Ditelo prima! Ditelo ora (il 15 febbraio a Roma)
E’ il momento di chiedere ai candidati: "Come intendete votare, se eletti, sui temi riguardanti la pace? DITELO PRIMA! Ditelo ora!" E’ il titolo scelto dalla “Rete No War” per l’incontro che si terrà il 15 febbraio a Roma con i candidati di alcune forze politiche. Quali sono le questioni di pace che il Parlamento dovrà affrontare e sulle quali i candidati potranno essere chiamati a votare? La piattaforma proposta da “No War” ne elenca quattordici. Sono questioni che implicano una chiara scelta di campo. Ai candidati viene chiesto in particolare se intendano o meno:
dare aiuti ai francesi per l'occupazione del Malì (come ha promesso l'Italia);
dare armi ai ribelli violenti nel conflitto siriano (come sta facendo l'Italia);
chiedere l'immediato ritiro dall'Afghanistan (l'Italia attualmente sta rimandando la data del ritiro);
passare da "membro" a "partner" della NATO (come l'Irlanda) per evitare che l’Italia venga trascinata in guerre volute da altri;
vietare sul territorio nazionale lo stoccaggio di armi nucleari o la costruzione, gestita dagli USA, dei nocivi radar "MUOS" ad altissima frequenza a Niscemi, nel sud della Sicilia;
usare i risparmi ottenuti (anche rinunciando all’acquisto dei 90 cacciabombardieri F35 e di altri armamenti) per bonificare le zone contaminate d'Italia, come Taranto e il vasto territorio che ospita il poligono di Quirra nel sud della Sardegna.
Allegati
Una Piattaforma per la Pace
238 Kb - Formato pdfI candidati hanno pensato a come intendono operare in Parlamento? Intendono agire per costruire sicurezza e pace e per tutelare il territorio, nell'affrontare questi gruppi di questioni? "1. I conflitti armati in cui l'Italia è stata coinvolta 2. Le scelte e l'impiego delle risorse economiche per la difesa 3. La situazione del territorio (poligoni ed esercitazioni militari) e il finanziamento degli interventi sui siti contaminati 4. La conduzione della politica estera e il ruolo dell'Italia".
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