 juin

    Et si, au lieu des militaires, ce sont les enseignants et les éducateurs qui défilent le 2 juin?

    La République italienne repose sur le travail, peut-on lire dans les premiers principes de la Constitution. Alors, si elle repose sur le travail, pourquoi les soldats défilent-ils? Ce devraient être les travailleurs de toutes sortes qui devraient la représenter!
    2 giugno 2023 - Tonio Dell'Olio
  • The Parade of Educators
    PeaceLink English
    Italy celebrates Republic Day on June 2nd

    The Parade of Educators

    Military parades, which were not traditionally organized to commemorate June 2nd, 1946, are making a comeback in Italy fueled by a militaristic spirit that is not shared by everyone. Italian pacifist organizations contest this way of celebrating the Republic Day.
    2 giugno 2023 - PeaceLink Staff
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)