Carla Fracci: la grande étoile era una testimonial contro il nucleare
28.05.2021 - Roma - WILPF (Women's International League for Peace and Freedom)
(Foto di Wilpf)
Ricordando Carla Fracci non si può tralasciare un aspetto: l’impegno civile.
Noi di Wilpf Italia la abbiamo incontrata ripetutamente a Roma il 5 o il 6 di agosto in quasi tutte le edizioni per la commemorazione, a Piazza del Pantheon, della catastrofe di Hiroshima e Nagasaki.
Nel corso dell’evento, organizzato dall’ ”Associazione Terra e Pace” per conto di Athos de Luca, Carla Fracci sedeva sempre tra i relatori e dal palco leggeva ogni anno una poesia sul disastro atomico. La sua presenza aveva un doppio valore: ricordare ciò che non dobbiamo più far accadere; valorizzare il ruolo della danza rispetto alla realtà sociale.
Ogni anno, infatti, di fronte al palco, si è svolta una toccante esibizione delle allieve e degli allievi della scuola di ballo diretta da Paola Iorio, in genere giovanissimi. In occasione dell’ultima cerimonia nel 2020 ci siamo trattenute insieme, mentre giovanissime danzatrici la sollecitavano per delle foto ricordo, e lei dolce e paziente si prestava, sorridendo. In un dialogo franco sul riconoscimento della danza e sull’abolizione del nucleare in Italia questo il commento di Carla Fracci: «Non gliene importa niente!».
A chi la sta ricordando come “una cittadina esemplare” bisogna far saper che era sfiduciata sia rispetto alla promozione in Italia della danza, sia rispetto alla ratifica del Trattato di Proibizione delle Armi Nucleari.
Salutiamo commosse non solo una grande étoile della danza ma una personalità intellettuale che ha preso posizione, ha palesato il suo pensiero pacifista e antinuclearista, dando un esempio importante, senz’altro da seguire. Ci mancherà a Roma, il 6 agosto prossimo.
Al suo compagno di vita, affettuosamente presente tra le quinte ogni anno a Piazza del Pantheon, inviamo un immenso abbraccio di solidarietà.
-----
Il messaggio di Athos de Luca, organizzatore della manifestazione del 6 Agosto al Pantheon
«Un affettuoso saluto alla mia cara amica Carla Fracci leggera e soave nella danza come nella vita, impegnata nella pace nel mondo, fedele madrina negli anni delle celebrazioni per il ricordo di Hiroshima a Piazza del Pantheon a Roma. Che la terra ti sia lieve».
da Pressenza - International Press Agency
Articoli correlati
- PeaceLink aderisce alla mobilitazione
No alla prima fabbrica di armi per ReArm Europe
Appello lanciato dalla rete "Mamme da Nord a Sud". In Lazio l’impianto “ex Winchester” di Anagni produrrà esplosivi7 aprile 2025 - Un'inchiesta del Coordinamento No NATO
Il complesso industriale-militare in Emilia-Romagna
Il complesso militare-industriale analizzato in questo dossier comprende, oltre alle basi militari, anche i punti nevralgici regionali dell'industria bellica. Focalizza anche le collaborazioni accademiche con la NATO e il settore militare.31 marzo 2025 - Redazione PeaceLink - Relazione al corso "Ban war" organizzato da Pax Christi
Testimonianza di un’esperienza professionale per la riconversione dell’industria militare
Elio Pagani descrive la sua obiezione di coscienza alla produzione militare.
E' una ricostruzione storica della vertenza Aermacchi del 1988, culminata in una piattaforma che chiedeva il controllo dell'esportazione di armi e la diversificazione produttiva, sostenuta dai lavoratori.26 marzo 2025 - Redazione PeaceLink - L'evento organizzato a Roma da Michele Serra
I sostenitori del riarmo e quelli della pace si sono dati appuntamento in piazza in nome dell'Europa
"L'Europa deve riarmarsi, è finito il tempo della melassa", ha detto Carlo Calenda. Tantissimi pacifisti si sono dissociati da questa manifestazione. Su PeaceLink è stato lanciato un appello contro il piano europeo di riarmo. Chi firmerà fra quelli che hanno aderito alla manifestazione di oggi?15 marzo 2025 - Alessandro Marescotti
Sociale.network