Pace

Lista Pace

Archivio pubblico

Dopo le immagini di torture

Iraq: Cnn, 54 per cento americani ritiene guerra un errore

Il sondaggio registra il piu' basso tasso di popolarita' di Bush dall'inizio del suo mandato.
11 maggio 2004
Adnkronos

Washington, 11 mag. (Adnkronos) - Ancora in caduta libera la popolarita' di George Bush, proprio in relazione alla politica estera, fino a poco tempo fa la maggiore forza elettorale del presidente, ed al sostegno alla guerra in Iraq. Ora per il 54 per cento degli americani l'invasione dello scorso anno e' stato un errore, mentre solo il 44 per cento degli intervistati, tra venerdi' e domenica scorsa, dall'istituto Gallup per conto della Cnn, ritiene che sia valsa la pena attaccare. In generale, il sondaggio registra il piu' basso tasso di popolarita' di Bush dall'inizio del suo mandato, del 46 per cento. Una bocciatura ancora piu' sonora se si passa alla guerra: dopo gli oltre 100 soldati americani rimasti uccisi in aprile e lo scandalo delle torture ad Abu Ghraib, solo il 41 per cento ritiene che il presidente stia facendo un buon lavoro in Iraq, contro il 58 che disapprova. (Nut/Gs/Adnkronos)

Note: Scandalo torture fa scendere il sostegno degli americani alla guerra

Washington, 11 maggio - Lo scandalo degli abusi sui detenuti iracheni sta avendo un impatto talmente negativo sull'opinione pubblica americana da far scendere il sostegno alla guerra in Iraq. E' quanto emerge da un sondaggio Gallup, commissionato da Usa Today e Cnn. Ora, il 54 per cento degli americani pensa che non sia "valsa la pena" di lanciare la guerra,, mentre il 18 aprile il dato era limitato al 46 per cento e a marzo addirittura al 33 per cento.

Fonte: http://www.arabmonitor.info/news/dettaglio.php?idnews=5671&lang=it

Articoli correlati

  • "War is Over!", il corto di animazione ispirato alla celebre canzone
    Cultura
    Sean Ono Lennon sul palco degli Oscar 2024

    "War is Over!", il corto di animazione ispirato alla celebre canzone

    La guerra, gli scacchi, due sconosciuti che si affrontano in una partita a distanza
    La storia si preannuncia toccante e potrà servire a stimolare dibattiti e passi in avanti nella risoluzione dei vari conflitti, piccoli e grandi, "if you want it"
    18 marzo 2024 - Maria Pastore
  • «Occorre chiamare le cose col loro nome»
    Pace
    L’intervista al ministro degli Affari esteri palestinese

    «Occorre chiamare le cose col loro nome»

    Come fermare la guerra? Il ministro Riyad al-Maliki ripone le sue speranze nella comunità internazionale e resta fedele alla soluzione dei due Stati
    20 febbraio 2024 - Daniel Bax e Lisa Schneider
  • "La Cina è un affronto all'idea egemonica degli Stati Uniti"
    Economia
    Intervista a Jeffrey Sachs sulla guerra in Ucraina, la Nato, l'Europa, gli USA e la Cina

    "La Cina è un affronto all'idea egemonica degli Stati Uniti"

    "Gli Stati Uniti hanno chiamato il primo ministro Meloni e hanno detto di uscire dalla Via della Seta. Pensate che abbia avuto da sola quell’idea? L'idea statunitense è che nessuno debba rivaleggiare con la potenza degli USA. Dovremmo invece puntare a costruire un mondo multipolare e cooperativo".
    6 febbraio 2024 - Jeffrey Sachs
  • A Napoli un'iniziativa contro la guerra ha attraversato la città
    Alex Zanotelli
    Il 24 dicembre per ricordare la strage degli innocenti a Gaza

    A Napoli un'iniziativa contro la guerra ha attraversato la città

    Gli organizzatori: "A poche ore dal momento in cui porrete la statuetta del Gesù Bambino nei presepi, vogliamo ricordare i bambini che non sono più nelle proprie culle in tutta la Palestina: una strage degli innocenti barbaramente uccisi". Il corteo è stato guidato dal missionario Alex Zanotelli
    24 dicembre 2023 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.7.15 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)