Ucraina tra legittima aspirazione all’indipendenza ed etnonazionalismo

Leopoli, per quanto possa sembrare strano è una città molto frequentata da turisti che fanno foto e selfie davanti alle chiese e alle piazze più belle. Ci sono anche diversi musei e tour organizzati, birrerie, ristoranti e locali sono affollati, (molti sono “italiani”: “Limoncello” e “Celentano”).
30 luglio 2025
Mauro Carlo Zanella

Una manifestazione nella cirìttà ucraina di Leopoli.

Nel pomeriggio la piazza antistante il Municipio si riempie di persone; mi fermo, convinto che si tratterà di una manifestazione folkloristica, un coro con i costumi tradizionali, perché questi sono indossati da molti, ma si tratta di un segno patriottico, legato alla propria identità culturale.

Arriva però un furgone particolare, si ferma. Il silenzio è interrotto dal suono inconfondibile del silenzio fuori ordinanza. Le centinaia di persone presenti mettono la mano sul cuore. È l’omaggio civico e patriottico ad un soldato morto al fronte. “La meglio gioventù va sotto terra”.

Tuttavia io credo che la migliore gioventù sia quella che trova il modo di disertare questa guerra fuggendo all’estero, oppure evitando di rientrare quando viene richiamata alle armi, oppure semplicemente nascondendosi…

Nonostante ciò fuori dalla chiesa cattolica della Trasfigurazione c’è una mostra permanente dove militari e prelati vanno a braccetto da secoli per affermare che “Dio è con noi”.

Peccato che il Patriarca di Mosca Cirillo I, fervente sostenitore di Putin e della sua guerra contro l’Ucraina Occidentale affermi la stessa cosa. Per Cirillo I si tratta addirittura di una crociata contro l’Occidente corrotto che… difende le demoniache rivendicazioni dei gay.

Insomma cattolici e ortodossi ucraini benedicono il proprio esercito e la stessa cosa fanno gli ortodossi russi, la cui religione, fatto unico da secoli in Europa, è stata peraltro messa al bando da Kiev, nonostante le centinaia di migliaia di fedeli.

Dio è con noi è stato il leitmotiv della grande manifestazione in cui mi sono imbattuto per caso nella piazza centrale di Leopoli.

Non nerboruti skinheads tatuati con svastiche, ma gente assolutamente comune: giovanissimi con i capelli colorati, donne, uomini, famiglie intere con bambini piccoli. Tutti reggevano cartelli di cartone, striscioni e bandiere (queste erano il segno più inquietante) che chiedevano a gran voce, riuniti intorno ad una grande scritta formata da lumini, “la liberazione dei nostri difensori: i coraggiosi miliziani del Battaglione Azov fatti prigionieri dei russi durante la difesa e conquista di Mariupol'” !!!

Quella di Mariupol’ è stata finora una delle battaglie più sanguinose di questa guerra, combattuta casa per casa lasciando macerie, morti, mutilati e sfollati che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni distrutte.

Resto letteralmente basito mentre fotografo numerosi volti, indisturbato poiché mostro il tesserino da reporter volontario.

Nel pomeriggio la piazza antistante il Municipio si riempie di persone; mi fermo, convinto che si tratterà di una manifestazione folkloristica, un coro con i costumi tradizionali, perché questi sono indossati da molti, ma si tratta di un segno patriottico, legato alla propria identità culturale.

Arriva però un furgone particolare, si ferma. Il silenzio è interrotto dal suono inconfondibile del silenzio fuori ordinanza. Le centinaia di persone presenti mettono la mano sul cuore. È l’omaggio civico e patriottico ad un soldato morto al fronte. “La meglio gioventù va sotto terra”.

Tuttavia io credo che la migliore gioventù sia quella che trova il modo di disertare questa guerra fuggendo all’estero, oppure evitando di rientrare quando viene richiamata alle armi, oppure semplicemente nascondendosi…

Nonostante ciò fuori dalla chiesa cattolica della Trasfigurazione c’è una mostra permanente dove militari e prelati vanno a braccetto da secoli per affermare che “Dio è con noi”.

Peccato che il Patriarca di Mosca Cirillo I, fervente sostenitore di Putin e della sua guerra contro l’Ucraina Occidentale affermi la stessa cosa. Per Cirillo I si tratta addirittura di una crociata contro l’Occidente corrotto che… difende le demoniache rivendicazioni dei gay.

Insomma cattolici e ortodossi ucraini benedicono il proprio esercito e la stessa cosa fanno gli ortodossi russi, la cui religione, fatto unico da secoli in Europa, è stata peraltro messa al bando da Kiev, nonostante le centinaia di migliaia di fedeli.

Dio è con noi è stato il leitmotiv della grande manifestazione in cui mi sono imbattuto per caso nella piazza centrale di Leopoli.

Non nerboruti skinheads tatuati con svastiche, ma gente assolutamente comune: giovanissimi con i capelli colorati, donne, uomini, famiglie intere con bambini piccoli. Tutti reggevano cartelli di cartone, striscioni e bandiere (queste erano il segno più inquietante) che chiedevano a gran voce, riuniti intorno ad una grande scritta formata da lumini, “la liberazione dei nostri difensori: i coraggiosi miliziani del Battaglione Azov fatti prigionieri dei russi durante la difesa e conquista di Mariupol'” !!!

Quella di Mariupol’ è stata finora una delle battaglie più sanguinose di questa guerra, combattuta casa per casa lasciando macerie, morti, mutilati e sfollati che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni distrutte.

Resto letteralmente basito mentre fotografo numerosi volti, indisturbato poiché mostro il tesserino da reporter volontario.

Articoli correlati

  • A Leopoli suona la sirena, poi la vita riprende nella sua apparente normalità
    Pace

    A Leopoli suona la sirena, poi la vita riprende nella sua apparente normalità

    Come si vive in Ucraina, sotto gli attacchi così frequenti di missili e di droni? Risposta: a parte il tempo passato dentro un rifugio, tutto si svolge come in una giornata normale.
    30 luglio 2025 - Mauro Carlo Zanella
  • La NATO vuole il 5%
    Editoriale
    Il vertice NATO dell’Aja punta al raddoppio delle spese militari

    La NATO vuole il 5%

    Già oggi la NATO nel suo insieme spende dieci volte più della Russia in ambito militare. E se si guarda alla sola Europa — somma dei bilanci militari dei Paesi dell’Unione Europea e del Regno Unito — la spesa militare europea è tre volte superiore a quella russa. Con il 5% supererebbe le sei volte.
    25 giugno 2025 - Alessandro Marescotti
  • Uniti contro il genocidio, la guerra e il riarmo: il 21 giugno a Roma
    Pace
    Albert, bollettino pacifista settimanale dal 16 al 22 giugno 2025

    Uniti contro il genocidio, la guerra e il riarmo: il 21 giugno a Roma

    Mobilitazione in vista del vertice Nato dell'Aja del 24 e 25 giugno che vuole raddoppiare le spese militari. Le informazioni utili per raggiungere Roma. Un elenco dei temi che contestiamo alla Nato, dallo schieramento dei nuovi euromissili all'intesa militare con i criminali di guerra israeliani.
    18 giugno 2025 - Redazione PeaceLink
  • Verso il vertice Nato: le voci che dicono no al riarmo europeo
    Pace
    Albert, bollettino pacifista settimanale dal 9 al 15 giugno 2025

    Verso il vertice Nato: le voci che dicono no al riarmo europeo

    Dal 24 al 25 giugno si terrà all’Aja il vertice Nato. In risposta, il movimento pacifista europeo alza la voce: basta riarmo, stop al genocidio, no all'escalation bellica di Israele
    15 giugno 2025 - Redazione PeaceLink
PeaceLink C.P. 2009 - 74100 Taranto (Italy) - CCP 13403746 - Sito realizzato con PhPeace 2.8.17 - Informativa sulla Privacy - Informativa sui cookies - Diritto di replica - Posta elettronica certificata (PEC)